Calcio
Bari-Brescia 2-0, Sibilli: «Ho giocato con San Nicola nei parastinchi»
L’attaccante: «Il goal più pesante della stagione». Giampaolo: «La squadra ha dimostrato di esserci»
Bari - venerdì 10 maggio 2024
23.37
Il Bari torna a vincere. Con il 2-0 sul Brescia al San Nicola, i galletti si qualificano al playout salvezza, che giocheranno contro la Ternana da sfavoriti.
Ritrova il sorriso Peppe Sibilli, autore del goal che apre la partita (poi chiusa da capitan Di Cesare): «Il goal più pesante della stagione - commenta il bomber, che chiude la stagione regolare con 11 reti all'attivo. Era un cross per Nasti, il suo movimento ha disorientato il portiere. In campo capitano certe cose, ma Nasti è un grande amico e non ho nessun problema nello spogliatoio. Peggio dei due mesi precedenti non si poteva fare, ognuno ha tirato fuori qualcosa in più. Anche senza vincere, nelle ultime settimane certi risultati si sono visti. Oggi abbiamo vinto una partita molto pesante, ora ci giochiamo lo scontro diretto in queste due partite. Siamo stati anche molto sfortunati, non è un alibi perché in campo si vince, si perde e si pareggia. Il rigore contro la Samp mi ha tolto tanto, ci sono state due belle parate su di me contro Pisa e Cittadella; oggi la fortuna è stata dalla nostra parte. Ero triste e nervoso, non sono questo ragazzo; prima di queste due partite posso stare più sereno. Sono stato molto nervoso per due mesi, e non mi piace. Chi mi vede dallo stadio o dalla tv può pensare che ho un atteggiamento non giusto, ma io rifletto sempre prima di ogni partita; ci tengo, l'ho sempre dimostrato. Io sono molto credente, sapevo della festa di San Nicola che purtroppo non ci siamo potuti godere, ma dei miei amici mi hanno portato i santini che ho messo nei parastinchi. La partita ci ha dato tanto, abbiamo dimostrato di essere uomini; il Brescia non ci ha regalato niente. Questo goal mi fa essere più sereno, voglio vincere e conta solo questo. Con la Ternana, all'andata non abbiamo fatto una buona partita, ma erano momenti diversi a inizio stagione. Al ritorno abbiamo fatto una grande partita. Loro hanno fatto una seconda parte di campionato molto lucida, ma sono partite secche e noi dobbiamo giocare con questo spirito e l'aiuto della nostra gente, che oggi ha influito tanto. Sentivamo di essere in dodici. Siamo molto felici, dopo tre mesi la vittoria è una gioia immensa. C'era una sana paura, l'abbiamo gestita bene iniziando bene la gara».
Federico Giampaolo, tecnico dei galletti, commenta: «Una vittoria importantissima, era la partita più complicata. Avevamo solo un risultato, la squadra ha capito che non bisognava sbagliare soprattutto nell'atteggiamento. Oggi ho visto una squadra che si è aiutata, ha voluto il risultato. La vittoria mancava da tantissimo, ma si è percepita quella tensione positiva che si è vista in campo. Quando hai due giocatori che sanno giocare al calcio come Maiello e Benali, più Acampora, devi metterli; oggi tutta la squadra ha fatto una partita di sacrificio e di voglia, andavamo a pressare avanti e nei momenti difficili difendevamo tutti quanti. Siamo stati bravi, non era facile. Queste partite, in una piazza importantissima come Bari, vanno vissute al 100%; ora i ragazzi sono consapevoli della situazione, è un buon viatico per i playout. Una vittoria così ci potrà aiutare ad affrontare meglio le due partite con la Ternana. Tutti noi vogliamo che la squadra giochi con questo spirito, a volte riesce a volte no; stasera la squadra ha risposto alla grande, ma non abbiamo fatto ancora niente. Abbiamo preso un po' di ossigeno, ma da lunedì va rimessa la testa sottacqua; ci sono due partite dallo spessore importante. La squadra ha risposto fisicamente alla grande, in 19 giorni abbiamo fatto cinque partite di grande stress mentale. La squadra sapeva l'importanza della partita; forse non dovevamo arrivare a questo punto per giocare la partita della vita, ma oggi abbiamo fatto lo sforzo decisivo. Mi hanno stupito, si vedeva che la squadra voleva vincere e dimostrare di esserci. Il primo obiettivo è stato portato a casa. Di Cesare? Ha sbagliato ruolo in carriera, sta facendo goal da attaccante vero. Con il Parma ha fatto il goal della disperazione, stasera ne ha fatto un altro per mettere in sicurezza la squadra. C'è solo da prendere esempio, non tanti attaccanti fanno quel gesto tecnico; contento per lui, ci tiene tantissimo. È la soddisfazione per un calciatore che vuole chiudere bene la carriera. Sibilli? Ha un carattere sempre positivo, anche nelle difficoltà. Ha fatto goal e ha preso un palo; sono giocatori che hanno bisogno di entusiasmo per rendere all 100%, se la squadra non gira può perdere un po' di lucidità. Ternana? L'unico obiettivo oggi era vincere, poi al playout si azzera tutto. Lì ci serviranno esperienza, voglia e una prestazione come quella di stasera. La partita si prepara con la mentalità di giocare, soffrire, capendo l'importanza delle due partite; abbiamo pochissimo tempo, è importante la forza mentale. Bisogna dare il massimo per mantenere la categoria, bisogna tirare fuori il massimo. Io sono a Bari da un po' di tempo, i tifosi sono la parte migliore del calcio qui. Sono una spinta notevole, la tifoseria è importante, ci mette l'anima a non molla mai. Per questa passione dovremmo prendere esempio da loro, si vede che ci tengono alle sorti del Bari e lo dimostrano ogni domenica».
Rolando Maran, mister delle rondinelle, dice: «Abbiamo stretto i denti perché volevamo provarci anche oggi, ma è stata una settimana complicata, ogni giorno abbiamo perso un giocatore per questo virus influenzale che abbiamo preso un po' tutti. Tante cose hanno fatto sì che oggi non fossimo i soliti, ma ora vogliamo giocarcela e ci crediamo. La prestazione è stata negativa, ma ci siamo trovati a fare la conta di tanti ragazzi che non hanno potuto partecipare alla partita. Ho alternato un po' per salvaguardare le diffide e non correre qualche rischio. Sarebbe stato da pazzi perdere altri giocatori, abbiamo dovuto fare gli equilibristi in settimana e questo l'abbiamo pagato in campo, contro un Bari che aveva motivazioni e oggi ha fatto la prestazione per giocarsi la salvezza. La squadra ha stretto i denti, abbiamo cercato di rimanere in partita; non non siamo questi, ma i ragazzi hanno tante attenuanti. Quella dei giovani è stata una necessità. Noi siamo gli ultimi della lista playoff, ma i primi a meritarla. Abbiamo la consapevolezza di quello che abbiamo fatto in campionato, è stata una rincorsa voluta e cercata attraverso gioco, applicazione e sacrificio; armi che possiamo giocarci alla grande. Incontreremo squadre quotate, ma possiamo giocarcela alla pari con tutti. Il San Nicola? Erano tanti anni che non ci tornavo. Dispiace vedere una piazza così importante dover giocare i playout».
Ritrova il sorriso Peppe Sibilli, autore del goal che apre la partita (poi chiusa da capitan Di Cesare): «Il goal più pesante della stagione - commenta il bomber, che chiude la stagione regolare con 11 reti all'attivo. Era un cross per Nasti, il suo movimento ha disorientato il portiere. In campo capitano certe cose, ma Nasti è un grande amico e non ho nessun problema nello spogliatoio. Peggio dei due mesi precedenti non si poteva fare, ognuno ha tirato fuori qualcosa in più. Anche senza vincere, nelle ultime settimane certi risultati si sono visti. Oggi abbiamo vinto una partita molto pesante, ora ci giochiamo lo scontro diretto in queste due partite. Siamo stati anche molto sfortunati, non è un alibi perché in campo si vince, si perde e si pareggia. Il rigore contro la Samp mi ha tolto tanto, ci sono state due belle parate su di me contro Pisa e Cittadella; oggi la fortuna è stata dalla nostra parte. Ero triste e nervoso, non sono questo ragazzo; prima di queste due partite posso stare più sereno. Sono stato molto nervoso per due mesi, e non mi piace. Chi mi vede dallo stadio o dalla tv può pensare che ho un atteggiamento non giusto, ma io rifletto sempre prima di ogni partita; ci tengo, l'ho sempre dimostrato. Io sono molto credente, sapevo della festa di San Nicola che purtroppo non ci siamo potuti godere, ma dei miei amici mi hanno portato i santini che ho messo nei parastinchi. La partita ci ha dato tanto, abbiamo dimostrato di essere uomini; il Brescia non ci ha regalato niente. Questo goal mi fa essere più sereno, voglio vincere e conta solo questo. Con la Ternana, all'andata non abbiamo fatto una buona partita, ma erano momenti diversi a inizio stagione. Al ritorno abbiamo fatto una grande partita. Loro hanno fatto una seconda parte di campionato molto lucida, ma sono partite secche e noi dobbiamo giocare con questo spirito e l'aiuto della nostra gente, che oggi ha influito tanto. Sentivamo di essere in dodici. Siamo molto felici, dopo tre mesi la vittoria è una gioia immensa. C'era una sana paura, l'abbiamo gestita bene iniziando bene la gara».
Federico Giampaolo, tecnico dei galletti, commenta: «Una vittoria importantissima, era la partita più complicata. Avevamo solo un risultato, la squadra ha capito che non bisognava sbagliare soprattutto nell'atteggiamento. Oggi ho visto una squadra che si è aiutata, ha voluto il risultato. La vittoria mancava da tantissimo, ma si è percepita quella tensione positiva che si è vista in campo. Quando hai due giocatori che sanno giocare al calcio come Maiello e Benali, più Acampora, devi metterli; oggi tutta la squadra ha fatto una partita di sacrificio e di voglia, andavamo a pressare avanti e nei momenti difficili difendevamo tutti quanti. Siamo stati bravi, non era facile. Queste partite, in una piazza importantissima come Bari, vanno vissute al 100%; ora i ragazzi sono consapevoli della situazione, è un buon viatico per i playout. Una vittoria così ci potrà aiutare ad affrontare meglio le due partite con la Ternana. Tutti noi vogliamo che la squadra giochi con questo spirito, a volte riesce a volte no; stasera la squadra ha risposto alla grande, ma non abbiamo fatto ancora niente. Abbiamo preso un po' di ossigeno, ma da lunedì va rimessa la testa sottacqua; ci sono due partite dallo spessore importante. La squadra ha risposto fisicamente alla grande, in 19 giorni abbiamo fatto cinque partite di grande stress mentale. La squadra sapeva l'importanza della partita; forse non dovevamo arrivare a questo punto per giocare la partita della vita, ma oggi abbiamo fatto lo sforzo decisivo. Mi hanno stupito, si vedeva che la squadra voleva vincere e dimostrare di esserci. Il primo obiettivo è stato portato a casa. Di Cesare? Ha sbagliato ruolo in carriera, sta facendo goal da attaccante vero. Con il Parma ha fatto il goal della disperazione, stasera ne ha fatto un altro per mettere in sicurezza la squadra. C'è solo da prendere esempio, non tanti attaccanti fanno quel gesto tecnico; contento per lui, ci tiene tantissimo. È la soddisfazione per un calciatore che vuole chiudere bene la carriera. Sibilli? Ha un carattere sempre positivo, anche nelle difficoltà. Ha fatto goal e ha preso un palo; sono giocatori che hanno bisogno di entusiasmo per rendere all 100%, se la squadra non gira può perdere un po' di lucidità. Ternana? L'unico obiettivo oggi era vincere, poi al playout si azzera tutto. Lì ci serviranno esperienza, voglia e una prestazione come quella di stasera. La partita si prepara con la mentalità di giocare, soffrire, capendo l'importanza delle due partite; abbiamo pochissimo tempo, è importante la forza mentale. Bisogna dare il massimo per mantenere la categoria, bisogna tirare fuori il massimo. Io sono a Bari da un po' di tempo, i tifosi sono la parte migliore del calcio qui. Sono una spinta notevole, la tifoseria è importante, ci mette l'anima a non molla mai. Per questa passione dovremmo prendere esempio da loro, si vede che ci tengono alle sorti del Bari e lo dimostrano ogni domenica».
Rolando Maran, mister delle rondinelle, dice: «Abbiamo stretto i denti perché volevamo provarci anche oggi, ma è stata una settimana complicata, ogni giorno abbiamo perso un giocatore per questo virus influenzale che abbiamo preso un po' tutti. Tante cose hanno fatto sì che oggi non fossimo i soliti, ma ora vogliamo giocarcela e ci crediamo. La prestazione è stata negativa, ma ci siamo trovati a fare la conta di tanti ragazzi che non hanno potuto partecipare alla partita. Ho alternato un po' per salvaguardare le diffide e non correre qualche rischio. Sarebbe stato da pazzi perdere altri giocatori, abbiamo dovuto fare gli equilibristi in settimana e questo l'abbiamo pagato in campo, contro un Bari che aveva motivazioni e oggi ha fatto la prestazione per giocarsi la salvezza. La squadra ha stretto i denti, abbiamo cercato di rimanere in partita; non non siamo questi, ma i ragazzi hanno tante attenuanti. Quella dei giovani è stata una necessità. Noi siamo gli ultimi della lista playoff, ma i primi a meritarla. Abbiamo la consapevolezza di quello che abbiamo fatto in campionato, è stata una rincorsa voluta e cercata attraverso gioco, applicazione e sacrificio; armi che possiamo giocarci alla grande. Incontreremo squadre quotate, ma possiamo giocarcela alla pari con tutti. Il San Nicola? Erano tanti anni che non ci tornavo. Dispiace vedere una piazza così importante dover giocare i playout».