Calcio
Bari-Cittadella 1-1, Mignani: «Dobbiamo imparare a giocare due tempi»
Il mister: «Ci è mancata forza di fare il 2-0». Nasti: «Goal per la mia ragazza». Gorini: «Avremmo meritato di vincere»
Bari - mercoledì 30 agosto 2023
23.37
Finisce 1-1 tra Bari e Cittadella nell'infrasettimanale della terza giornata del campionato di serie B. Biancorossi avanti con Nasti al 6', ma beffati da Pavan al minuto 89'.
Mister Mignani, tecnico dei galletti, analizza così la partita, e soprattutto il calo vistoso dei suoi nella ripresa: «Non so cos'è successo tra primo e secondo tempo. Siamo ripartiti sbagliando un paio di situazioni facili. Le partite vivono di inerzia: chi deve recuperare ci mette qualcosa in più, a noi è mancata un po' di personalità nella gestione della palla. Nel primo tempo abbiamo giocato con qualità, e non è facile con il Cittadella, poi abbiamo cambiato giocatori offensivi per cercare di tenere la palla; abbiamo perso Menez e Diaw che ci avremmo fatto comodo. Il pareggio ci può stare, la squadra sta facendo il suo percorso ma deve cercare di far durare le partite due tempi. Il Bari nel primo tempo ha fatto così bene che poteva meritare di andare 2-0 al riposo».
Ancora Mignani: «Nel primo tempo e in alcune situazioni della ripresa potevamo pensare di fare il goal del 2-0, ma ci è mancata la forza di farlo. Riguarderemo la partita, contro un avversario che stimo tantissimo: non hanno un nome roboante, ma hanno messo in difficoltà anche il Parma».
Il mister non si sbilancia sul mercato, che chiuderà alle 20 del 1 settembre: «Sono una persona che rispetta i ruoli, faccio quel che devo. Io devo fare al meglio il mio lavoro, poi direttore e società sanno che Menez va sostituito. Stiamo valutando se c'è la possibilità di trovare giocatori che facciano al caso nostro, ma il mercato non è sempre facile. I cinque cambi ce li avevo e li ho fatti. Abbiamo sofferto molto meno oggi che con la Cremonese, ma oggi abbiamo subito molto meno. Mi è dispiaciuto finire in 10 per il problema a Di Cesare, e aver preso un goal su calcio d'angolo. Bisogna avere la capacità di tenersi un cambio nel recupero, perché capita di dover giocare dieci minuti. Far giocare tre o quattro partite col mercato aperto non è una cosa per me giusta nella forma, ma il mio è un pensiero e rimane tale».
Mignani conclude parlando di alcuni singoli: «Koutsoupias mi è piaciuto, ha fatto un grande primo tempo, abbina qualità e quantità. È disponibile e ha capito velocemente le richieste; è calato, ma Benali l'ha sostituito molto bene. Edjouma? Ha fatto vedere qualcosa, ma bisogna lavorarci anche perché ha difficoltà con la lingua e nel capire le consegne. C'è della stoffa, è molto disponibile e ha fatto intravvedere qualità importanti. Sibilli e Nasti risaltano più all'occhio perché sono calciatori offensivi. Sono contento del fatto che mettano davanti il lavoro per la squadra rispetto alle soddisfazioni personali. Hanno lottato, non dimentichiamoci che per loro è la seconda partita. Frabotta? È arrivato da poco, non possiamo prenderci il rischio che succeda quello che è successo a Diaw. È giovane e sano, ma a fatto due allenamenti con noi e ho preferito inserire Pucino. Dopo la sosta sarà più che a posto, ma se c'è bisogno ha i minuti per essere utilizzato anche domenica a Terni. Maita e Koutsoupias prediligono giocare sul centrodestra ma devono imparare a giocare da entrambe le parti. Maita deve iniziare a pensare che non è più un giovane, ma un giocatore ormai esperto».
Marco Nasti, autore del goal biancorosso, commenta: «Un bel goal, ma bisogna metterlo già da parte perché domenica rigiochiamo. Ci rimettiamo subito al lavoro, ci aspetta un'altra battaglia. Dopo il goal ho pensato subito alla mia ragazza, mi ha sempre spinto a dare il massimo: lo dedico a lei. Mi sento cresciuto dallo scorso gennaio, ho trovato delle difficoltà ma un grande gruppo mi ha aiutato. Ora sono pronto a fare le cose come si deve. Con Sibilli mi trovo benissimo. Goal di testa? Ne ho fatti anche l'anno scorso, ci ho lavorato e quest'anno posso fare bene. Nella ripresa avevo un po' di crampi, per non farmi male ho preferito uscire. DI Cesare ha avuto un problema al flessore, siamo rimasti in dieci e questo ci ha penalizzati. Io sputo il sangue per i miei compagni, cercherò di mettermi sempre a disposizione del mister, a prescindere da chi verrà».
Anche mister Edoardo Gorini, tecnico del Cittadella, dice la sua: «Siamo venuti qui per cercare di vincere. Cerchiamo di giocarle tutte a viso aperto, dispiace perché nel primo tempo non siamo riusciti a fare quello che volevamo, ma abbiamo compensato con un grande pareggio. Una vittoria non sarebbe stata ingiusta, ma abbiamo rimediato una partita a Bari e non era facile. Anche a Parma abbiamo fatto la partita e una prestazione importante. Nel primo tempo siamo stati troppo lunghi e poco compatti, se concedi spazi al Bari ti mette in difficoltà con i giocatori di qualità. I cambi hanno inciso, ma ha inciso anche il fatto che siamo stati più compatti e aggressivi: la differenza tra primo e secondo tempo si è vista, anche se nel primo tempo abbiamo preso un palo. Cassano? È un talento, è giovane e deve crescere tanto. Oggi ha fatto vedere sprazzi di quello che può fare, tra primavera e serie B c'è un abisso ma si è messo di giusta lena per mettere in risalto le sue doti. Noi dobbiamo metterlo nelle condizioni di esprimersi».
Mister Mignani, tecnico dei galletti, analizza così la partita, e soprattutto il calo vistoso dei suoi nella ripresa: «Non so cos'è successo tra primo e secondo tempo. Siamo ripartiti sbagliando un paio di situazioni facili. Le partite vivono di inerzia: chi deve recuperare ci mette qualcosa in più, a noi è mancata un po' di personalità nella gestione della palla. Nel primo tempo abbiamo giocato con qualità, e non è facile con il Cittadella, poi abbiamo cambiato giocatori offensivi per cercare di tenere la palla; abbiamo perso Menez e Diaw che ci avremmo fatto comodo. Il pareggio ci può stare, la squadra sta facendo il suo percorso ma deve cercare di far durare le partite due tempi. Il Bari nel primo tempo ha fatto così bene che poteva meritare di andare 2-0 al riposo».
Ancora Mignani: «Nel primo tempo e in alcune situazioni della ripresa potevamo pensare di fare il goal del 2-0, ma ci è mancata la forza di farlo. Riguarderemo la partita, contro un avversario che stimo tantissimo: non hanno un nome roboante, ma hanno messo in difficoltà anche il Parma».
Il mister non si sbilancia sul mercato, che chiuderà alle 20 del 1 settembre: «Sono una persona che rispetta i ruoli, faccio quel che devo. Io devo fare al meglio il mio lavoro, poi direttore e società sanno che Menez va sostituito. Stiamo valutando se c'è la possibilità di trovare giocatori che facciano al caso nostro, ma il mercato non è sempre facile. I cinque cambi ce li avevo e li ho fatti. Abbiamo sofferto molto meno oggi che con la Cremonese, ma oggi abbiamo subito molto meno. Mi è dispiaciuto finire in 10 per il problema a Di Cesare, e aver preso un goal su calcio d'angolo. Bisogna avere la capacità di tenersi un cambio nel recupero, perché capita di dover giocare dieci minuti. Far giocare tre o quattro partite col mercato aperto non è una cosa per me giusta nella forma, ma il mio è un pensiero e rimane tale».
Mignani conclude parlando di alcuni singoli: «Koutsoupias mi è piaciuto, ha fatto un grande primo tempo, abbina qualità e quantità. È disponibile e ha capito velocemente le richieste; è calato, ma Benali l'ha sostituito molto bene. Edjouma? Ha fatto vedere qualcosa, ma bisogna lavorarci anche perché ha difficoltà con la lingua e nel capire le consegne. C'è della stoffa, è molto disponibile e ha fatto intravvedere qualità importanti. Sibilli e Nasti risaltano più all'occhio perché sono calciatori offensivi. Sono contento del fatto che mettano davanti il lavoro per la squadra rispetto alle soddisfazioni personali. Hanno lottato, non dimentichiamoci che per loro è la seconda partita. Frabotta? È arrivato da poco, non possiamo prenderci il rischio che succeda quello che è successo a Diaw. È giovane e sano, ma a fatto due allenamenti con noi e ho preferito inserire Pucino. Dopo la sosta sarà più che a posto, ma se c'è bisogno ha i minuti per essere utilizzato anche domenica a Terni. Maita e Koutsoupias prediligono giocare sul centrodestra ma devono imparare a giocare da entrambe le parti. Maita deve iniziare a pensare che non è più un giovane, ma un giocatore ormai esperto».
Marco Nasti, autore del goal biancorosso, commenta: «Un bel goal, ma bisogna metterlo già da parte perché domenica rigiochiamo. Ci rimettiamo subito al lavoro, ci aspetta un'altra battaglia. Dopo il goal ho pensato subito alla mia ragazza, mi ha sempre spinto a dare il massimo: lo dedico a lei. Mi sento cresciuto dallo scorso gennaio, ho trovato delle difficoltà ma un grande gruppo mi ha aiutato. Ora sono pronto a fare le cose come si deve. Con Sibilli mi trovo benissimo. Goal di testa? Ne ho fatti anche l'anno scorso, ci ho lavorato e quest'anno posso fare bene. Nella ripresa avevo un po' di crampi, per non farmi male ho preferito uscire. DI Cesare ha avuto un problema al flessore, siamo rimasti in dieci e questo ci ha penalizzati. Io sputo il sangue per i miei compagni, cercherò di mettermi sempre a disposizione del mister, a prescindere da chi verrà».
Anche mister Edoardo Gorini, tecnico del Cittadella, dice la sua: «Siamo venuti qui per cercare di vincere. Cerchiamo di giocarle tutte a viso aperto, dispiace perché nel primo tempo non siamo riusciti a fare quello che volevamo, ma abbiamo compensato con un grande pareggio. Una vittoria non sarebbe stata ingiusta, ma abbiamo rimediato una partita a Bari e non era facile. Anche a Parma abbiamo fatto la partita e una prestazione importante. Nel primo tempo siamo stati troppo lunghi e poco compatti, se concedi spazi al Bari ti mette in difficoltà con i giocatori di qualità. I cambi hanno inciso, ma ha inciso anche il fatto che siamo stati più compatti e aggressivi: la differenza tra primo e secondo tempo si è vista, anche se nel primo tempo abbiamo preso un palo. Cassano? È un talento, è giovane e deve crescere tanto. Oggi ha fatto vedere sprazzi di quello che può fare, tra primavera e serie B c'è un abisso ma si è messo di giusta lena per mettere in risalto le sue doti. Noi dobbiamo metterlo nelle condizioni di esprimersi».