Calcio
Avellino-Bari 1-1, Mignani: «C’è rammarico. Noi bravi a non cadere nelle provocazioni»
Il mister: «Quando non riesci a vincerla è bene non perderla». Mallamo: «Rigore? È andata bene così»
Bari - lunedì 6 dicembre 2021
23.40
«Sapevamo che venire ad Avellino in questo momento non sarebbe stato facile. I primi minuti non li abbiamo fatti bene, abbiamo sofferto la loro veemenza. Poi ci siamo risistemati e abbiamo trovato il goal, nel secondo tempo potevamo cercare il 2-0. Prendere il goal su una palla inattiva è un rammarico; ci prendiamo questo punto contro una squadra forte». È l'analisi di mister Michele Mignani al termine della sfida pareggiata 1-1 dal suo Bari sul campo dell'Avellino.
«Giochiamo sempre per vincere, ma quando non puoi portarla a casa non devi perderla. Andiamo a casa con un punto, le partite sono tutte diverse: oggi l'avevamo in gestione, soffrivamo il giusto ma alla fine hanno pareggiato. Questo è il rammarico», insiste il tecnico.
Analizzando tatticamente la partita e i cambi, Mignani spiega: «Quando un attaccante libera lo spazio davanti c'è la possibilità di inserirsi con il trequartista o la mezzala. Mallamo lo ha fatto bene, al posto di Scavone che ha questi tempi di inserimento. Siamo una squadra che prova a giocare, potevamo sfruttare la velocità di Cheddira ma loro si erano messi in un certo modo e non volevo lasciare Maita da solo nel mezzo. Ho preferito mettere un mediano per lavorare meglio a centrocampo. Botta fa bene la seconda punta, ho voluto dare compattezza dentro per schermare un po'. Secondo me abbiamo fatto meglio nella ripresa che nel primo tempo. Celiento e Terranova sono stati bravi, ì; quando trovi due punte devi lavorare di reparto, non devi farti puntare e devi cercare di aggredire. I centrali lo hanno fatto molto bene, sono riusciti a far giocare Kanoute e Maniero di spalle, la squadra è stata corta e centrocampisti sono stati bravi. Motivo per il quale ho deciso di mettere un altro mediano al fianco di Maita».
In conclusione, il tecnico biancorosso aggiunge: «Mi aspetto che la mia squadra non si faccia intimorire, perché siamo primi in classifica, siamo esperti e il nostro pensiero deve essere sempre provare a vincere contro tutti. Le partite con un po' di pepe sono le più belle e divertente. Riuscire a non reagire alle provocazioni, a restare lucidi è sinonimo di crescita; speriamo di riuscire a portare questa crescita anche in altri campi».
Alessandro Mallamo, uno dei migliori in campo per i biancorossi, la analizza così: «Una partita dura, loro ci hanno messo molto furore agonistico e buon pressing. Ci hanno impedito di muovere la palla come sappiamo. La partita si era incanalata nel verso giusto, la vittoria ci è sfuggita negli ultimi minuti ma in partite contro avversari tosti è importante portare a casa punti. Io cerco di buttarmi negli spazi da mezzala, Mirco ha messo la palla giusta per procurarmi il rigore. C'era il fallo? È irrilevante parlarne dopo la partita: gli arbitri fanno degli errori, a volte a nostro favore a volte a nostro favore. È andata bene così. Per quanto riguarda il goal di Kanoute, l'azione è stata molto veloce. La riguarderò, ma quello che è successo in campo ormai è passato. Sul goal devo lavorare, è quello che fa la differenza. Quando vieni in questi campi è sempre difficile perché cercano sempre di complicarti le cose, a livello calcistico e a livello di atmosfera. Siamo stati bravi a non reagire alle provocazioni, è stata una prova di maturità. Di Gaudio e Tito hanno molta qualità, siamo stati bravi a contenerli. L'Avellino è costruita per essere nella parte alta della classifica, ma ce ne sono anche altre forti. Ora pensiamo alle ultime due del girone d'andata».
«Giochiamo sempre per vincere, ma quando non puoi portarla a casa non devi perderla. Andiamo a casa con un punto, le partite sono tutte diverse: oggi l'avevamo in gestione, soffrivamo il giusto ma alla fine hanno pareggiato. Questo è il rammarico», insiste il tecnico.
Analizzando tatticamente la partita e i cambi, Mignani spiega: «Quando un attaccante libera lo spazio davanti c'è la possibilità di inserirsi con il trequartista o la mezzala. Mallamo lo ha fatto bene, al posto di Scavone che ha questi tempi di inserimento. Siamo una squadra che prova a giocare, potevamo sfruttare la velocità di Cheddira ma loro si erano messi in un certo modo e non volevo lasciare Maita da solo nel mezzo. Ho preferito mettere un mediano per lavorare meglio a centrocampo. Botta fa bene la seconda punta, ho voluto dare compattezza dentro per schermare un po'. Secondo me abbiamo fatto meglio nella ripresa che nel primo tempo. Celiento e Terranova sono stati bravi, ì; quando trovi due punte devi lavorare di reparto, non devi farti puntare e devi cercare di aggredire. I centrali lo hanno fatto molto bene, sono riusciti a far giocare Kanoute e Maniero di spalle, la squadra è stata corta e centrocampisti sono stati bravi. Motivo per il quale ho deciso di mettere un altro mediano al fianco di Maita».
In conclusione, il tecnico biancorosso aggiunge: «Mi aspetto che la mia squadra non si faccia intimorire, perché siamo primi in classifica, siamo esperti e il nostro pensiero deve essere sempre provare a vincere contro tutti. Le partite con un po' di pepe sono le più belle e divertente. Riuscire a non reagire alle provocazioni, a restare lucidi è sinonimo di crescita; speriamo di riuscire a portare questa crescita anche in altri campi».
Alessandro Mallamo, uno dei migliori in campo per i biancorossi, la analizza così: «Una partita dura, loro ci hanno messo molto furore agonistico e buon pressing. Ci hanno impedito di muovere la palla come sappiamo. La partita si era incanalata nel verso giusto, la vittoria ci è sfuggita negli ultimi minuti ma in partite contro avversari tosti è importante portare a casa punti. Io cerco di buttarmi negli spazi da mezzala, Mirco ha messo la palla giusta per procurarmi il rigore. C'era il fallo? È irrilevante parlarne dopo la partita: gli arbitri fanno degli errori, a volte a nostro favore a volte a nostro favore. È andata bene così. Per quanto riguarda il goal di Kanoute, l'azione è stata molto veloce. La riguarderò, ma quello che è successo in campo ormai è passato. Sul goal devo lavorare, è quello che fa la differenza. Quando vieni in questi campi è sempre difficile perché cercano sempre di complicarti le cose, a livello calcistico e a livello di atmosfera. Siamo stati bravi a non reagire alle provocazioni, è stata una prova di maturità. Di Gaudio e Tito hanno molta qualità, siamo stati bravi a contenerli. L'Avellino è costruita per essere nella parte alta della classifica, ma ce ne sono anche altre forti. Ora pensiamo alle ultime due del girone d'andata».