Moreno Longo
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Calcio

Bari-Cittadella 3-2, Longo: «Dobbiamo migliorare l'atteggiamento dopo il vantaggio»

Il mister: «Serve lavorare sull’interpretazione della partita». Maiello: «Periodo difficile, contento del goal»

Il Bari vince, ma col brivido. I biancorossi fanno 3-2 contro il Cittadella al San Nicola, dopo essere stati in vantaggio di tre reti alla fine del primo tempo.

Mister Moreno Longo, tecnico dei galletti, commenta così: «I primi 20' la squadra ha avuto un buon approccio, e doveva trovare il doppio vantaggio. Poi siamo ricaduti in un mood mentale che non mi piace, è il nostro limite. Alla fine del primo tempo abbiamo fatto due goal, ma nel secondo tempo, nonostante il confronto all'intervallo, non siamo stati capaci di cambiare il mood. Abbiamo sofferto in una partita che una squadra matura non deve soffrire. È l'aspetto mancante, serve coinvolgersi a vicenda per lavorare come quando sei sullo 0-0. Siamo quasi sempre andati in vantaggio, avessimo avuto questo oggi avremmo avuto più punti. Oggi quasi non bastavano tre goal per vincere, dobbiamo crescere se vogliamo ambire a cose importanti. Abbiamo avuto occasioni a non finire per chiuderla già nel primo tempo, e altre a fine partita. Mi prendo la responsabilità, perché oggi bisognava tirare e invece ci siamo passati la palla, al contrario delle altre volte. Speriamo di capire quando passarla e quando calciare. Quando andiamo in vantaggio dobbiamo migliorare il modo di interpretare la partita, perché ci sono più spazi e servono coraggio, movimento e personalità. Anche con il pallone è un modo per difendersi, dobbiamo farlo in maniera migliore. Serve un possesso per fare goal, la parola "gestione" non mi piace; bisogna mantenere lo stesso assetto di quando si è sulla parità. Ero arrabbiato già nel primo tempo, il secondo è stato una conferma di quanto avevo letto dopo i primi 20'; è un aspetto che alla squadra manca, vogliamo goderci i 12 risultati utili consecutivi e la buona classifica. Vorremmo riuscire a fare questo salto di qualità; l'aspetto mentale non è semplice, ma toccherà a me lavorarci. L'approccio è stato buonissimo anche oggi, siamo stati aggressivi e con la voglia di comandare e di creare occasioni. Dobbiamo interrogarci sul perché dopo il vantaggio si cambi atteggiamento; se avessimo trovato il perché avremmo visto un secondo tempo, tocca a me trovare la chiave. Maiello? Contento della prestazione. Aveva avuto una lunga pausa dopo l'infortunio al crociato, anche quest'anno ha avuto dei problemi e non era favile alla prima partita dall'inizio. Una buona partita, al di là del grande goal che ha fatto. Saco? Non ho visto una prestazione da incubo. Ha sbagliato delle cose, ma ha fatto anche cose migliori. Sta crescendo, non è facile subentrare in una partita del genere anche per la situazione emotiva; deve fare esperienza, ha bisogno di sbagliare. avrà il mio appoggio, si impegna e in settimana sta cercando di migliorare. Non è sempre scontato trovarsi a proprio agio in B arrivando dalla C; le qualità verranno fuori. Sibilli? Una buona partita. da trequartista interpreta bene il ruolo, lo abbiamo visto bene già in settimana ed è stata una conferma. Gli mancava particolarmente il goal, ma deve continuare così perché sul lungo farà ancora goal importanti. Lasagna? Un problema al polpaccio, lo valuteremo nelle prossime ore».

Raffaele Maiello, autore di una prodezza sul terzo goal, dice: «Contento del primo goal col Bari. Tornare a segnare è sempre bello, non lo facevo da quattro anni. La palla era invitante, ci ho provato e ho fatto un gran bel goal. Contento a livello personale, ma soprattutto per la squadra. Stare fuori fa soffrire, tutti vogliamo giocare; il gioco del calcio però è questo, bisogna accettare le scelte del mister. Mi sono sempre allenato bene, ci tengo a dare il contributo alla squadra. Sono stato rallentato dai problemi muscolari dopo un buon ritiro; chi sta giocando lo sta facendo bene. L'importante è lavorare bene e rispondere presente: in un campionato così lungo e difficile serve l'apporto di tutti. Essere un gruppo forte significa questo. Vengo da un intervento al crociato, sono rientrato dopo tre mesi e mezzo e anche l'hanno scorso ho sempre risposto presente quando c'è stata l'opportunità di dare una mano. Inizio a diventare un po' vecchio, ma capisco l'importanza di dare una mano alla squadra. Non è stato un periodo facile per me, mi sono allenato in estate ma appena tornato qui ho avuto due infortuni muscolari. Ho fatto fatica anche mentalmente, ma mi sono rimesso in carreggiata con i miei compagni. Contento di aver dato una mano alla squadra. Nel calcio possiamo dire mille cose, ma non è una scienza esatta. Facciamo l'esempio di Liverpool-Milan: ci sono più partite nella partita. Noi più grandi dobbiamo passare ai giovani l'esperienza per gestire i momenti. Oggi abbiamo rischiati tanto, ci stavamo cascando di nuovo; fare tre goal al Cittadella e sprecarli sarebbe stato un peccato. Un secondo tempo del genere ti rovina la vittoria, ma comunque dobbiamo cavalcare l'onda dell'entusiasmo perché vincere contro questo avversario ci deve dare una spinta per la prossima. Ruolo? Ho fatto sia il play sia il mediano, anche con il mister nel campionati vinto a Frosinone. Non c'è nessun problema. Giocare da play in un cnetrocampo a tre ti fa stare più nel vivo dell'azione, quindi forse lo preferisco».

Dal Canto, tecnico del Cittadella, analizza: «Un risultato troppo rotondo per la prestazione che abbiamo fatto. Il secondo goal è un'ingenuità nostra, il terzo è un eurogoal di Maiello. La squadra ha fatto una buona partita anche nel primo tempo, se avessimo avuto la forza di andare al riposo con un goal di svantaggio sarebbe stata una partita più aperta. Dobbiamo trovare qualche risultato che ci consenta di respirare ogni tanto. Sento sempre parlare del Cittadella che è stato, ma dobbiamo calarci nella parte di una squadra che deve "morire" per salvarci; il Cittadella ha fatto risultati strabilianti per una vita, e si rischia di non abituarsi a una realtà che può essere normale. Oggi come obiettivo abbiamo di raggiungere i playout, e già da domenica dobbiamo iniziare a non perdere con la Juve Stabia. Non siamo, oggi, nelle condizioni mentali per ambire a qualcosa di più. Mettiamo un mattoncino alla volta per calarci nella mentalità di chi deve salvarsi; il Cittadella ha abituato tutti a campionati di vertice, ma stiamo vivendo male un po' tutto. Se perdiamo le partite c'è un motivo: nel calcio non è tutto spiegabile, non è una scienza e quindi prendiamo ogni punto come se avessimo vinto la coppa campioni. Non facciamo quelli che vogliono essere di alto livello, lottiamo per la pagnotta. Nel primo tempo abbiamo creato dei presupposti ma non abbiamo tirato, concedendo un paio di ripartenze letali. Il 2-0 e il 3-0 li abbiamo presi quando non c'erano i presupposti; sarebbe però poco corretto da parte mia oggi fare un'analisi solo sul risultato. Dobbiamo ripartire dalla prestazione. Ho Messo Ravasio, un giocatore fisico che appena può tira in porta e di testa ne può prendere qualcuna; dopo il 3-2 l'inerzia era da parte nostra. Oggi non sono preoccupato, i giocatori hanno avuto l'approccio giusto e una buona reazione a uno svantaggio clamoroso. il campionato di B è livellato verso l'alto, vedo tante squadre attrezzate che sono lì sul filo. Il Bari è una buona squadra, ma non so che tipo di ambizione abbiano. Oggi hanno fatto la partita che dovevano. Il Bari ha sfruttato le occasioni: abbiamo preso un goal da un giocatore di serie A, un goal per un'ingenuità nostra e un eurogoal di Maiello. Sono stati più bravi di noi a sfruttare le occasioni».
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