Calcio
Bari-Como 1-1, Mignani: «I fischi? Vanno accettati. Lavoriamo per tramutarli in applausi»
Il mister: «Restiamo equilibrati». Acampora: «Approccio ottimale». Longo: «Doppio giallo va rivisto al Var»
Bari - domenica 1 ottobre 2023
19.31
Pareggio per il Bari, che fa 1-1 in casa con il Como, che la recupera in dieci dopo 1' dal goal dello svantaggio.
«La vittoria è mancata perché non siamo riusciti a mantenere il vantaggio, con un uomo in più - analizza mister Michele Mignani. Abbiamo preso goal dopo 1' su palla inattiva, dobbiamo alzare l'attenzione. La punizione nasce da un fallo che non c'è, ma è solo un dato curioso. Noi abbiamo provato ad aggirarli, arrivando sugli esterni per mettere palle dentro, ma non ci siamo riusciti. Loro hanno grande struttura, sono stati bravi e ci hanno impedito di fare goal. I fischi? Vanno accettati. Di tifosi innamorati della squadra come questi ne ho visti pochi, capisco che non siano contenti che la loro squadra non vinca. Cerchiamo di tramutarli in applausi con impegno, prestazioni e punti. Abbiamo provato fino al 96' a vincere, non ci siamo riusciti: in altri momenti la gente avrebbe apprezzato, ora no».
Mignani continua: «Facciamo più fatica a far girare la palla, contro squadra aggressive che ti inducono a sbagliare. Prima riuscivamo a trovare via d'uscita, dobbiamo migliorare ancora su questo. Quando ti vengono a prendere alti ti lasciano degli spazi alle spalle, volevamo andarli a prendere con Aramu, Nasti e Sibilli; quando sono rimasti in dieci non ci hanno concesso neanche quelli. Diaw e Nasti insieme? Di solito giochiamo con tre attaccanti e tre centrocampisti. Diaw e Nasti si sposano meglio in un certo tipo di contesto, come quando abbiamo provato ad aprire la difesa del Como. Diaw e Nasti hanno caratteristiche di attaccanti che cercano gli spazi, oggi non era la partita loro, quando il Como è rimasto in dieci. Con Sibilli e Aramu eravamo obbligati a tenere Nasti più alto e uno più sotto, l'avevamo preparata per andare a cercare spazi alle spalle dei difensori. Aramu e Sibilli possono lavorare più aperti, ma non devono mai mettersi nelle condizioni di farsi sovrastare fisicamente dai difensori più forti. In prospettiva potrebbe essere un vantaggio per loro andare a lavorare nelle loro zone di comfort, con due attaccanti centrali».
Sul goal annullato nel primo tempo, Mignani dice: «L'unica spiegazione è che Nasti ha fatto fallo nel contrasto aereo, ma non sono andati a rivederla. Maita? Una fitta al gemello del polpaccio, c'è la paura che possa essere un infortunio muscolare».
Ancora il mister a concludere: «Ho visto spirito combattivo nella mia squadra, che ha trovato di fronte un'altra squadra con spirito combattivo. Può essere che nella testa di qualcuno ci sia "ansia da vittoria", ma sappiamo che vittoria porta vittoria e lavoro spensierato in settimana. Io sto cercando di lavorare sulla testa dei ragazzi, dobbiamo essere liberi e non incupirci. È capitato anche l'anno scorso facessimo partite come questa in casa, ma venivano accettate perché venivamo da vittorie in trasferta. Il Como ha fatto quattro vittorie consecutive, ce la siamo giocata con loro come col Palma. Non è allenabile, ma a volte con un po' di "culo" la porti anche a casa. Siamo contenti che Diaw abbia fatto goal. Non sono d'accordo sul fatto che il Bari non sia squadra, sono gli stessi che in otto hanno portato a casa un punto col Palermo, poi abbiamo vinto a Cremona stringendo i denti. Va ricercata una via di mezzo: alcuni che hanno portato la croce dal primo giorno stanno pagando dazio, altri devono crescere. Non me la sento di accampare scuse, oggi nel complesso abbiamo fatto una partita dignitosa, con più attenzione potevamo portare a casa o ribaltare sul 2-1. Restiamo equilibrati, dopo otto giornate serve tutto tranne che ansia da prestazione. C'è tempo, il valore si vedrà nel lungo percorso. Può essere anche che sia un valore medio, ma dobbiamo sempre fare il massimo; oggi potevamo di più».
Gennaro Acampora, centrocampista biancorosso, dice: «Oggi rispetto a quando sono arrivato è stata una partita diversa. L'approccio è stato ottimale, nel primo tempo abbiamo creato molto. Non entro nel merito delle decisioni arbitrali, ma abbiamo fatto un goal che ci è stato annullato. Ho visto i ragazzi sudare la maglia, continuando su questa strada possiamo toglierci grandi soddisfazioni. Sul goal del Como purtroppo l'arbitro ha fischiata, ma si vede che il mio tocco sposta la palla in un'altra direzione; non dobbiamo vedere queste cose, fa arrabbiare aver preso goal dopo un minuto dal nostro vantaggio. Io come sto? Difficile dare una percentuale, ma la mia condizione è in crescita dopo aver giocato poco. Con gli allenamenti e grazie al preparatore sto rientrando in condizione, spero di essere al 100% il prima possibile. Tutte le partite sono importanti da vincere, dobbiamo pensare sempre a giocare per vincere. Oggi ripartiamo dall'atteggiamento della squadra. I fischi? Se i tifosi hanno ritenuto fischiare, è giusto così. Noi lo prendiamo come una carica, vogliamo uscire con gli applausi».
Moreno Longo, tecnico del lariani, commenta: «Molto soddisfatto, il punto ci dà continuità dopo quattro vittorie di fila, su un campo storicamente difficile. Abbiamo giocato un tempo in dieci, siamo andati sotto ma non ci siamo disuniti e abbiamo pareggiato subito; poi ci siamo difesi con ordine e abbiamo difeso senza rischiare quasi nulla. Un'ottima prestazione, anche a uomini pari abbiamo costretto il Bari a cambiare modulo, dopo mezz'ora hanno aperto gli esterni passando al 4-2-3-1, perché riuscivamo a entrare e davamo la sensazione di poter sbloccarla. In dieci puoi soccombere, ma abbiamo mantenuto i due attaccanti per tenere la palla alta ed evitare di subire la pressione. A favore di Mignani dico che è difficile quando trovi una squadra che si difende con ordine come noi. Oggi non era facile creare occasioni con il nostro modo di difendere, c'è stato spirito da parte di tutti nel lottare su ogni palla e nel trovare distanze corrette per togliere al Bari il giro-palla. Mi dispiace per la reazione di Kone, non doveva farla, però scaturisce dal fatto che non tocca assolutamente Dorval, che ha ingannato l'arbitro. Il ragazzo ha perso la testa, anche perché gli avevo detto che era ammonito e di gestirsi. Come sbagliamo noi sbagliamo gli arbitri, però il secondo giallo secondo me deve essere analizzato al Var. Abbiamo un mezzo come questo, non può non intervenire in una situazione così penalizzante. Lavorare dall'inizio è quasi sempre un vantaggio, l'aspetto mentale è fondamentale. L'anno scorso quando siamo subentrati si lottava per la salvezza, e non c'era la testa libera come si è visto nella partita a Bari. Il risultato va portato avanti col gioco e con una mentalità che stiamo provando a dare. Noi non ci accontentiamo; il nostro obiettivo sono i playoff, ma lavoreremo per fare qualcosa in più. La serie A? Ci sono squadre più avanti, costruiscono da più tempo. Il Como ha alzato l'asticella, in questo gruppone ci vogliamo restare, ma per essere lì a marzo c'è ancora tanto da fare».
«La vittoria è mancata perché non siamo riusciti a mantenere il vantaggio, con un uomo in più - analizza mister Michele Mignani. Abbiamo preso goal dopo 1' su palla inattiva, dobbiamo alzare l'attenzione. La punizione nasce da un fallo che non c'è, ma è solo un dato curioso. Noi abbiamo provato ad aggirarli, arrivando sugli esterni per mettere palle dentro, ma non ci siamo riusciti. Loro hanno grande struttura, sono stati bravi e ci hanno impedito di fare goal. I fischi? Vanno accettati. Di tifosi innamorati della squadra come questi ne ho visti pochi, capisco che non siano contenti che la loro squadra non vinca. Cerchiamo di tramutarli in applausi con impegno, prestazioni e punti. Abbiamo provato fino al 96' a vincere, non ci siamo riusciti: in altri momenti la gente avrebbe apprezzato, ora no».
Mignani continua: «Facciamo più fatica a far girare la palla, contro squadra aggressive che ti inducono a sbagliare. Prima riuscivamo a trovare via d'uscita, dobbiamo migliorare ancora su questo. Quando ti vengono a prendere alti ti lasciano degli spazi alle spalle, volevamo andarli a prendere con Aramu, Nasti e Sibilli; quando sono rimasti in dieci non ci hanno concesso neanche quelli. Diaw e Nasti insieme? Di solito giochiamo con tre attaccanti e tre centrocampisti. Diaw e Nasti si sposano meglio in un certo tipo di contesto, come quando abbiamo provato ad aprire la difesa del Como. Diaw e Nasti hanno caratteristiche di attaccanti che cercano gli spazi, oggi non era la partita loro, quando il Como è rimasto in dieci. Con Sibilli e Aramu eravamo obbligati a tenere Nasti più alto e uno più sotto, l'avevamo preparata per andare a cercare spazi alle spalle dei difensori. Aramu e Sibilli possono lavorare più aperti, ma non devono mai mettersi nelle condizioni di farsi sovrastare fisicamente dai difensori più forti. In prospettiva potrebbe essere un vantaggio per loro andare a lavorare nelle loro zone di comfort, con due attaccanti centrali».
Sul goal annullato nel primo tempo, Mignani dice: «L'unica spiegazione è che Nasti ha fatto fallo nel contrasto aereo, ma non sono andati a rivederla. Maita? Una fitta al gemello del polpaccio, c'è la paura che possa essere un infortunio muscolare».
Ancora il mister a concludere: «Ho visto spirito combattivo nella mia squadra, che ha trovato di fronte un'altra squadra con spirito combattivo. Può essere che nella testa di qualcuno ci sia "ansia da vittoria", ma sappiamo che vittoria porta vittoria e lavoro spensierato in settimana. Io sto cercando di lavorare sulla testa dei ragazzi, dobbiamo essere liberi e non incupirci. È capitato anche l'anno scorso facessimo partite come questa in casa, ma venivano accettate perché venivamo da vittorie in trasferta. Il Como ha fatto quattro vittorie consecutive, ce la siamo giocata con loro come col Palma. Non è allenabile, ma a volte con un po' di "culo" la porti anche a casa. Siamo contenti che Diaw abbia fatto goal. Non sono d'accordo sul fatto che il Bari non sia squadra, sono gli stessi che in otto hanno portato a casa un punto col Palermo, poi abbiamo vinto a Cremona stringendo i denti. Va ricercata una via di mezzo: alcuni che hanno portato la croce dal primo giorno stanno pagando dazio, altri devono crescere. Non me la sento di accampare scuse, oggi nel complesso abbiamo fatto una partita dignitosa, con più attenzione potevamo portare a casa o ribaltare sul 2-1. Restiamo equilibrati, dopo otto giornate serve tutto tranne che ansia da prestazione. C'è tempo, il valore si vedrà nel lungo percorso. Può essere anche che sia un valore medio, ma dobbiamo sempre fare il massimo; oggi potevamo di più».
Gennaro Acampora, centrocampista biancorosso, dice: «Oggi rispetto a quando sono arrivato è stata una partita diversa. L'approccio è stato ottimale, nel primo tempo abbiamo creato molto. Non entro nel merito delle decisioni arbitrali, ma abbiamo fatto un goal che ci è stato annullato. Ho visto i ragazzi sudare la maglia, continuando su questa strada possiamo toglierci grandi soddisfazioni. Sul goal del Como purtroppo l'arbitro ha fischiata, ma si vede che il mio tocco sposta la palla in un'altra direzione; non dobbiamo vedere queste cose, fa arrabbiare aver preso goal dopo un minuto dal nostro vantaggio. Io come sto? Difficile dare una percentuale, ma la mia condizione è in crescita dopo aver giocato poco. Con gli allenamenti e grazie al preparatore sto rientrando in condizione, spero di essere al 100% il prima possibile. Tutte le partite sono importanti da vincere, dobbiamo pensare sempre a giocare per vincere. Oggi ripartiamo dall'atteggiamento della squadra. I fischi? Se i tifosi hanno ritenuto fischiare, è giusto così. Noi lo prendiamo come una carica, vogliamo uscire con gli applausi».
Moreno Longo, tecnico del lariani, commenta: «Molto soddisfatto, il punto ci dà continuità dopo quattro vittorie di fila, su un campo storicamente difficile. Abbiamo giocato un tempo in dieci, siamo andati sotto ma non ci siamo disuniti e abbiamo pareggiato subito; poi ci siamo difesi con ordine e abbiamo difeso senza rischiare quasi nulla. Un'ottima prestazione, anche a uomini pari abbiamo costretto il Bari a cambiare modulo, dopo mezz'ora hanno aperto gli esterni passando al 4-2-3-1, perché riuscivamo a entrare e davamo la sensazione di poter sbloccarla. In dieci puoi soccombere, ma abbiamo mantenuto i due attaccanti per tenere la palla alta ed evitare di subire la pressione. A favore di Mignani dico che è difficile quando trovi una squadra che si difende con ordine come noi. Oggi non era facile creare occasioni con il nostro modo di difendere, c'è stato spirito da parte di tutti nel lottare su ogni palla e nel trovare distanze corrette per togliere al Bari il giro-palla. Mi dispiace per la reazione di Kone, non doveva farla, però scaturisce dal fatto che non tocca assolutamente Dorval, che ha ingannato l'arbitro. Il ragazzo ha perso la testa, anche perché gli avevo detto che era ammonito e di gestirsi. Come sbagliamo noi sbagliamo gli arbitri, però il secondo giallo secondo me deve essere analizzato al Var. Abbiamo un mezzo come questo, non può non intervenire in una situazione così penalizzante. Lavorare dall'inizio è quasi sempre un vantaggio, l'aspetto mentale è fondamentale. L'anno scorso quando siamo subentrati si lottava per la salvezza, e non c'era la testa libera come si è visto nella partita a Bari. Il risultato va portato avanti col gioco e con una mentalità che stiamo provando a dare. Noi non ci accontentiamo; il nostro obiettivo sono i playoff, ma lavoreremo per fare qualcosa in più. La serie A? Ci sono squadre più avanti, costruiscono da più tempo. Il Como ha alzato l'asticella, in questo gruppone ci vogliamo restare, ma per essere lì a marzo c'è ancora tanto da fare».