Calcio
Bari-Latina 3-1, Mignani: «Temevo questa partita, i risultati danno serenità»
Il mister: «Serve equilibrio, all’interno e all’esterno». Mazzotta: «Troppi errori in costruzione». Di Donato: «Biancorossi squadra “maliziosa”»
Bari - sabato 27 novembre 2021
20.24
«C'è stata la prestazione, temo le partite che possono sembrare a tutti scontate. Il Latina veniva da un buon momento e si è visto, non avevano nulla da perdere ma i ragazzi sono stati bravi e hanno avuto pazienza. Dobbiamo lavorare sulle ripartenza prese, ma abbiamo fatto una buona partita». È il commento di Mister Michele Mignani alla vittoria 3-1 del suo Bari contro il Latina sul terreno del San Nicola.
Attacco sugli scudi, partita sofferta ma portata a casa da squadra valorizzando i singoli: «Sapevo che Paponi e Marras erano dei nostri, sono contento di quello che stanno facendo gli attaccanti - dice Mignani. So quello che valgono i miei giocatori, quando è entrato Marras ho lasciato Botta più alto per togliergli un po' di lavoro e far fare a Marras il sacrificio. Maita? Oggi a livello tattico ha fatto meno bene che ad Andria. In quel ruolo deve giocare sotto la linea della palla, deve dare equilibrio. Ha i tempi per andare a rubare palla: l'ha fatto bene nel primo tempo e nella ripresa, ma quando va fuori lascia un buco nel mezzo che va coperto o da un centrocampista o dal terzino. Ho tanti giocatori che possono giocare in serie B, alcuni da protagonisti, altri meno. Ogni domenica è difficile scegliere gli undici, ho confermato la formazione perché li avevo visti bene e mo pareva giusto ridargli fiducia. Chi è entrato ha dato un grandissimo contributo, sono fortunato».
Il tecnico insiste su un concetto: «I risultati danno sempre serenità, danno forza e valore al lavoro in settimana. Dobbiamo trovare ancora più equilibrio, è difficile in una piazza come Bari: se una partita la fai bene vieni esaltato, se la fai male vieni considerato peggio di quel che sei. È giusto così, spero di riuscire a trasmettere equilibrio all'interno e all'esterno. Non è oggi la partita decisiva, non lo è neanche la prossima: serve equilibrio».
Bari che ha subito il pareggio a freddo dopo pochi minuti della ripresa, ma non si è disunito e l'ha portata a casa: «La squadra deve essere consapevole della qualità che ha e deve credere di poter fare goal e mettere sotto l'avversario - l'analisi di Mignani. Non sempre ci riesce, ma oggi è stata tranquilla e ha ripreso la partita, andando in vantaggio con qualità. Quando affronti squadre in salute che chiudono gli spazi trovi difficoltà: nel primo tempo ci alzavamo troppo con le mezzali, soprattutto con Scavone, e abbiamo trovato meno spazi. Abbiamo concesso ripartenze, nel primo tempo ci è andata bene, nella ripresa no. Voglio essere equilibrato, ci sono cose che mi piacciono e altre che possiamo migliorare. Bisogna capire che qualcosa può non riuscire e bisogna avere pazienza. Mi è piaciuta la pazienza con cui la squadra ha girato palla, abbiamo sbagliato qualcosa negli ultimi metri di campo ma molto meno nei primi».
E ora l'esame trasferta, a cominciare dalla sfida di Avellino nel prossimo turno: «Ci aspettano partite di un certo tipo, che si preparano da sole sotto il profilo mentale. Oggi non era scontato vincere con Latina, la squadra sotto questo aspetto sta crescendo. Oggi la troppa voglia di andare con tanti giocatori nell'area avversaria ci ha portato a prendere ripartenze. Nella prossima partita mi aspetto che se la giochino di più, così da trovare maggiori spazi».
Antonio Mazzotta nel post gara spiega: «Il mister ci chiede di dare ampiezza con i terzini, partita dopo partita stiamo migliorando. Abbiamo avuto difficoltà a entrare in partita, ma siamo stati bravi a soffrire tutti insieme e a vincere la partita. Una delle mie migliori partite quest'anno, ci ho messo un po' a trovare la condizione migliore ma adesso mi sento abbastanza bene. Nelle scalate non abbiamo sbagliato tanto, molti più errori li commettiamo in fase di costruzione. Nelle preventive dovevamo metterci meglio. Dobbiamo sbagliare meno, in trasferta squadre come l'Avellino ci possono fare male. Serve continuità di risultati, ad Avellino sarà difficile ma la affronteremo nel migliore dei modi».
Di Donato, tecnico del Latina, analizza così la sconfitta della sua squadra: «Nel nostro momento migliore abbiamo preso goal su nostro errore. Dovevamo essere più attenti, non puoi lasciare spazi a un Bari che ha capitalizzato le occasioni che ha avuto. Noi abbiamo cercato di fare la nostra gara, abbiamo cercato di riaprirla ma Frattali ha fatto il miracolo. Abbiamo fatto la partita che dovevamo, la qualità ha fatto la differenza. Il Bari ha delle qualità di categoria superiore, noi abbiamo cercato di chiudere gli spazi e ripartire; se sbagli con certe squadre rischi di prendere goal. Noi abbiamo fatto una buona gara, senza nasconderci. Il Bari è stato bravo, non è in testa per caso. È sempre un piacere incontrare Mignani, sta facendo molto bene. Ora negli scontri diretti da allenatori siamo pari. Ho giocato con Antenucci, so il suo valore. Mi hanno impressionato anche Maita e Botta, è una squadra costruita bene, sono "maliziosi" anche nella gestione della partita e delle perdite di tempo. Sanno quello che devono fare. Qui la pressione è alta, il Bari deve vincere sempre ma si sta dimostrando una squadra all'altezza».
Attacco sugli scudi, partita sofferta ma portata a casa da squadra valorizzando i singoli: «Sapevo che Paponi e Marras erano dei nostri, sono contento di quello che stanno facendo gli attaccanti - dice Mignani. So quello che valgono i miei giocatori, quando è entrato Marras ho lasciato Botta più alto per togliergli un po' di lavoro e far fare a Marras il sacrificio. Maita? Oggi a livello tattico ha fatto meno bene che ad Andria. In quel ruolo deve giocare sotto la linea della palla, deve dare equilibrio. Ha i tempi per andare a rubare palla: l'ha fatto bene nel primo tempo e nella ripresa, ma quando va fuori lascia un buco nel mezzo che va coperto o da un centrocampista o dal terzino. Ho tanti giocatori che possono giocare in serie B, alcuni da protagonisti, altri meno. Ogni domenica è difficile scegliere gli undici, ho confermato la formazione perché li avevo visti bene e mo pareva giusto ridargli fiducia. Chi è entrato ha dato un grandissimo contributo, sono fortunato».
Il tecnico insiste su un concetto: «I risultati danno sempre serenità, danno forza e valore al lavoro in settimana. Dobbiamo trovare ancora più equilibrio, è difficile in una piazza come Bari: se una partita la fai bene vieni esaltato, se la fai male vieni considerato peggio di quel che sei. È giusto così, spero di riuscire a trasmettere equilibrio all'interno e all'esterno. Non è oggi la partita decisiva, non lo è neanche la prossima: serve equilibrio».
Bari che ha subito il pareggio a freddo dopo pochi minuti della ripresa, ma non si è disunito e l'ha portata a casa: «La squadra deve essere consapevole della qualità che ha e deve credere di poter fare goal e mettere sotto l'avversario - l'analisi di Mignani. Non sempre ci riesce, ma oggi è stata tranquilla e ha ripreso la partita, andando in vantaggio con qualità. Quando affronti squadre in salute che chiudono gli spazi trovi difficoltà: nel primo tempo ci alzavamo troppo con le mezzali, soprattutto con Scavone, e abbiamo trovato meno spazi. Abbiamo concesso ripartenze, nel primo tempo ci è andata bene, nella ripresa no. Voglio essere equilibrato, ci sono cose che mi piacciono e altre che possiamo migliorare. Bisogna capire che qualcosa può non riuscire e bisogna avere pazienza. Mi è piaciuta la pazienza con cui la squadra ha girato palla, abbiamo sbagliato qualcosa negli ultimi metri di campo ma molto meno nei primi».
E ora l'esame trasferta, a cominciare dalla sfida di Avellino nel prossimo turno: «Ci aspettano partite di un certo tipo, che si preparano da sole sotto il profilo mentale. Oggi non era scontato vincere con Latina, la squadra sotto questo aspetto sta crescendo. Oggi la troppa voglia di andare con tanti giocatori nell'area avversaria ci ha portato a prendere ripartenze. Nella prossima partita mi aspetto che se la giochino di più, così da trovare maggiori spazi».
Antonio Mazzotta nel post gara spiega: «Il mister ci chiede di dare ampiezza con i terzini, partita dopo partita stiamo migliorando. Abbiamo avuto difficoltà a entrare in partita, ma siamo stati bravi a soffrire tutti insieme e a vincere la partita. Una delle mie migliori partite quest'anno, ci ho messo un po' a trovare la condizione migliore ma adesso mi sento abbastanza bene. Nelle scalate non abbiamo sbagliato tanto, molti più errori li commettiamo in fase di costruzione. Nelle preventive dovevamo metterci meglio. Dobbiamo sbagliare meno, in trasferta squadre come l'Avellino ci possono fare male. Serve continuità di risultati, ad Avellino sarà difficile ma la affronteremo nel migliore dei modi».
Di Donato, tecnico del Latina, analizza così la sconfitta della sua squadra: «Nel nostro momento migliore abbiamo preso goal su nostro errore. Dovevamo essere più attenti, non puoi lasciare spazi a un Bari che ha capitalizzato le occasioni che ha avuto. Noi abbiamo cercato di fare la nostra gara, abbiamo cercato di riaprirla ma Frattali ha fatto il miracolo. Abbiamo fatto la partita che dovevamo, la qualità ha fatto la differenza. Il Bari ha delle qualità di categoria superiore, noi abbiamo cercato di chiudere gli spazi e ripartire; se sbagli con certe squadre rischi di prendere goal. Noi abbiamo fatto una buona gara, senza nasconderci. Il Bari è stato bravo, non è in testa per caso. È sempre un piacere incontrare Mignani, sta facendo molto bene. Ora negli scontri diretti da allenatori siamo pari. Ho giocato con Antenucci, so il suo valore. Mi hanno impressionato anche Maita e Botta, è una squadra costruita bene, sono "maliziosi" anche nella gestione della partita e delle perdite di tempo. Sanno quello che devono fare. Qui la pressione è alta, il Bari deve vincere sempre ma si sta dimostrando una squadra all'altezza».