Cronaca
Violenza domestica a Putignano (Bari), lei rifiuta la dialisi per non mostrare i lividi
La brutta storia consumata tra le mura domestiche ha per protagonisti una 40enne invalida e un compagno alcolista
Provincia - venerdì 18 dicembre 2020
17.00
Quarant'anni, invalida, impaurita, raggomitolata in un letto con evidenti segni di percosse.
Gli agenti del commissariato di Putignano hanno eseguito un sopralluogo nell'abitazione di due conviventi, sorprendendo un uomo in stato di agitazione psicomotoria ubriaco e una donna spaventata che rifiutava qualunque forma di aiuto. Noncurante della presenza degli agenti all'interno dell'abitazione, l'uomo totalmente fuori controllo, ha iniziato ad infrangere vetri e suppellettili della casa ed aggredire tutti verbalmente.
Dopo una lunga mediazione da parte degli operatori, entrambi sono stati accompagnati presso gli Uffici del Commissariato dove era già presente personale sanitario del servizio 118; l'uomo, un 53enne, ha continuato a dare in escandescenza anche negli uffici di polizia, fino a cercare di fuggire scagliandosi contro gli Agenti, costretti ad immobilizzarlo permettendo al personale sanitario di tranquillizzare lo scalmanato.
La donna, nonostante gli evidenti segni di percosse, ha negato di subire violenze dal compagno; tuttavia, nel corso delle indagini, si è appurato che da circa quindici giorni la donna si rifiutava di sottoporsi all'indispensabile dialisi della quale necessitava, tanto da rendere necessario un trattamento sanitario obbligatorio presso il nosocomio di Putignano.
Nella struttura, grazie all'ascolto protetto, personale sanitario competente ha cristallizzato un racconto genuino da parte della vittima, che ha confermato le violenze subite. L'attività d'indagine e gli elementi probatori acquisiti dai poliziotti in ordine ai maltrattamenti subiti dalla vittima, ha permesso all'Autorità Giudiziaria procedente, di emettere a carico del 53enne, già condannato per il reato di maltrattamenti in famiglia, la misura cautelare della custodia in carcere, perché ritenuto responsabile dei reati di maltrattamenti in famiglia con l'aggravante dell'ubriachezza abituale, resistenza a Pubblico Ufficiale e percosse in danno del padre della donna. Gli agenti hanno quindi eseguito il provvedimento e condotto in carcere il violento 53enne.
Gli agenti del commissariato di Putignano hanno eseguito un sopralluogo nell'abitazione di due conviventi, sorprendendo un uomo in stato di agitazione psicomotoria ubriaco e una donna spaventata che rifiutava qualunque forma di aiuto. Noncurante della presenza degli agenti all'interno dell'abitazione, l'uomo totalmente fuori controllo, ha iniziato ad infrangere vetri e suppellettili della casa ed aggredire tutti verbalmente.
Dopo una lunga mediazione da parte degli operatori, entrambi sono stati accompagnati presso gli Uffici del Commissariato dove era già presente personale sanitario del servizio 118; l'uomo, un 53enne, ha continuato a dare in escandescenza anche negli uffici di polizia, fino a cercare di fuggire scagliandosi contro gli Agenti, costretti ad immobilizzarlo permettendo al personale sanitario di tranquillizzare lo scalmanato.
La donna, nonostante gli evidenti segni di percosse, ha negato di subire violenze dal compagno; tuttavia, nel corso delle indagini, si è appurato che da circa quindici giorni la donna si rifiutava di sottoporsi all'indispensabile dialisi della quale necessitava, tanto da rendere necessario un trattamento sanitario obbligatorio presso il nosocomio di Putignano.
Nella struttura, grazie all'ascolto protetto, personale sanitario competente ha cristallizzato un racconto genuino da parte della vittima, che ha confermato le violenze subite. L'attività d'indagine e gli elementi probatori acquisiti dai poliziotti in ordine ai maltrattamenti subiti dalla vittima, ha permesso all'Autorità Giudiziaria procedente, di emettere a carico del 53enne, già condannato per il reato di maltrattamenti in famiglia, la misura cautelare della custodia in carcere, perché ritenuto responsabile dei reati di maltrattamenti in famiglia con l'aggravante dell'ubriachezza abituale, resistenza a Pubblico Ufficiale e percosse in danno del padre della donna. Gli agenti hanno quindi eseguito il provvedimento e condotto in carcere il violento 53enne.