Calcio
Bari-Juve Stabia 1-3, Longo: «Servono lavoro e umiltà. La squadra va rinforzata»
Il mister: «Dà fastidio prendere due goal su marcature assegnate. La sconfitta spero ci faccia bene»
Bari - sabato 17 agosto 2024
23.33
Esordio in campionato da dimenticare per il Bari, che alla prima giornata perde 1-3 al San Nicola contro la Juve Stabia.
Amaro il commento di Moreno Longo, tecnico dei biancorossi: «Non mi aspettavo questo esordio, non c'erano state avvisaglie anche durante la settimana. Questa sera siamo arrivati vuoti in partita, la Juve Stabia ha vinto i duelli e ha avuto un approccio diverso dal nostro. Hanno vinto meritatamente, a noi è mancata la base, la cosa che ho chiesto fin dal primo giorno. Avevo raccontato molto bene che tipo di squadra era la Juve Stabia, è stata una sorpresa negativa anche per me. Fino a ora siamo stati noi a metterla sul ritmo e sull'intensità, cosa che oggi non abbiamo fatto. C'è da lavorare sulla testa, stasera è mancata. L'approccio è stato sbagliato, senza energia. Abbiamo concesso alla Juve Stabia di portare a casa i duelli, abbiamo preso goal su palla inattiva per disattenzione; non sono stati marcati i due destinati alla marcatura. Avevano la marcatura assegnata, questo fa estremamente arrabbiare. Sappiamo di concedere qualche centimetro in alcuni giocatori, ma sul secondo goal avevamo un calciatore di 187 centimetri; è una questione di atteggiamento. Sotto 0-2, con tutta l'aspettativa e con 20mila persone, a qualche giocatore dell'anno scorso sale qualche spettro; è difficile recuperarla».
Ancora Longo: «Sento di ripetere la coppia Maiello-Benali. Eravamo in parità numerica, portavamo Pucino e Obaretin su Piscopo e Mosti; è stata una questione di testa e di gamba. Sotto l'aspetto del ritmo, la Juve Stabia ci è stata superiore. Quando arrivi secondo su tutte le palle, ti sembra sempre di rincorrere; giocando uomo su uomo hai l'impressione di soccombere. Il calcio ha bisogno di giocatori attivati al 100%, altrimenti sei lento, prevedibile e scontato. Si riparte con un bagno di umiltà e il lavoro. Non c'è altro vademecum. Una settimana fa parlavamo di un'ottima prestazione con la Cremonese; non dobbiamo perdere lucidità ed equilibrio, se ci facciamo una tragedia da soli non ci aiutiamo. Dobbiamo essere bravi a isolarci e a lavorare. Abbiamo sbagliato una partita, me ne assumo le responsabilità, la ricetta è umiltà e lavoro. Si vede che non sono stato abbastanza bravo a far capire ai ragazzi che avrebbero trovato un avversario affamato, che è venuto in casa nostra a "picchiarci". A qualcuno poteva sembrare una squadra si secondo piano, noi l'abbiamo studiata e sapevamo che non era così».
Longo conclude esprimendosi sul calciomercato: «La squadra va rinforzata, lo dico in maniera serena perché conosco il campionato e la realtà in cui sono. Se vogliamo essere protagonisti, bisogna alzare l'asticella. Sono sicuro che la società farà qualcosa per darci armi in più; le squadre sono altamente competitive, noi siamo in una fase di piena ricostruzione. Quando cambi calciatori, direttore, allenatore, significa fare una rivoluzione: mi auguro che serva più una sconfitta del genere che i complimenti per le amichevoli estive. Spero che qualcosa arriverà per darci una mano. È presto per parlare della prossima gara. Abbiamo fatto delle scelte perché fino a questa partita le cose stavano andando in maniera corretta. In qualcuno, come Novakovich, la condizione non era sufficiente per avere 70' di buona qualità».
Guido Pagliuca, mister delle vespe, commenta: «Merito di un gruppo stupendo, con valori e attitudine al lavoro. Il nostro obiettivo è migliorare, oggi abbiamo finito con quattro under: è un segnale per noi, ma è anche un segnale che ci manda il campionato. Appena abbiamo abbassato la guardia, abbiamo preso goal; non deve succedere. Gli attaccanti hanno fatto delle corse che ci hanno permesso di mantenere la superiorità numerica, impedendo al Bari di trovare la profondità che è la sua caratteristica migliore. Avevamo visto la partita del Bari contro la Cremonese, ci siamo preparati per andare più verticali, quando abbiamo visto che c'era più spazio in mezzo al campo abbiamo cercato di sfruttarlo. Un gruppo che ti riempie a livello umano, va forte in allenamento e questo permette allo staff di prendere più tempo per fare la scelta. Avevamo visto tanto del Bari, abbiamo avuto qualche giorno in più non avendo avuto la coppa Italia. Il Bari è forte nel gruppo, nel palleggio e a livello individuale; i ragazzi sono stati attenti. Sono convinto che il Bari farà un campionato di livello perché ha una rosa importante. Sono convinto che sarà nelle prime posizioni, l'ambiente merita di stare ai vertici. Abbiamo scelto di essere più verticali, potevamo far meglio anche quando attaccavamo la profondità con gli esterni; la squadra, però, ha fatto una buona gara. La nostra struttura oggi è stata pensata per contrastare il Bari».
Amaro il commento di Moreno Longo, tecnico dei biancorossi: «Non mi aspettavo questo esordio, non c'erano state avvisaglie anche durante la settimana. Questa sera siamo arrivati vuoti in partita, la Juve Stabia ha vinto i duelli e ha avuto un approccio diverso dal nostro. Hanno vinto meritatamente, a noi è mancata la base, la cosa che ho chiesto fin dal primo giorno. Avevo raccontato molto bene che tipo di squadra era la Juve Stabia, è stata una sorpresa negativa anche per me. Fino a ora siamo stati noi a metterla sul ritmo e sull'intensità, cosa che oggi non abbiamo fatto. C'è da lavorare sulla testa, stasera è mancata. L'approccio è stato sbagliato, senza energia. Abbiamo concesso alla Juve Stabia di portare a casa i duelli, abbiamo preso goal su palla inattiva per disattenzione; non sono stati marcati i due destinati alla marcatura. Avevano la marcatura assegnata, questo fa estremamente arrabbiare. Sappiamo di concedere qualche centimetro in alcuni giocatori, ma sul secondo goal avevamo un calciatore di 187 centimetri; è una questione di atteggiamento. Sotto 0-2, con tutta l'aspettativa e con 20mila persone, a qualche giocatore dell'anno scorso sale qualche spettro; è difficile recuperarla».
Ancora Longo: «Sento di ripetere la coppia Maiello-Benali. Eravamo in parità numerica, portavamo Pucino e Obaretin su Piscopo e Mosti; è stata una questione di testa e di gamba. Sotto l'aspetto del ritmo, la Juve Stabia ci è stata superiore. Quando arrivi secondo su tutte le palle, ti sembra sempre di rincorrere; giocando uomo su uomo hai l'impressione di soccombere. Il calcio ha bisogno di giocatori attivati al 100%, altrimenti sei lento, prevedibile e scontato. Si riparte con un bagno di umiltà e il lavoro. Non c'è altro vademecum. Una settimana fa parlavamo di un'ottima prestazione con la Cremonese; non dobbiamo perdere lucidità ed equilibrio, se ci facciamo una tragedia da soli non ci aiutiamo. Dobbiamo essere bravi a isolarci e a lavorare. Abbiamo sbagliato una partita, me ne assumo le responsabilità, la ricetta è umiltà e lavoro. Si vede che non sono stato abbastanza bravo a far capire ai ragazzi che avrebbero trovato un avversario affamato, che è venuto in casa nostra a "picchiarci". A qualcuno poteva sembrare una squadra si secondo piano, noi l'abbiamo studiata e sapevamo che non era così».
Longo conclude esprimendosi sul calciomercato: «La squadra va rinforzata, lo dico in maniera serena perché conosco il campionato e la realtà in cui sono. Se vogliamo essere protagonisti, bisogna alzare l'asticella. Sono sicuro che la società farà qualcosa per darci armi in più; le squadre sono altamente competitive, noi siamo in una fase di piena ricostruzione. Quando cambi calciatori, direttore, allenatore, significa fare una rivoluzione: mi auguro che serva più una sconfitta del genere che i complimenti per le amichevoli estive. Spero che qualcosa arriverà per darci una mano. È presto per parlare della prossima gara. Abbiamo fatto delle scelte perché fino a questa partita le cose stavano andando in maniera corretta. In qualcuno, come Novakovich, la condizione non era sufficiente per avere 70' di buona qualità».
Guido Pagliuca, mister delle vespe, commenta: «Merito di un gruppo stupendo, con valori e attitudine al lavoro. Il nostro obiettivo è migliorare, oggi abbiamo finito con quattro under: è un segnale per noi, ma è anche un segnale che ci manda il campionato. Appena abbiamo abbassato la guardia, abbiamo preso goal; non deve succedere. Gli attaccanti hanno fatto delle corse che ci hanno permesso di mantenere la superiorità numerica, impedendo al Bari di trovare la profondità che è la sua caratteristica migliore. Avevamo visto la partita del Bari contro la Cremonese, ci siamo preparati per andare più verticali, quando abbiamo visto che c'era più spazio in mezzo al campo abbiamo cercato di sfruttarlo. Un gruppo che ti riempie a livello umano, va forte in allenamento e questo permette allo staff di prendere più tempo per fare la scelta. Avevamo visto tanto del Bari, abbiamo avuto qualche giorno in più non avendo avuto la coppa Italia. Il Bari è forte nel gruppo, nel palleggio e a livello individuale; i ragazzi sono stati attenti. Sono convinto che il Bari farà un campionato di livello perché ha una rosa importante. Sono convinto che sarà nelle prime posizioni, l'ambiente merita di stare ai vertici. Abbiamo scelto di essere più verticali, potevamo far meglio anche quando attaccavamo la profondità con gli esterni; la squadra, però, ha fatto una buona gara. La nostra struttura oggi è stata pensata per contrastare il Bari».