Calcio
Bari-Avellino 1-0, Mignani: «Oggi è stato tutto bellissimo». Maita: «La dedico a Barisano»
Il mister: «Fa piacere aver dato soddisfazione al pubblico». Gautieri: «Ho provato ad aiutare l’arbitro, regolamento assurdo»
Bari - domenica 10 aprile 2022
20.35
Festa in casa Bari: anche a promozione acquisita, i biancorossi battono 1-0 l'Avellino con il gran goal di Mattia Maita davanti ai 22mila del San Nicola. «Oggi è stato bello tutto - dice contento mister Michele Mignani nel post gara. Giocare una partita importante, per i punti e per l'orgoglio, è veramente bello. È il momento di godersela con la nostra gente e tra di noi; speriamo di riuscire a farcela fino alla fine. Ora è il momento di godersi questo campionato, con calma penseremo al prossimo. Ci sono ancora due partite, poi anche la supercoppa da giocare. Oggi è stata una partita bella da giocare, i ragazzi sono stati bravi a vincerla. Un segale a tutti: abbiamo meritato e siamo i più forti».
Il tecnico continua: «Nel primo tempo abbiamo fatto bene, ci è mancato andare a chiudere la mole di gioco prodotta. Nella ripresa siamo entrati in maniera diversa, ci siamo abbassati e abbiamo rischiato. I ragazzi, però, l'hanno voluta e ci sono riusciti, anche difendendosi; è stato bravo Frattali. C'è l'orgoglio e la voglia di dimostrare che siamo un gruppo vero; abbiamo fatto una buona settimana di lavoro, ci siamo preparati come abbiamo sempre fatto per rispettare l'avversario e tutti gli altri avversari del campionato».
Mignani spiega il cambio di Maita all'intervallo: «A Maita cosa ho detto? Che l'avrei sostituito all'intervallo. Oggi ha messo la ciliegina sulla torta del suo campionato, sono felice per lui ma soprattutto perché questo goal ci ha dato la possibilità di vincere. Mi fa piacere aver dato una soddisfazione alla nostra cornice di pubblico, prima di oggi davanti a questo stadio non ci eravamo mai riusciti. Oggi andiamo a casa felici».
Proprio Mattia Maita ha una dedica speciale: «Il goal? Lo dedico a Barisano. Poi a mia moglie, alla mia bimba e alla gente di Bari, che in questi anni ne ha viste di tutti i colori». Il riferimento è a Mario Barisano, giornalista di Avellino che più volte durante il campionato ha utilizzato espressioni offensive all'indirizzo di Bari e del Bari.
Maita, tornando serio, analizza la partita a cominciare dal cambio all'intervallo: «Il mister ha preso la decisione in base a quello che era successo alla fine del primo tempo. Avevo chiesto scusa per un gesto non bellissimo, ho reagito perché prima l'avversario era entrato col piede a martello per farmi male. Pensiamo alle cose belle. Il goal? Si è fatto aspettare per un po' di tempo, ma è stata un'emozione fantastica fare il goal vittoria davanti ai nostri tifosi. L'importante è che sia arrivato, ci proverò ancora per raggiungere il mio record di tre goal. Ci tenevamo tanto, sapevamo di giocare contro una squadra forte che voleva metterci in difficoltà. Alla fine sono arrivati lontanissimi: lasciamo parlare gli altri. Trenino? Lo avevamo deciso prima, è toccato a me "guidarlo" dopo il goal. Una cosa bella per tutti. La nostra squadra è talmente forte che possiamo giocare tutti: sia con Scavone sia con D'Errico mi trovo benissimo, chiunque li vorrebbe in squadra. Siamo fortunati ad avere una rosa così forte, siamo tutti dello stesso livello e si è visto. Io pronto per la B? Sarà il campo a dirlo. Il mio obiettivo lo saprò all'inizio dell'anno prossimo. Se giochi qui a Bari devi per forza essere legato alla città e ai tifosi; sarebbe una follia non essere concentrato al 100% su tutto quello che ci circonda. Chiunque viene a giocare qui fa la partita della vita, la nostra forza è stata questa consapevolezza. Abbiamo dato tutti qualcosa in più, si può solo applaudire anche chi ha giocato meno. Per un calciatore giocare davanti a tutta questa gente è la cosa più bella; spero che con il Palermo si arrivi anche a 50mila. Per noi è tutto».
Carmine Gautieri, tecnico dell'Avellino, dichiara: «Abbiamo affrontato una squadra forte. Nel primo tempo hanno fatto un tiro in porta e un goal, mentre nel secondo tempo c'è stata un'altra partita. Nel finale c'è stata una rissa, sono entrato in campo per dividere i giocatori; sono entrato in campo per aiutare l'arbitro, alla fine però paga l'allenatore. Un regolamento assurdo, io ho solo cercato di evitare squalifiche dei miei giocatori e aiutare l'arbitro. Kanoute ha avuto problemi fisici in settimana e non era in perfette condizioni, anche se ha fatto 20' alla grande. Su di lui c'era un rigore nettissimo; è importante per noi, ma non poteva giocare dall'inizio per un problema al ginocchio».
Il tecnico continua: «Nel primo tempo abbiamo fatto bene, ci è mancato andare a chiudere la mole di gioco prodotta. Nella ripresa siamo entrati in maniera diversa, ci siamo abbassati e abbiamo rischiato. I ragazzi, però, l'hanno voluta e ci sono riusciti, anche difendendosi; è stato bravo Frattali. C'è l'orgoglio e la voglia di dimostrare che siamo un gruppo vero; abbiamo fatto una buona settimana di lavoro, ci siamo preparati come abbiamo sempre fatto per rispettare l'avversario e tutti gli altri avversari del campionato».
Mignani spiega il cambio di Maita all'intervallo: «A Maita cosa ho detto? Che l'avrei sostituito all'intervallo. Oggi ha messo la ciliegina sulla torta del suo campionato, sono felice per lui ma soprattutto perché questo goal ci ha dato la possibilità di vincere. Mi fa piacere aver dato una soddisfazione alla nostra cornice di pubblico, prima di oggi davanti a questo stadio non ci eravamo mai riusciti. Oggi andiamo a casa felici».
Proprio Mattia Maita ha una dedica speciale: «Il goal? Lo dedico a Barisano. Poi a mia moglie, alla mia bimba e alla gente di Bari, che in questi anni ne ha viste di tutti i colori». Il riferimento è a Mario Barisano, giornalista di Avellino che più volte durante il campionato ha utilizzato espressioni offensive all'indirizzo di Bari e del Bari.
Maita, tornando serio, analizza la partita a cominciare dal cambio all'intervallo: «Il mister ha preso la decisione in base a quello che era successo alla fine del primo tempo. Avevo chiesto scusa per un gesto non bellissimo, ho reagito perché prima l'avversario era entrato col piede a martello per farmi male. Pensiamo alle cose belle. Il goal? Si è fatto aspettare per un po' di tempo, ma è stata un'emozione fantastica fare il goal vittoria davanti ai nostri tifosi. L'importante è che sia arrivato, ci proverò ancora per raggiungere il mio record di tre goal. Ci tenevamo tanto, sapevamo di giocare contro una squadra forte che voleva metterci in difficoltà. Alla fine sono arrivati lontanissimi: lasciamo parlare gli altri. Trenino? Lo avevamo deciso prima, è toccato a me "guidarlo" dopo il goal. Una cosa bella per tutti. La nostra squadra è talmente forte che possiamo giocare tutti: sia con Scavone sia con D'Errico mi trovo benissimo, chiunque li vorrebbe in squadra. Siamo fortunati ad avere una rosa così forte, siamo tutti dello stesso livello e si è visto. Io pronto per la B? Sarà il campo a dirlo. Il mio obiettivo lo saprò all'inizio dell'anno prossimo. Se giochi qui a Bari devi per forza essere legato alla città e ai tifosi; sarebbe una follia non essere concentrato al 100% su tutto quello che ci circonda. Chiunque viene a giocare qui fa la partita della vita, la nostra forza è stata questa consapevolezza. Abbiamo dato tutti qualcosa in più, si può solo applaudire anche chi ha giocato meno. Per un calciatore giocare davanti a tutta questa gente è la cosa più bella; spero che con il Palermo si arrivi anche a 50mila. Per noi è tutto».
Carmine Gautieri, tecnico dell'Avellino, dichiara: «Abbiamo affrontato una squadra forte. Nel primo tempo hanno fatto un tiro in porta e un goal, mentre nel secondo tempo c'è stata un'altra partita. Nel finale c'è stata una rissa, sono entrato in campo per dividere i giocatori; sono entrato in campo per aiutare l'arbitro, alla fine però paga l'allenatore. Un regolamento assurdo, io ho solo cercato di evitare squalifiche dei miei giocatori e aiutare l'arbitro. Kanoute ha avuto problemi fisici in settimana e non era in perfette condizioni, anche se ha fatto 20' alla grande. Su di lui c'era un rigore nettissimo; è importante per noi, ma non poteva giocare dall'inizio per un problema al ginocchio».