Calcio
Bari macchina perfetta al San Nicola. È ora di trovare un colpo esterno
Il 4-2 sul Cittadella ottimo viatico per fare punti lunedì a Brescia
Bari - sabato 21 ottobre 2017
11.30
La tentazione di dire che se la partita fosse iniziata al 2' sarebbe stata una prova (quasi) perfetta del Bari è tanta. Ma, infondo, perché privarsi del piacere di pensare che questa squadra dia il meglio di sé una volta chiamata a tirarsi fuori dalle difficoltà? Il 4-2 con cui i biancorossi liquidano il Cittadella tra le mura amiche del San Nicola val bene anche prendere in considerazione le prime battute della partita.
Una rete subita su azione d'angolo dopo appena 120'' di gioco, probabilmente, avrebbe tagliato le gambe a molte altre squadre, ma come già si era visto contro Avellino e Pro Vercelli, al Bari piace partire ad handicap per poi uscirne alla grandissima, praticando un gioco effervescente, chiaro e a tratti travolgente per il povero Cittadella, a cui va dato il merito di non essere venuto al San Nicola a fare le barricate, come ha giustamente spiegato nel post il mister veneto Roberto Venturato.
Ecco, quindi, che trascinato dalla doppietta di Basha (uno a cui di certo l'arte del goal non appartiene, ma quando la serata deve essere indimenticabile...), dall'effervescenza dei sempre più decisivi goleador Galano e Improta e da un Cissé (a cui vanno i complimenti di Grosso nel post) preziosissimo nel "sacrificarsi" servendo tre assist, il Bari sfodera la miglior prestazione dell'anno, prendendosi il secondo posto in classifica anche solo per una notte.
E per il momento pazienza che la difesa abbia praticamente regalato due goal su calcio d'angolo (delle 14 reti al passivo del Bari ben 6 sono arrivate da azioni a palla inattiva). È sicuramente uno dei tanti aspetti, come sottolinea Grosso, in cui il Bari ha i maggiori margini di miglioramento, ma per ora va bene così, con un attacco pirotecnico e una enorme vastità di soluzioni offensive (ieri, tra l'altro, molto bene Iocoloano quando si è avvicinato a Cissè, e a tratti Fiamozzi sulla destra).
Adesso l'obiettivo numero uno si chiama "trovare una vittoria in trasferta", e stavolta può essere davvero l'occasione buona per realizzare questo agognato colpaccio esterno e sbloccare un'impasse che (lo ha ricordato anche Grosso giovedì scorso) è soltanto mentale e ambientale. Tra le mura di casa i biancorossi hanno fin qui quasi sempre trovato ottime prestazioni e vittorie, mentre fuori hanno quasi sempre trovato buone prestazioni e sconfitte (tranne il beffardo pareggio di Vercelli, quasi alla pari di una sconfitta).
La trasferta, dunque, contro un Brescia malmesso dopo la sconfitta nel derby con la Cremonese arriva ad appena tre giorni di distanza dalla sfida contro il Citta (lunedì 23 ottobre, ore 20:30 al Rigamonti), con ancora negli occhi e nelle gambe la carica di un 4-2 in rimonta. Inutile appellarsi alla cabala: per la fantomatica legge dei grandi numeri il Bari avrebbe già dovuto vincere fuori casa da un pezzo. Molto più saggio restare ancorati ai fatti e guardare a questo devastante stato di forma psico-fisica della squadra come un'opportunità per levarsi dalla spalla l'ultima scimmia di cui Grosso e i suoi non si sono ancora liberati e provare a fare questo ultimo, piccolo, salto di qualità che ancora manca ma che è assolutamente alla portata. Tutto il resto, si vedrà.
Una rete subita su azione d'angolo dopo appena 120'' di gioco, probabilmente, avrebbe tagliato le gambe a molte altre squadre, ma come già si era visto contro Avellino e Pro Vercelli, al Bari piace partire ad handicap per poi uscirne alla grandissima, praticando un gioco effervescente, chiaro e a tratti travolgente per il povero Cittadella, a cui va dato il merito di non essere venuto al San Nicola a fare le barricate, come ha giustamente spiegato nel post il mister veneto Roberto Venturato.
Ecco, quindi, che trascinato dalla doppietta di Basha (uno a cui di certo l'arte del goal non appartiene, ma quando la serata deve essere indimenticabile...), dall'effervescenza dei sempre più decisivi goleador Galano e Improta e da un Cissé (a cui vanno i complimenti di Grosso nel post) preziosissimo nel "sacrificarsi" servendo tre assist, il Bari sfodera la miglior prestazione dell'anno, prendendosi il secondo posto in classifica anche solo per una notte.
E per il momento pazienza che la difesa abbia praticamente regalato due goal su calcio d'angolo (delle 14 reti al passivo del Bari ben 6 sono arrivate da azioni a palla inattiva). È sicuramente uno dei tanti aspetti, come sottolinea Grosso, in cui il Bari ha i maggiori margini di miglioramento, ma per ora va bene così, con un attacco pirotecnico e una enorme vastità di soluzioni offensive (ieri, tra l'altro, molto bene Iocoloano quando si è avvicinato a Cissè, e a tratti Fiamozzi sulla destra).
Adesso l'obiettivo numero uno si chiama "trovare una vittoria in trasferta", e stavolta può essere davvero l'occasione buona per realizzare questo agognato colpaccio esterno e sbloccare un'impasse che (lo ha ricordato anche Grosso giovedì scorso) è soltanto mentale e ambientale. Tra le mura di casa i biancorossi hanno fin qui quasi sempre trovato ottime prestazioni e vittorie, mentre fuori hanno quasi sempre trovato buone prestazioni e sconfitte (tranne il beffardo pareggio di Vercelli, quasi alla pari di una sconfitta).
La trasferta, dunque, contro un Brescia malmesso dopo la sconfitta nel derby con la Cremonese arriva ad appena tre giorni di distanza dalla sfida contro il Citta (lunedì 23 ottobre, ore 20:30 al Rigamonti), con ancora negli occhi e nelle gambe la carica di un 4-2 in rimonta. Inutile appellarsi alla cabala: per la fantomatica legge dei grandi numeri il Bari avrebbe già dovuto vincere fuori casa da un pezzo. Molto più saggio restare ancorati ai fatti e guardare a questo devastante stato di forma psico-fisica della squadra come un'opportunità per levarsi dalla spalla l'ultima scimmia di cui Grosso e i suoi non si sono ancora liberati e provare a fare questo ultimo, piccolo, salto di qualità che ancora manca ma che è assolutamente alla portata. Tutto il resto, si vedrà.