Politica
Violenza sui medici in Puglia, Laricchia: «Videosorveglianza come deterrente»
Il Movimento 5 Stelle punta il dito contro le condizioni in cui sono costretti a lavorare specie nelle guardie mediche
Bari - venerdì 31 gennaio 2020
Comunicato Stampa
Pessime condizioni di lavoro per le guardie mediche e mancanza di controlli. Anche per questo si sono moltiplicati gli episodi di aggressione nei confronti dei medici. Rischi continui a cui i professionisti non possono più essere esposti.
«Visitando il presidio di guardia medica di Casamassima - spiega la candidata presidente del M5S alla Regione Puglia Antonella Laricchia - mi sono resa conto delle condizioni assurde di lavoro di questi e altri medici di continuità assistenziale. Per questo, solleciterò la Regione Puglia a reperire le risorse per i dispositivi di videosorveglianza che possano tutelare gli operatori e rappresentare un giusto deterrente per qualche male intenzionato. Le condizioni in cui lavorano questi operatori sono imbarazzanti - incalza la pentastellata - con arredi impresentabili e farmaci insufficienti, tanto che a volte vengono acquistati dagli stessi medici per far fronte a qualche "im"paziente. Non solo, per due anni e mezzo le guardie mediche hanno lavorato di notte senza termosifoni funzionanti o addirittura riposato su materassi vecchi e in pessime condizioni igieniche».
Il M5S a questo tema è molto sensibile e lo ha dimostrato con un disegno di legge con cui si prevede l'istituzione di un Osservatorio Nazionale sulla sicurezza dei professionisti e attraverso cui vengono stabilite pene aggravate per i casi di lesioni cagionate a personale esercente una professione sanitaria o socio-sanitaria.
«Da tempo - continua Laricchia - denuncio l'inefficace comunicazione istituzionale della Regione Puglia, che nell'ambito della sanità, dovrebbe spiegare ai cittadini come funzionano i servizi pubblici e quali sono, ad esempio, i casi per cui rivolgersi alla guardia medica e quali quelli per cui dirigersi al punto di primo intervento, contribuendo in questo modo a razionalizzare gli accessi sanitari. Ovviamente il problema rimane principalmente culturale e ognuno di noi può fare la sua parte: per questo, invito tutti a riportare nei canali giusti la rabbia o la disperazione che può nascere quando si percepisce di essere assistiti in maniera inadeguata da un medico. Questo permetterebbe di prevenire situazioni di esasperazione che possono sfociare in violenza. I disservizi possono essere denunciati direttamente al Direttore di Distretto che ha il compito di accertare i fatti e intervenire in maniera adeguata. Sarebbe davvero un segnale importante - conclude - per il Direttore di Distretto se dovessero concentrarsi numerose segnalazioni su un operatore. L'errore di pochi non deve in nessun modo penalizzare la categoria intera».
«Visitando il presidio di guardia medica di Casamassima - spiega la candidata presidente del M5S alla Regione Puglia Antonella Laricchia - mi sono resa conto delle condizioni assurde di lavoro di questi e altri medici di continuità assistenziale. Per questo, solleciterò la Regione Puglia a reperire le risorse per i dispositivi di videosorveglianza che possano tutelare gli operatori e rappresentare un giusto deterrente per qualche male intenzionato. Le condizioni in cui lavorano questi operatori sono imbarazzanti - incalza la pentastellata - con arredi impresentabili e farmaci insufficienti, tanto che a volte vengono acquistati dagli stessi medici per far fronte a qualche "im"paziente. Non solo, per due anni e mezzo le guardie mediche hanno lavorato di notte senza termosifoni funzionanti o addirittura riposato su materassi vecchi e in pessime condizioni igieniche».
Il M5S a questo tema è molto sensibile e lo ha dimostrato con un disegno di legge con cui si prevede l'istituzione di un Osservatorio Nazionale sulla sicurezza dei professionisti e attraverso cui vengono stabilite pene aggravate per i casi di lesioni cagionate a personale esercente una professione sanitaria o socio-sanitaria.
«Da tempo - continua Laricchia - denuncio l'inefficace comunicazione istituzionale della Regione Puglia, che nell'ambito della sanità, dovrebbe spiegare ai cittadini come funzionano i servizi pubblici e quali sono, ad esempio, i casi per cui rivolgersi alla guardia medica e quali quelli per cui dirigersi al punto di primo intervento, contribuendo in questo modo a razionalizzare gli accessi sanitari. Ovviamente il problema rimane principalmente culturale e ognuno di noi può fare la sua parte: per questo, invito tutti a riportare nei canali giusti la rabbia o la disperazione che può nascere quando si percepisce di essere assistiti in maniera inadeguata da un medico. Questo permetterebbe di prevenire situazioni di esasperazione che possono sfociare in violenza. I disservizi possono essere denunciati direttamente al Direttore di Distretto che ha il compito di accertare i fatti e intervenire in maniera adeguata. Sarebbe davvero un segnale importante - conclude - per il Direttore di Distretto se dovessero concentrarsi numerose segnalazioni su un operatore. L'errore di pochi non deve in nessun modo penalizzare la categoria intera».