Calcio
Bari-Città di Messina 1-0, Cornacchini: «Bravi a sfruttare l'episodio». Floriano: «Importante era vincere»
Il tecnico: «Abbiamo sofferto ma relativamente». L'ala: «Classifica? Un'occhiata va data». Furnari: «Che emozione giocare qui»
Bari - domenica 11 novembre 2018
17.11
Prima vittoria di misura del Bari in questo campionato di Serie D: i biancorossi (oggi in nero), battono 1-0 il Città di Messina, con la rete di Floriano poco dopo la mezz'ora. Una gara avara di spunti, che i Galletti hanno saputo portare a casa col minimo vantaggio. «La lettura di questa partita è facile - dice mister Giovanni Cornacchini in sala stampa. Abbiamo avuto due o tre occasioni e non le abbiamo chiuse, ma Marfella non è stato mai impegnato. Il calcio è fatto di episodi; ne abbiamo sfruttato uno gli altri no, anche se abbiamo sofferto ma relativamente. Quelli che pensavano che fosse tutto facile sbagliavano, la realtà è che se non sei sul pezzo si fa fatica anche in quelle partite che sulla carta sembrano facili».
Svolta della gara l'accentramento di Floriano, libero di giocare più vicino a Simeri: «Mi sembrava che si facesse fatica e che giocando con le due punte più vicine più il trequartista potesse uscire il goal; così è stato. Leggere le partite è compito dell'allenatore, è fondamentale. Neglia? È entrato bene, ha attaccato la profondità come non abbiamo fatto nel primo tempo. Sapevo che sarebbe stata complicata, soprattutto dopo aver speso tanto domenica scorsa. Abbiamo vinto, sono contento».
Quello con il Città di Messina è stato il primo di un trittico di impegni in otto giorni. Già mercoledì prossimo si torna in campo, a Castrovillari: «Gestire tre partite in una settimana non è semplice - prosegue Cornacchini. Ci sono alcuni ragazzi del '99 in difficoltà. Le alternative le ho, bisogna valutare se vale la pena o meno. Ora la mia testa è ancora su questa partita, ma penso che qualcosa cambierò. Domani mattina ci si trova alle 10 e vediamo chi è in difficoltà e chi sta meglio».
Soddisfatto anche Roberto Floriano: il suo quarto goal stagionale vale una vittoria pesante. «Siamo stati meno brillanti del solito, ma l'importante era vincere, anche perché loro hanno creato poco. Non si può vincere sempre 3 o 4 a 0. Abbiamo tutti un obiettivo comune che è vincere, la classifica marcatori per me non è importante, chiunque faccia goal va bene. Nel secondo tempo ho avuto l'occasione, non mi sono accorto dell'uomo libero se no gliel'avrei data. In occasione della rete Ciccio ha dato una gran palla a Simeri e lui a me: una bellissima azione. Sono molto più importanti i compagni che giocano meno; la dedico soprattutto a loro perché non è facile mantenere sempre alto il livello del lavoro. Gioco con compagni bravi ed è bello dialogare, e al San Nicola ci viene ancora più facile. Quando hai compagni bravi ci si diverte sempre. Spero che Brienza si sblocchi subito, ma anche per lui l'importante è vincere».
Una partita difficile più delle aspettative, ma per i biancorossi i tre punti sono importanti in vista dei prossimi impegni: «Loro hanno preparato bene la partita, si difendevano in tanti; eravamo statici e cambiando modulo abbiamo tolto un po' di riferimenti - spiega Floriano in relazione al cambio di modulo in corsa. Gli arbitri? Meglio non nominarli; pensiamo alla partita. Il fallo era abbastanza niente ma pazienza. La classifica? Bisogna guardarla, bisogna capire in che situazione ci si trova. Dobbiamo pensare più a noi stessi, ma un'occhiata va data sempre. Mercoledì andremo su un campo che non conosciamo, non sarà facile portare a casa la vittoria».
Sorriso amaro per il tecnico del Città di Messina Furnari, che ha visto la sua squadra disputare una partita gagliarda ma uscire dal San Nicola con nulla in mano. Resta, però, il ricordo della bella giornata in un impianto di categoria superiore: «Giocare a Bari è stata un'emozione particolare - esordisce il tecnico siciliano. Forse dovevamo essere più bravi nel primo tempo a gestire meglio la palla. La pressione del Bari era elevata, erano bravi ad attaccare la profondità e allungarsi poteva essere anche pericoloso. Nei primi 20' eravamo riusciti anche salire sugli esterni; sapevamo di non poter venire a Bari ad aggredirli alti perché sarebbe stato un suicidio. Sul goal il rammarico c'è, perché se avessimo gestito meglio la palla lo avremmo evitato. Se il primo tempo fosse finito sullo 0-0 non sarebbe stato ingiusto. È mancato l'ultimo passaggio, ma non è un problema di oggi. Non è la prima volta che riceviamo complimenti, ma purtroppo non basta. Brienza? Uno spettacolo, in ogni movimento si vede che è un giocatore di altra categoria».
Svolta della gara l'accentramento di Floriano, libero di giocare più vicino a Simeri: «Mi sembrava che si facesse fatica e che giocando con le due punte più vicine più il trequartista potesse uscire il goal; così è stato. Leggere le partite è compito dell'allenatore, è fondamentale. Neglia? È entrato bene, ha attaccato la profondità come non abbiamo fatto nel primo tempo. Sapevo che sarebbe stata complicata, soprattutto dopo aver speso tanto domenica scorsa. Abbiamo vinto, sono contento».
Quello con il Città di Messina è stato il primo di un trittico di impegni in otto giorni. Già mercoledì prossimo si torna in campo, a Castrovillari: «Gestire tre partite in una settimana non è semplice - prosegue Cornacchini. Ci sono alcuni ragazzi del '99 in difficoltà. Le alternative le ho, bisogna valutare se vale la pena o meno. Ora la mia testa è ancora su questa partita, ma penso che qualcosa cambierò. Domani mattina ci si trova alle 10 e vediamo chi è in difficoltà e chi sta meglio».
Soddisfatto anche Roberto Floriano: il suo quarto goal stagionale vale una vittoria pesante. «Siamo stati meno brillanti del solito, ma l'importante era vincere, anche perché loro hanno creato poco. Non si può vincere sempre 3 o 4 a 0. Abbiamo tutti un obiettivo comune che è vincere, la classifica marcatori per me non è importante, chiunque faccia goal va bene. Nel secondo tempo ho avuto l'occasione, non mi sono accorto dell'uomo libero se no gliel'avrei data. In occasione della rete Ciccio ha dato una gran palla a Simeri e lui a me: una bellissima azione. Sono molto più importanti i compagni che giocano meno; la dedico soprattutto a loro perché non è facile mantenere sempre alto il livello del lavoro. Gioco con compagni bravi ed è bello dialogare, e al San Nicola ci viene ancora più facile. Quando hai compagni bravi ci si diverte sempre. Spero che Brienza si sblocchi subito, ma anche per lui l'importante è vincere».
Una partita difficile più delle aspettative, ma per i biancorossi i tre punti sono importanti in vista dei prossimi impegni: «Loro hanno preparato bene la partita, si difendevano in tanti; eravamo statici e cambiando modulo abbiamo tolto un po' di riferimenti - spiega Floriano in relazione al cambio di modulo in corsa. Gli arbitri? Meglio non nominarli; pensiamo alla partita. Il fallo era abbastanza niente ma pazienza. La classifica? Bisogna guardarla, bisogna capire in che situazione ci si trova. Dobbiamo pensare più a noi stessi, ma un'occhiata va data sempre. Mercoledì andremo su un campo che non conosciamo, non sarà facile portare a casa la vittoria».
Sorriso amaro per il tecnico del Città di Messina Furnari, che ha visto la sua squadra disputare una partita gagliarda ma uscire dal San Nicola con nulla in mano. Resta, però, il ricordo della bella giornata in un impianto di categoria superiore: «Giocare a Bari è stata un'emozione particolare - esordisce il tecnico siciliano. Forse dovevamo essere più bravi nel primo tempo a gestire meglio la palla. La pressione del Bari era elevata, erano bravi ad attaccare la profondità e allungarsi poteva essere anche pericoloso. Nei primi 20' eravamo riusciti anche salire sugli esterni; sapevamo di non poter venire a Bari ad aggredirli alti perché sarebbe stato un suicidio. Sul goal il rammarico c'è, perché se avessimo gestito meglio la palla lo avremmo evitato. Se il primo tempo fosse finito sullo 0-0 non sarebbe stato ingiusto. È mancato l'ultimo passaggio, ma non è un problema di oggi. Non è la prima volta che riceviamo complimenti, ma purtroppo non basta. Brienza? Uno spettacolo, in ogni movimento si vede che è un giocatore di altra categoria».