Calcio
Bari-Brescia 6-2, Mignani: «Con queste prestazioni arrivano risultati». Bellomo: «Quante emozioni»
Il mister: «Azzeccare le scelte è fortuna più che bravura. Classifica? Non ha senso guardarla». Clotet: «Non siamo stati noi»
Bari - sabato 1 ottobre 2022
17.35
Prestazione memorabile e vittoria storica. Il Bari batte 6-2 il Brescia al San Nicola, e aggancia proprio rondinelle e Reggina in vetta alla classifica della serie B, con 15 punti dopo sette partite.
«Non la scorderò mai, anche perché è la mia prima vittoria in B al San Nicola - il commento di Mignani nel post gara. Spero tanto che ci siano altre vittorie in futuro, se no non andrebbe bene. Oggi è giusto godersela, ma è bene anche ragionare. È andato tutto liscio, ma sul 2-0 per noi c'è stato un goal del Brescia non valido per pochi centimetri; poteva cambiare tutto. Non dobbiamo pensare di essere diventati bravi, questo atteggiamento è giusto per fare la prestazione. E con la prestazione spesso arrivano i risultati».
Mignani continua: «Mancano 31 partite alla fine, bisogna cercare di dire il meno possibile. Pensiamo a mantenere questo atteggiamento. Non voglio essere retorico, ma so benissimo che l'entusiasmo si crea con i risultati. Credo che l'entusiasmo sia dovuto anche allo spirito della squadra. La classifica? Ha poco senso guardarla, adesso non serve a niente».
Scelte tutte giuste da parte del tecnico, che però vola basso: «Azzeccarle è una fortuna, più che una bravura. Con 25 giocatori bravi, che meriterebbe di giocare, chiunque avesse giocato avrebbe fatto la sua parte. Bisogna fare delle scelte, spesso con il cuore in mano, perché devi lasciare in panchina o in tribuna chi sputa sangue tutta la settimana ed è un dispiacere. Tutti stanno capendo il valore che possono dare alla squadra, sia in partita sia in allenamento. Il merito non va a me ma a loro. Molti, come Di Cesare e Antenucci, non facevano la B da anni; è giusto girare i complimenti ai ragazzi».
Ancora sui singoli, Mignani aggiunge: «Su Dorval la scelta è stata più semplice, è l'unico di ruolo. Bosisio è un centrale anche se si è adattato bene, Zuzek lo avrei messo in difficoltà; Dorval è ancora timido, più giochi e più hai la possibilità di crescere. È giovane e affamato, si allena a mille all'ora ed è giusto dargli un'opportunità. Bellomo-Botta? Anche Salcedo può fare il trequarti, D'Errico lo ha fatto bene oggi. Bellomo è un po' più ordinato in fase di non possesso, ha inserimento e così abbiamo fatto goal. Ma sono convinto che anche Botta avrebbe fatto una grande partita. Sulle palle inattive, pro e a favore, devi decidere: Folorunsho è stato decisivo. È cresciuto moltissimo in fase di non possesso, prima era più disordinato ma ora sta crescendo. Ha fatto goal, è stato utilissimo sulle palle inattive anche contro. Anche da ammonito, ho deciso di tenerlo in campo. Scheidler? Un ragazzo intelligente, ci ha messo quasi niente a capire spirito e atteggiamento. Doveva solo crescere un po' di condizione, oggi c'è stata la possibilità di farlo entrare. Lo vedo più pronto, sarà importante».
Ma un perfezionista come Mignani sa cogliere anche gli aspetti meno brillanti della partita: «Quando vinci e arrivi in fondo senza patema sei più tranquillo e te la godi. Non mi sono piaciuti gli ultimi minuti, a me e alla squadra; se ti distrai un secondo, rischi di prendere la bastonata. Non deve starci. Sapevo che il Brescia aveva palleggio ma poteva concederti qualcosa in pressione; a volte ci siamo abbassati, senza riuscire a ripartire in maniera pulita. Ho avuto delle risposte, ma non dai risultati. Ho avuto risposte da come la squadra entra in casa e gestisce i 95' minuti. Se il modo di stare in campo è questo, possiamo giocarci ogni partita. So bene, però, che se abbassi l'asticella di due centimetri, come negli ultimi minuti, prendi le bastonate».
Mignani conclude: «Gli avversari vedranno la classifica, ma in questo periodo siamo tutti più spensierati. Più vanno avanti le partite, più ti conoscono. Ogni settimana ci affronteranno con uni spirito diverso; l'anno scorso siamo stati in testa, conoscevamo le difficoltà di squadre che ci aspettavano dietro. Quest'anno non ci sarà una squadra che andrà via da sola; lavoriamo per preparare le partite al meglio possibile. Oggi abbiamo fatto una sorpresa a una squadra che non ci aveva mai visti giocare».
Gioia anche per Bellomo, autore dell'assist per Folorunsho e del goal del 2-0. Un momento tanto atteso per un barese doc, di ritorno nella sua città: «Sono emozioni che valgono tanto, quando è arrivata la palla ho chiuso gli occhi e ho detto che dovevo far goal. Aspettavo da molto questo momento, fin dal primo giorno sono stato contentissimo di essere a Bari. Stava diventando un'ossessione, mi volevo sbloccare; sotto la curva è stato tutto spontaneo. Al Brescia avevo fatto l'ultimo goal con il Bari, è una delle squadre a cui ho segnato di più in carriera. Il mister mi dà fiducia, grazie anche ai compagni. Il gruppo è affiatato, mi sono sentito fin da subito dentro la squadra; quando è così dai più del 100%. Nella sosta l'abbiamo preparata bene, sapevamo l'importanza dell'avversario; il risultato non deve farci esaltare tanto. Ci saranno anche momenti difficili, dobbiamo mantenere gli equilibri. Godiamoci la vittoria, andiamo avanti su questa squadra. Ci è girato tutto bene, anche il goal del Brescia annullato; all'arbitro ho detto io del fuorigioco, ma tanto lo avrebbe visto comunque il Var. La classifica? L'ho guardata. Seguo anche la Reggina, la mia ex squadra, ho visto la loro sconfitta e ho capito che siamo primi. Ora però arriviamo il più presto possibile ai punti salvezza, poi vediamo».
Mastica amaro, invece, Clotet, allenatore del Brescia: «Sono responsabile della squadra, ho voluto dire grazie ai tifosi per essere venuti a sostenere la squadra. Non siamo stati noi, è stato un giorno brutto. Ora alziamoci e andiamo avanti, continuiamo a lottare. Il Bari ha giocato a un livello altissimo, hanno giocato la partita perfetta, la più bella di questa stagione. Il goal annullato poteva cambiare qualcosa, ma noi non siamo riusciti a sviluppare il gioco come sempre facciamo, eravamo in ritardo in ogni situazione. Il Bari ha talento e fisicità, che si sono imposte in tutte le situazioni. Abbiamo creato poco e sofferto molto. La nostra è una squadra giovane, fa parte del percorso; l'importante è alzarsi. Dobbiamo sempre dare il massimo, questa è la serie B. Oggi abbiamo giocato contro una squadra a livello molto alto, noi non siamo riusciti ad arrivare a quel livello competitivo. La fisicità era dalla parte del Bari, questo ci ha impedito di tornare in partita; ho fatto cambi per provare a far andare la squadra avanti, ma il Bari è sempre stato al comando della partita. Il Bari gioco bene sui 50 metri, noi glielo abbiamo permesso. Il lavoro di Mignani è di alto livello, a poco a poco la squadra sta crescendo: ha un mix di esperienza, fisicità e talento. In fase difensiva il Bari ci ha concesso molto poco, hanno lavorato insieme e molto uniti; noi non siamo stati fortunati a trovare il goal che può cambiare la partita. Qui è un ambiente bellissimo, ma lo stadio non è caldo perché i tifosi sono lontani dal campo. La temperatura non ha influenzato la partita, non cerco alibi».
«Non la scorderò mai, anche perché è la mia prima vittoria in B al San Nicola - il commento di Mignani nel post gara. Spero tanto che ci siano altre vittorie in futuro, se no non andrebbe bene. Oggi è giusto godersela, ma è bene anche ragionare. È andato tutto liscio, ma sul 2-0 per noi c'è stato un goal del Brescia non valido per pochi centimetri; poteva cambiare tutto. Non dobbiamo pensare di essere diventati bravi, questo atteggiamento è giusto per fare la prestazione. E con la prestazione spesso arrivano i risultati».
Mignani continua: «Mancano 31 partite alla fine, bisogna cercare di dire il meno possibile. Pensiamo a mantenere questo atteggiamento. Non voglio essere retorico, ma so benissimo che l'entusiasmo si crea con i risultati. Credo che l'entusiasmo sia dovuto anche allo spirito della squadra. La classifica? Ha poco senso guardarla, adesso non serve a niente».
Scelte tutte giuste da parte del tecnico, che però vola basso: «Azzeccarle è una fortuna, più che una bravura. Con 25 giocatori bravi, che meriterebbe di giocare, chiunque avesse giocato avrebbe fatto la sua parte. Bisogna fare delle scelte, spesso con il cuore in mano, perché devi lasciare in panchina o in tribuna chi sputa sangue tutta la settimana ed è un dispiacere. Tutti stanno capendo il valore che possono dare alla squadra, sia in partita sia in allenamento. Il merito non va a me ma a loro. Molti, come Di Cesare e Antenucci, non facevano la B da anni; è giusto girare i complimenti ai ragazzi».
Ancora sui singoli, Mignani aggiunge: «Su Dorval la scelta è stata più semplice, è l'unico di ruolo. Bosisio è un centrale anche se si è adattato bene, Zuzek lo avrei messo in difficoltà; Dorval è ancora timido, più giochi e più hai la possibilità di crescere. È giovane e affamato, si allena a mille all'ora ed è giusto dargli un'opportunità. Bellomo-Botta? Anche Salcedo può fare il trequarti, D'Errico lo ha fatto bene oggi. Bellomo è un po' più ordinato in fase di non possesso, ha inserimento e così abbiamo fatto goal. Ma sono convinto che anche Botta avrebbe fatto una grande partita. Sulle palle inattive, pro e a favore, devi decidere: Folorunsho è stato decisivo. È cresciuto moltissimo in fase di non possesso, prima era più disordinato ma ora sta crescendo. Ha fatto goal, è stato utilissimo sulle palle inattive anche contro. Anche da ammonito, ho deciso di tenerlo in campo. Scheidler? Un ragazzo intelligente, ci ha messo quasi niente a capire spirito e atteggiamento. Doveva solo crescere un po' di condizione, oggi c'è stata la possibilità di farlo entrare. Lo vedo più pronto, sarà importante».
Ma un perfezionista come Mignani sa cogliere anche gli aspetti meno brillanti della partita: «Quando vinci e arrivi in fondo senza patema sei più tranquillo e te la godi. Non mi sono piaciuti gli ultimi minuti, a me e alla squadra; se ti distrai un secondo, rischi di prendere la bastonata. Non deve starci. Sapevo che il Brescia aveva palleggio ma poteva concederti qualcosa in pressione; a volte ci siamo abbassati, senza riuscire a ripartire in maniera pulita. Ho avuto delle risposte, ma non dai risultati. Ho avuto risposte da come la squadra entra in casa e gestisce i 95' minuti. Se il modo di stare in campo è questo, possiamo giocarci ogni partita. So bene, però, che se abbassi l'asticella di due centimetri, come negli ultimi minuti, prendi le bastonate».
Mignani conclude: «Gli avversari vedranno la classifica, ma in questo periodo siamo tutti più spensierati. Più vanno avanti le partite, più ti conoscono. Ogni settimana ci affronteranno con uni spirito diverso; l'anno scorso siamo stati in testa, conoscevamo le difficoltà di squadre che ci aspettavano dietro. Quest'anno non ci sarà una squadra che andrà via da sola; lavoriamo per preparare le partite al meglio possibile. Oggi abbiamo fatto una sorpresa a una squadra che non ci aveva mai visti giocare».
Gioia anche per Bellomo, autore dell'assist per Folorunsho e del goal del 2-0. Un momento tanto atteso per un barese doc, di ritorno nella sua città: «Sono emozioni che valgono tanto, quando è arrivata la palla ho chiuso gli occhi e ho detto che dovevo far goal. Aspettavo da molto questo momento, fin dal primo giorno sono stato contentissimo di essere a Bari. Stava diventando un'ossessione, mi volevo sbloccare; sotto la curva è stato tutto spontaneo. Al Brescia avevo fatto l'ultimo goal con il Bari, è una delle squadre a cui ho segnato di più in carriera. Il mister mi dà fiducia, grazie anche ai compagni. Il gruppo è affiatato, mi sono sentito fin da subito dentro la squadra; quando è così dai più del 100%. Nella sosta l'abbiamo preparata bene, sapevamo l'importanza dell'avversario; il risultato non deve farci esaltare tanto. Ci saranno anche momenti difficili, dobbiamo mantenere gli equilibri. Godiamoci la vittoria, andiamo avanti su questa squadra. Ci è girato tutto bene, anche il goal del Brescia annullato; all'arbitro ho detto io del fuorigioco, ma tanto lo avrebbe visto comunque il Var. La classifica? L'ho guardata. Seguo anche la Reggina, la mia ex squadra, ho visto la loro sconfitta e ho capito che siamo primi. Ora però arriviamo il più presto possibile ai punti salvezza, poi vediamo».
Mastica amaro, invece, Clotet, allenatore del Brescia: «Sono responsabile della squadra, ho voluto dire grazie ai tifosi per essere venuti a sostenere la squadra. Non siamo stati noi, è stato un giorno brutto. Ora alziamoci e andiamo avanti, continuiamo a lottare. Il Bari ha giocato a un livello altissimo, hanno giocato la partita perfetta, la più bella di questa stagione. Il goal annullato poteva cambiare qualcosa, ma noi non siamo riusciti a sviluppare il gioco come sempre facciamo, eravamo in ritardo in ogni situazione. Il Bari ha talento e fisicità, che si sono imposte in tutte le situazioni. Abbiamo creato poco e sofferto molto. La nostra è una squadra giovane, fa parte del percorso; l'importante è alzarsi. Dobbiamo sempre dare il massimo, questa è la serie B. Oggi abbiamo giocato contro una squadra a livello molto alto, noi non siamo riusciti ad arrivare a quel livello competitivo. La fisicità era dalla parte del Bari, questo ci ha impedito di tornare in partita; ho fatto cambi per provare a far andare la squadra avanti, ma il Bari è sempre stato al comando della partita. Il Bari gioco bene sui 50 metri, noi glielo abbiamo permesso. Il lavoro di Mignani è di alto livello, a poco a poco la squadra sta crescendo: ha un mix di esperienza, fisicità e talento. In fase difensiva il Bari ci ha concesso molto poco, hanno lavorato insieme e molto uniti; noi non siamo stati fortunati a trovare il goal che può cambiare la partita. Qui è un ambiente bellissimo, ma lo stadio non è caldo perché i tifosi sono lontani dal campo. La temperatura non ha influenzato la partita, non cerco alibi».