Calcio
Addio a Sinisa Mihajlovic, vinse la Coppa Campioni a Bari nel 1991
Si è spento a 53 anni dopo aver lottato contro la leucemia. La SSC Bari: «Abbraccio alla famiglia»
Bari - venerdì 16 dicembre 2022
16.08
Il calcio italiano è in lutto: si è spento, a soli 53 anni, Sinisa Mihajlovic, dopo una lunga battaglia contro la leucemia iniziata nel luglio 2019.
Nella sua lunga e vincente carriera, Mihajlovic ha vinto la Coppa Campioni 1990-1991 con la Stella Rossa Belgrado, nella finale disputata contro il Marsiglia nel nuovissimo stadio San Nicola di Bari. Famoso per le sue straordinarie qualità di difensore e centrocampista e per il suo potentissimo mancino su punizione, il tiro di Mihajlovic venne studiato dai fisici dell'Università di Belgrado, i quali scoprirono che poteva raggiungere anche i 160 km/h di velocità.
Da calciatore, Mihajlovic ha vinto anche tre titoli serbi, tre supercoppe italiane (due con la Lazio, una con l'Inter), due scudetti (uno con la Lazio e uno con l'Inter) e due coppe Italia (due con la Lazio e due con l'Inter).
Appesi gli scarpini al chiodo, nel 2006 Mihajlovic ha intrapreso la carriera da allenatore da vice di Mancini nell'Inter, per poi sedere sulle panchine di Bologna, Catania, Fiorentina, Sampdoria, Milan, Torino, Sporting Lisbona e ancora Bologna. Nel mezzo, dal 2012 al 2013, anche l'esperienza da commissario tecnico della sua Serbia.
«Il calcio italiano oggi piange la scomparsa di Siniša Mihajlović, ex centrocampista di Stella Rossa, Roma, Sampdoria, Lazio ed Inter. Alla sua famiglia giunga l'abbraccio del presidente Luigi De Laurentiis, di tutta la SSC Bari e dell'intero popolo biancorosso», il pensiero della SSC Bari pubblicato sui social.
«La Lega B, con tutte le sue associate e il presidente Mauro Balata, si stringe attorno alla moglie Arianna e ai figli per la prematura scomparsa di Sinisa Mihajlovic. Ciao Campione», il messaggio pubblicato sui canali della Lega B.
Foto Wikipedia
Nella sua lunga e vincente carriera, Mihajlovic ha vinto la Coppa Campioni 1990-1991 con la Stella Rossa Belgrado, nella finale disputata contro il Marsiglia nel nuovissimo stadio San Nicola di Bari. Famoso per le sue straordinarie qualità di difensore e centrocampista e per il suo potentissimo mancino su punizione, il tiro di Mihajlovic venne studiato dai fisici dell'Università di Belgrado, i quali scoprirono che poteva raggiungere anche i 160 km/h di velocità.
Da calciatore, Mihajlovic ha vinto anche tre titoli serbi, tre supercoppe italiane (due con la Lazio, una con l'Inter), due scudetti (uno con la Lazio e uno con l'Inter) e due coppe Italia (due con la Lazio e due con l'Inter).
Appesi gli scarpini al chiodo, nel 2006 Mihajlovic ha intrapreso la carriera da allenatore da vice di Mancini nell'Inter, per poi sedere sulle panchine di Bologna, Catania, Fiorentina, Sampdoria, Milan, Torino, Sporting Lisbona e ancora Bologna. Nel mezzo, dal 2012 al 2013, anche l'esperienza da commissario tecnico della sua Serbia.
«Il calcio italiano oggi piange la scomparsa di Siniša Mihajlović, ex centrocampista di Stella Rossa, Roma, Sampdoria, Lazio ed Inter. Alla sua famiglia giunga l'abbraccio del presidente Luigi De Laurentiis, di tutta la SSC Bari e dell'intero popolo biancorosso», il pensiero della SSC Bari pubblicato sui social.
«La Lega B, con tutte le sue associate e il presidente Mauro Balata, si stringe attorno alla moglie Arianna e ai figli per la prematura scomparsa di Sinisa Mihajlovic. Ciao Campione», il messaggio pubblicato sui canali della Lega B.
Foto Wikipedia