Calcio
Bari-Catanzaro 2-1, Mignani: «Obiettivo raggiunto con abnegazione, vittoria meritata». Antenucci: «Segnale a noi stessi»
Il tecnico nel post gara: «Cinque punti? Non sono niente». Il bomber: «Goal su giocata d'istinto». Calabro: «Noi all'altezza dei biancorossi»
Bari - sabato 30 ottobre 2021
17.23
«Abbiamo raggiunto l'obiettivo con abnegazione e spirito di sacrificio. Stasera andiamo a casa contenti, abbiamo meritato». Così mister Michele Mignani al termine della partita vinta 2-1 dal suo Bari sul Catanzaro.
Biancorossi che salgono a +5 sul Monopoli e a +7 sul Catanzaro, ma Mignani vola basso: «Cinque punti non sono niente, non possiamo cullarci se vogliamo vincere il campionato. Viviamo il nostro percorso guardando dentro di noi, i segnali li stiamo dando da inizio campionato: vogliamo esserci, combattere e lottare per raggiungere un obiettivo che non è facile».
Il mister prosegue: «Una partita tirata, che aveva contenuti agonistici alti. Abbiamo avuto la meglio, anche con sofferenza che fa parte del percorso. Qualcosa la possiamo far meglio, ma la squadra ha reagito. Ho le mie convinzioni, so che tutte le partite sono complicate. Vincere le partite è un segnale della presenza della squadra; miglioriamoci costantemente. In questa parte di stagione gli episodi li abbiamo portati dalla nostra».
Cancellata la brutta sconfitta di Francavilla? «Alcune partite nascono male, altre in un altro modo. Anche oggi abbiamo subito un contraccolpo dopo il goal, ma poi ci siamo riorganizzati e ne abbiamo fatto un altro. È difficile essere perfetti, ci sono gli avversari anche. La squadra ha fatto una grande partita. Non ho visto nervosismo, le due squadre si sono affrontate in maniera leale».
Parlando dei singoli, Mignani aggiunge: «Antenucci merita una citazione non solo per il goal, ma per la partita che ha fatto. Non ho dei dubbi su di lui, ma devo gestire una rosa con 24 giocatori. Devo coinvolgere tutti, e questo a volte responsabilizza in maniera positiva qualcuno. Qui c'è la squadra, non i singoli. Domenica Antenucci ha sofferto, oggi ha risposto. Gli attaccanti devono finalizzare, ma mi va bene anche se Simeri e Antenucci fanno due assist. Le coppie funzionano tutte, oggi ho pensato che potessero funzionare loro e ho fatto questa scelta. La cosa difficile è scegliere chi tenere fuori, non chi far giocare. Faccio le scelte in funzione di quello che vedo in settimana e in funzione degli avversari. Abbiamo il compito di portare tutti al massimo della condizione, poi dipende sempre da loro. Abbiamo avuto problemi con Di Gennaro e Scavone, oggi è toccato a Maita e spero che non sia nulla. Bianco e Mallamo hanno fatto un partitone, D'Errico sappiamo cosa ci può dare. Frattali? Mi piacerebbe che non si vedesse, però ce l'abbiamo; è forte, ci ha dato una mano e si allena per questo. Oggi tutti hanno fatto una grande partita, anche Botta si è sacrificato pur non stando benissimo. Se non sbagliassimo mai vinceremmo le partite con tanti goal di scarto, ma c'è anche l'avversario. Dobbiamo concretizzare di più, anche se la squadra si spende in fase difensiva e fare 50 metri non è sempre facile».
Protagonista del match Mirco Antenucci, che dice: «Non dovevamo dimostrare nulla, ma volevamo dare un segnale a noi stessi dopo una brutta sconfitta. Abbiamo dato dimostrazione di solidità. Il goal? È per Di Cesare, ci dispiace perderlo per tanto tempo; so quanto ci tiene a Bari e all'obiettivo finale».
Sul suo goal, il bomber aggiunge: «Ci provi a fare dei colpi del genere, però è una giocata d'istinto. Da sottolineare c'è lo spirito di sacrificio di tutti. Quando non giochi è normale non essere contento, però bisogna lavorare perché il calcio è una ruota: se ti alleni bene le cose arrivano. Quando fai goal e vinci è normale essere contenti. Venivo da un infortunio, sono stato fuori e prendere condizione non è semplice. Ci sono momenti in cui stai bene, altri meno; è il percorso degli attaccanti».
Dopo il ko di Francavilla, una vittoria importante per il Bari: «Abbiamo analizzato la sconfitta, devi essere bravo a cancellarle e a imparare dagli errori. Siamo una squadra matura. Ognuno crede nel compagno, siamo forti e dobbiamo continuare a vincere per trovare altra autostima. Va cavalcato l'entusiasmo; ci sono dei calciatori forti e attaccati al progetto», dice ancora Antenucci.
Antonio Calabro, tecnico del Catanzaro, analizza: «Ho fatto i complimenti alla squadra, anche con gli 0 punti. Non siamo migliori del Bari, ma siamo alla loro altezza. Non so se il Bari si porta a casa la convinzione di essere la più forte. Non possiamo soffermarci sull'episodio, di mezzo ci sono 98' di gara. Gli errori possono determinare il risultato, ma io a Fazio non andrò mai a dire che abbiamo perso per colpa sua. Abbiamo avuto tante occasioni nel primo tempo e nella ripresa, potevamo sfruttarle diversamente. Dopo la sconfitta ci può stare che la squadra abbia il morale sotto i tacchi, ma io torno a casa con grande convinzione. Il Bari in C può fare classifica a sé; quest'anno il campionato è livellato, perché puoi andare a giocare in piazze importanti anche se affronti l'ultima o la penultima. I punti si possono prendere e perdere dappertutto».
Biancorossi che salgono a +5 sul Monopoli e a +7 sul Catanzaro, ma Mignani vola basso: «Cinque punti non sono niente, non possiamo cullarci se vogliamo vincere il campionato. Viviamo il nostro percorso guardando dentro di noi, i segnali li stiamo dando da inizio campionato: vogliamo esserci, combattere e lottare per raggiungere un obiettivo che non è facile».
Il mister prosegue: «Una partita tirata, che aveva contenuti agonistici alti. Abbiamo avuto la meglio, anche con sofferenza che fa parte del percorso. Qualcosa la possiamo far meglio, ma la squadra ha reagito. Ho le mie convinzioni, so che tutte le partite sono complicate. Vincere le partite è un segnale della presenza della squadra; miglioriamoci costantemente. In questa parte di stagione gli episodi li abbiamo portati dalla nostra».
Cancellata la brutta sconfitta di Francavilla? «Alcune partite nascono male, altre in un altro modo. Anche oggi abbiamo subito un contraccolpo dopo il goal, ma poi ci siamo riorganizzati e ne abbiamo fatto un altro. È difficile essere perfetti, ci sono gli avversari anche. La squadra ha fatto una grande partita. Non ho visto nervosismo, le due squadre si sono affrontate in maniera leale».
Parlando dei singoli, Mignani aggiunge: «Antenucci merita una citazione non solo per il goal, ma per la partita che ha fatto. Non ho dei dubbi su di lui, ma devo gestire una rosa con 24 giocatori. Devo coinvolgere tutti, e questo a volte responsabilizza in maniera positiva qualcuno. Qui c'è la squadra, non i singoli. Domenica Antenucci ha sofferto, oggi ha risposto. Gli attaccanti devono finalizzare, ma mi va bene anche se Simeri e Antenucci fanno due assist. Le coppie funzionano tutte, oggi ho pensato che potessero funzionare loro e ho fatto questa scelta. La cosa difficile è scegliere chi tenere fuori, non chi far giocare. Faccio le scelte in funzione di quello che vedo in settimana e in funzione degli avversari. Abbiamo il compito di portare tutti al massimo della condizione, poi dipende sempre da loro. Abbiamo avuto problemi con Di Gennaro e Scavone, oggi è toccato a Maita e spero che non sia nulla. Bianco e Mallamo hanno fatto un partitone, D'Errico sappiamo cosa ci può dare. Frattali? Mi piacerebbe che non si vedesse, però ce l'abbiamo; è forte, ci ha dato una mano e si allena per questo. Oggi tutti hanno fatto una grande partita, anche Botta si è sacrificato pur non stando benissimo. Se non sbagliassimo mai vinceremmo le partite con tanti goal di scarto, ma c'è anche l'avversario. Dobbiamo concretizzare di più, anche se la squadra si spende in fase difensiva e fare 50 metri non è sempre facile».
Protagonista del match Mirco Antenucci, che dice: «Non dovevamo dimostrare nulla, ma volevamo dare un segnale a noi stessi dopo una brutta sconfitta. Abbiamo dato dimostrazione di solidità. Il goal? È per Di Cesare, ci dispiace perderlo per tanto tempo; so quanto ci tiene a Bari e all'obiettivo finale».
Sul suo goal, il bomber aggiunge: «Ci provi a fare dei colpi del genere, però è una giocata d'istinto. Da sottolineare c'è lo spirito di sacrificio di tutti. Quando non giochi è normale non essere contento, però bisogna lavorare perché il calcio è una ruota: se ti alleni bene le cose arrivano. Quando fai goal e vinci è normale essere contenti. Venivo da un infortunio, sono stato fuori e prendere condizione non è semplice. Ci sono momenti in cui stai bene, altri meno; è il percorso degli attaccanti».
Dopo il ko di Francavilla, una vittoria importante per il Bari: «Abbiamo analizzato la sconfitta, devi essere bravo a cancellarle e a imparare dagli errori. Siamo una squadra matura. Ognuno crede nel compagno, siamo forti e dobbiamo continuare a vincere per trovare altra autostima. Va cavalcato l'entusiasmo; ci sono dei calciatori forti e attaccati al progetto», dice ancora Antenucci.
Antonio Calabro, tecnico del Catanzaro, analizza: «Ho fatto i complimenti alla squadra, anche con gli 0 punti. Non siamo migliori del Bari, ma siamo alla loro altezza. Non so se il Bari si porta a casa la convinzione di essere la più forte. Non possiamo soffermarci sull'episodio, di mezzo ci sono 98' di gara. Gli errori possono determinare il risultato, ma io a Fazio non andrò mai a dire che abbiamo perso per colpa sua. Abbiamo avuto tante occasioni nel primo tempo e nella ripresa, potevamo sfruttarle diversamente. Dopo la sconfitta ci può stare che la squadra abbia il morale sotto i tacchi, ma io torno a casa con grande convinzione. Il Bari in C può fare classifica a sé; quest'anno il campionato è livellato, perché puoi andare a giocare in piazze importanti anche se affronti l'ultima o la penultima. I punti si possono prendere e perdere dappertutto».