Calcio
Aurelio De Laurentiis: «Vendo il Bari, per il Napoli rifiutati 2 miliardi e mezzo»
Il patron della Filmauro ha rilasciato dichiarazioni ai microfoni de Il Sole 24 Ore
Bari - mercoledì 5 aprile 2023
15.33
Ancora una volta ad Aurelio De Laurentiis, patron della Filmauro e proprietario del Napoli e del Bari, alla cui presidenza c'è il figlio Luigi, non fa difetto la chiarezza.
Intervistato da Il Sole 24 ore, ha dichiarato: «Il Napoli è un giocattolo che appartiene alla famiglia De Laurentiis, perché devo dare un valore, tanto non lo vendo. 2,5 miliardi per il Napoli mi sono stati offerti da un fondo arabo. E che me ne faccio? Non mi servono», sono state le sue parole nette.
Quanto al Bari, ADL non lo venderebbe, ma le attuali regole, tutte italiane, gli impediscono di mantenere due club: «Il Bari purtroppo va venduto – ha spiegato De Laurentiis –, se non cambiano la legge, armonizzandola con quella che c'è in Europa, dove padre e figlio possono avere due club. Mi piacerebbe tenerlo, sono amico del sindaco Decaro e l'ho seguito nel primo anno di serie D, l'ho avviato, poi Luigi, mio figlio, è stato bravissimo».
Nulla di nuovo all'orizzonte per i tifosi biancorossi, quindi. Nonostante il difficile rapporto col tifo organizzato partenopeo, a cui ADL non ha concesso mai nulla (anche giustamente), nei suoi progetti c'è ancora il Napoli, mai arrivato ai quarti di finale di Champions League nella sua storia, mai così presto avviato a vincere uno scudetto, neanche con Maradona in campo.
Il Bari lotterà fino alla fine per la promozione in serie A, come anticipato sabato scorso, 1° aprile, dal direttore sportivo Ciro Polito, al termine della gara vittoriosa contro il Benevento. E se sarà salto di categoria, probabilmente tramite playoff, la famiglia De Laurentiis sembrerebbe pronta a passare la mano.
Intervistato da Il Sole 24 ore, ha dichiarato: «Il Napoli è un giocattolo che appartiene alla famiglia De Laurentiis, perché devo dare un valore, tanto non lo vendo. 2,5 miliardi per il Napoli mi sono stati offerti da un fondo arabo. E che me ne faccio? Non mi servono», sono state le sue parole nette.
Quanto al Bari, ADL non lo venderebbe, ma le attuali regole, tutte italiane, gli impediscono di mantenere due club: «Il Bari purtroppo va venduto – ha spiegato De Laurentiis –, se non cambiano la legge, armonizzandola con quella che c'è in Europa, dove padre e figlio possono avere due club. Mi piacerebbe tenerlo, sono amico del sindaco Decaro e l'ho seguito nel primo anno di serie D, l'ho avviato, poi Luigi, mio figlio, è stato bravissimo».
Nulla di nuovo all'orizzonte per i tifosi biancorossi, quindi. Nonostante il difficile rapporto col tifo organizzato partenopeo, a cui ADL non ha concesso mai nulla (anche giustamente), nei suoi progetti c'è ancora il Napoli, mai arrivato ai quarti di finale di Champions League nella sua storia, mai così presto avviato a vincere uno scudetto, neanche con Maradona in campo.
Il Bari lotterà fino alla fine per la promozione in serie A, come anticipato sabato scorso, 1° aprile, dal direttore sportivo Ciro Polito, al termine della gara vittoriosa contro il Benevento. E se sarà salto di categoria, probabilmente tramite playoff, la famiglia De Laurentiis sembrerebbe pronta a passare la mano.