Calcio
Bari-Messina 2-0, Cornacchini: «Potevamo segnare prima». Neglia: «Contento per vittoria e goal»
Il mister: «Bene nel secondo tempo, ma preferisco segnare subito. Dopo la sosta sempre qualche difficoltà»
Bari - domenica 6 gennaio 2019
17.48
Il Bari vince e inizia col piede giusto sia il 2019 sia il girone di ritorno. Le reti di Piovanello e Neglia condannano il Messina alla sconfitta per 2-0, dopo una buona prestazione dei siciliani al San Nicola. Soddisfatto nel post gara mister Giovanni Cornacchini: «Abbiamo fatto un secondo tempo accettabile, mi sembra che la squadra si sia espressa bene - l'impressione a caldo del tecnico. Nel primo abbiamo avuto difficoltà pur creando 3 palle goal importanti. Le difficoltà della sosta sono queste: squadra poco fluida, non si era accesa la lampadina».
Decisivi i 4' fra il 63' e il 67', momento della partita in cui il Bari ha fatto due reti respingendo gli ardori degli avversari: «Preferirei che si facesse subito goal, qualche occasione l'abbiamo avuta anche prima del vantaggio. Bisogna essere pazienti, chi gioca contro di noi fa la partita della vita. La sosta ci è servita per recuperare ma era difficile farci trovare subito in condizione. Non abbiamo grande palleggio perché vogliamo giocare in una certa maniera. C'è bisogno di star bene fisicamente, se no si va in sofferenza. Abbiamo sbagliato due o tre scelte nel primo tempo; questione di lucidità, non è facile riaccendere la lampadina dopo la sosta. Siamo forti e dobbiamo superare queste difficoltà; la squadra è serena, sa quel che può fare».
Uomo del match Simone Simeri, che ha sbagliato qualche goal da centravanti ma ha fornito due assist pregevolissimi e decisivi: «Non è partito benissimo, ma è normale dopo le vacanze. È stato bravo a non afflosciarsi, ha finito molto bene. Gli allenatori valutano anche questo; ha ancora margini di crescita notevoli. In questo momento ci permette di esprimere meglio le nostre idee, attaccando la profondità. Iadaresta va sfruttato con un 442, mettendo tanti cross dalle fasce». Sullo 0-0 però la tentazione di cambiare Simeri e Brienza con Pozzebon e Iadaresta c'era. Poi il vantaggio prima della sostituzione: «Volevo giocare con due punte dalle caratteristiche diverse, poi abbiamo fatto goal subito e ho cambiato solo Brienza con Pozzebon - spiega Cornacchini. Se fai goal può cambiare qualcosa fin da subito, è la normalità. So solo che qui è molto importante vincere».
Unica tegola della partita l'infortunio di Floriano nel primo tempo, da cui è scaturito il cambio con Neglia. «Floriano? Un problema al polpaccio, per noi è indispensabile. Le sue caratteristiche sono importanti, è micidiale nell'uno contro uno. Abbiamo comunque giocatori validi a disposizione». Insomma, nella testa del mister passano altri pensieri e non di certo la Turris che resta a -9 pur vincendo 5-0 contro il Roccella: «Non ci importa, sono solo contento che ci abbia tolto il primato dei goal segnati. Il record che conta di più è quello finale. Non dobbiamo mollare mai, devo essere un martello. Abbiamo molto da perdere, la Turris no. Dobbiamo essere ancora più bravi nella gestione», conclude Cornacchini.
Sorrisi anche per Samuele Neglia, autore del goal che è valso il 2-0: «Non facevo goal al San Nicola da un po', sono doppiamente soddisfatto», dice il numero 11. Quello fra Neglia e Simeri è un dialogo che funziona: «Simone ha fatto due cose molto importanti che ci hanno permesso di chiudere la partita. Attualmente è il capocannoniere, quando poi si mette a disposizione della squadra e fa 2 assist c'è solo da fargli un applauso. Per me oggi ha fatto un ottimo lavoro, non è facile trovare una punta che si sacrifichi così tanto per la squadra».
Titolare contro il Roccella, dalla panchina oggi. Neglia è un jolly importante nelle scelte di Cornacchini, che sa dosarlo sia dal 1' che a gara in corso: «L'ultima del 2018 l'ho giocata titolare, oggi sono partito dalla panchina. Il lato positivo è la vittoria oltre alla soddisfazione per il goal. Tutti siamo parte di un gruppo importante, quindi ci sta rimanere fuori, bisogna solo pensare a raggiungere l'obiettivo. La nostra caratteristica di gioco è improntata sulle ripartenze, il lavoro dei terzini non è semplice. L'importante è sfruttare le nostre caratteristiche e alla lunga sbloccare le partite. Il Messina oggi si difendeva a 5 ed era dura trovare gli spazi anche sugli esterni. Abbiamo avuto pazienza e l'abbiamo sbloccata. Non ho un obiettivo personale, spero di segnare il maggior numero possibile di goal».
La pazienza è la chiave di lettura della gara anche per Neglia: «Anche nel primo tempo abbiamo avuto occasioni importanti dettate dalla giocata del singolo a disposizione della squadra - spiega l'esterno. Non è facile sbloccarla dall'inizio perché le squadre qui si chiudono. Bisogna avere sempre tanta pazienza. Giocare dopo uno stop non è semplice perché devi riprendere mentalmente confidenza con la partita. siamo stati veramente bravi perché dall'altra parte abbiamo trovato una squadra che non merita la classifica che ha. Bisogna abituarsi a vedere un Bari che si adatta alla partita; non tutte sono uguali e dobbiamo essere bravi a saper leggere le caratteristiche dell'avversario. Il girone di ritorno sarà più difficile: non dobbiamo pensare ai punti di vantaggio sulla seconda, le squadre si rinforzano e giocare contro di noi è sempre uno stimolo per tutti. Sarà un campionato a parte e sarà molto lungo».
Indicazioni positive arrivano anche per Oberdan Biagioni, tecnico del Messina che ha visto la sua squadra battagliare alla pari con il Bari al San Nicola: «Mi aspettavo un Bari più forte, noi siamo stati all'altezza - dice l'allenatore dei siciliani nel post gara. Gli episodi sono stati determinanti per il risultato, i goal ce li siamo fatti da soli. Dobbiamo fare mea culpa. Ci sono stati errori individuali da parte nostra, non era semplice recuperare il 2-0 e noi abbiamo defezioni davanti. Con i nostri due nuovi attaccanti in campo forse sarebbe stata una situazione diversa, ma comunque abbiamo avuto 3 o 4 occasioni che potevamo sfruttare meglio. Non posso rimproverare nulla ai ragazzi che nell'ultimo mese e mezzo hanno fatto buone cose. Anche oggi non meritavamo di perdere. Non mi sono preoccupato del singolo giocatore ma solo di come andare a prendere il Bari nel suo collettivo. Brienza? Ha cominciato con me a Foggia, si vedeva che aveva un futuro da grande giocatore. Gli auguro di smettere il più tardi possibile. Piovanello? Ha prospettive ma bisogna vedere domenica per domenica. Giocare contro il Bari deve essere un onore per tanti giocatori di Serie D. In un derby col Foggia sbagliai il rigore, non ho un bel ricordo del Bari».
Decisivi i 4' fra il 63' e il 67', momento della partita in cui il Bari ha fatto due reti respingendo gli ardori degli avversari: «Preferirei che si facesse subito goal, qualche occasione l'abbiamo avuta anche prima del vantaggio. Bisogna essere pazienti, chi gioca contro di noi fa la partita della vita. La sosta ci è servita per recuperare ma era difficile farci trovare subito in condizione. Non abbiamo grande palleggio perché vogliamo giocare in una certa maniera. C'è bisogno di star bene fisicamente, se no si va in sofferenza. Abbiamo sbagliato due o tre scelte nel primo tempo; questione di lucidità, non è facile riaccendere la lampadina dopo la sosta. Siamo forti e dobbiamo superare queste difficoltà; la squadra è serena, sa quel che può fare».
Uomo del match Simone Simeri, che ha sbagliato qualche goal da centravanti ma ha fornito due assist pregevolissimi e decisivi: «Non è partito benissimo, ma è normale dopo le vacanze. È stato bravo a non afflosciarsi, ha finito molto bene. Gli allenatori valutano anche questo; ha ancora margini di crescita notevoli. In questo momento ci permette di esprimere meglio le nostre idee, attaccando la profondità. Iadaresta va sfruttato con un 442, mettendo tanti cross dalle fasce». Sullo 0-0 però la tentazione di cambiare Simeri e Brienza con Pozzebon e Iadaresta c'era. Poi il vantaggio prima della sostituzione: «Volevo giocare con due punte dalle caratteristiche diverse, poi abbiamo fatto goal subito e ho cambiato solo Brienza con Pozzebon - spiega Cornacchini. Se fai goal può cambiare qualcosa fin da subito, è la normalità. So solo che qui è molto importante vincere».
Unica tegola della partita l'infortunio di Floriano nel primo tempo, da cui è scaturito il cambio con Neglia. «Floriano? Un problema al polpaccio, per noi è indispensabile. Le sue caratteristiche sono importanti, è micidiale nell'uno contro uno. Abbiamo comunque giocatori validi a disposizione». Insomma, nella testa del mister passano altri pensieri e non di certo la Turris che resta a -9 pur vincendo 5-0 contro il Roccella: «Non ci importa, sono solo contento che ci abbia tolto il primato dei goal segnati. Il record che conta di più è quello finale. Non dobbiamo mollare mai, devo essere un martello. Abbiamo molto da perdere, la Turris no. Dobbiamo essere ancora più bravi nella gestione», conclude Cornacchini.
Sorrisi anche per Samuele Neglia, autore del goal che è valso il 2-0: «Non facevo goal al San Nicola da un po', sono doppiamente soddisfatto», dice il numero 11. Quello fra Neglia e Simeri è un dialogo che funziona: «Simone ha fatto due cose molto importanti che ci hanno permesso di chiudere la partita. Attualmente è il capocannoniere, quando poi si mette a disposizione della squadra e fa 2 assist c'è solo da fargli un applauso. Per me oggi ha fatto un ottimo lavoro, non è facile trovare una punta che si sacrifichi così tanto per la squadra».
Titolare contro il Roccella, dalla panchina oggi. Neglia è un jolly importante nelle scelte di Cornacchini, che sa dosarlo sia dal 1' che a gara in corso: «L'ultima del 2018 l'ho giocata titolare, oggi sono partito dalla panchina. Il lato positivo è la vittoria oltre alla soddisfazione per il goal. Tutti siamo parte di un gruppo importante, quindi ci sta rimanere fuori, bisogna solo pensare a raggiungere l'obiettivo. La nostra caratteristica di gioco è improntata sulle ripartenze, il lavoro dei terzini non è semplice. L'importante è sfruttare le nostre caratteristiche e alla lunga sbloccare le partite. Il Messina oggi si difendeva a 5 ed era dura trovare gli spazi anche sugli esterni. Abbiamo avuto pazienza e l'abbiamo sbloccata. Non ho un obiettivo personale, spero di segnare il maggior numero possibile di goal».
La pazienza è la chiave di lettura della gara anche per Neglia: «Anche nel primo tempo abbiamo avuto occasioni importanti dettate dalla giocata del singolo a disposizione della squadra - spiega l'esterno. Non è facile sbloccarla dall'inizio perché le squadre qui si chiudono. Bisogna avere sempre tanta pazienza. Giocare dopo uno stop non è semplice perché devi riprendere mentalmente confidenza con la partita. siamo stati veramente bravi perché dall'altra parte abbiamo trovato una squadra che non merita la classifica che ha. Bisogna abituarsi a vedere un Bari che si adatta alla partita; non tutte sono uguali e dobbiamo essere bravi a saper leggere le caratteristiche dell'avversario. Il girone di ritorno sarà più difficile: non dobbiamo pensare ai punti di vantaggio sulla seconda, le squadre si rinforzano e giocare contro di noi è sempre uno stimolo per tutti. Sarà un campionato a parte e sarà molto lungo».
Indicazioni positive arrivano anche per Oberdan Biagioni, tecnico del Messina che ha visto la sua squadra battagliare alla pari con il Bari al San Nicola: «Mi aspettavo un Bari più forte, noi siamo stati all'altezza - dice l'allenatore dei siciliani nel post gara. Gli episodi sono stati determinanti per il risultato, i goal ce li siamo fatti da soli. Dobbiamo fare mea culpa. Ci sono stati errori individuali da parte nostra, non era semplice recuperare il 2-0 e noi abbiamo defezioni davanti. Con i nostri due nuovi attaccanti in campo forse sarebbe stata una situazione diversa, ma comunque abbiamo avuto 3 o 4 occasioni che potevamo sfruttare meglio. Non posso rimproverare nulla ai ragazzi che nell'ultimo mese e mezzo hanno fatto buone cose. Anche oggi non meritavamo di perdere. Non mi sono preoccupato del singolo giocatore ma solo di come andare a prendere il Bari nel suo collettivo. Brienza? Ha cominciato con me a Foggia, si vedeva che aveva un futuro da grande giocatore. Gli auguro di smettere il più tardi possibile. Piovanello? Ha prospettive ma bisogna vedere domenica per domenica. Giocare contro il Bari deve essere un onore per tanti giocatori di Serie D. In un derby col Foggia sbagliai il rigore, non ho un bel ricordo del Bari».