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Calcio
Bari-Modena 1-2, Longo: «Noi poco lucidi. Non siamo riusciti a trovare continuità»
Il mister: «Abbiamo avuto fretta, fatte scelte sbagliate». Vicari: «Faremo il massimo per entrare nei playoff»
Bari - venerdì 25 aprile 2025
18.02
Il Bari cade ancora, e rimanda di nuovo l'appuntamento con il salto di qualità in una stagione che, a quattro partite dal termine, fa fatica a decollare. I biancorossi cedono 1-2 al Modena, nello scontro diretto al San Nicola, e vedono di nuovo complicarsi la strada verso i playoff.
Moreno Longo, tecnico dei galletti, la analizza così: «Non è una questione di voglia o di crederci, nonostante la pressione non abbiamo trovato il colpo risolutore. Abbiamo messo Bellomo e Pereiro per avere qualità e una punta in più per essere più pericolosi, ma non abbiamo trovato la giocata. Serviva più pazienza, abbiamo messo palle in area facendo il gioco del Modena. Sulla scelta potevamo lavorare diversamente, anche con soluzioni da fuori; potevamo cambiare lo spartito, ma abbiamo messo palle dalla trequarti o fuori dall'area, che agevolano portiere e difensori. Dovevamo lavorare meglio per sfruttare la pressione messa in campo nel secondo tempo per riagguantare la partita. Come cambiano le prospettive? Potevamo prendere del margine, e invece abbiamo messo dentro un'altra concorrente. Non è decisiva, era importante per allungare; finché la matematica ci dirà che possiamo entrare nei playoff, giocheremo per entrarci. Non siamo riusciti a dare continuità alla vittoria precedente: non dobbiamo ricadere nell'andare a ricercare le cause solo nell'aspetto della voglia e del crederci, altrimenti cadiamo nel qualunquismo. I ragazzi fanno tutto con impegno e dedizione per raggiungere gli obiettivi, non metterei questo in discussione. C'è da crescere sotto l'aspetto della continuità. Il Palermo ci lasciava determinati spazi, oggi la partita si è incanalata come voleva il Modena, e bisogna crescere anche nel saper fare quel tipo di partita. Nell'ultimo quarto d'ora abbiamo forzato delle palle che non dovevamo forzare, bisognava mantenere lucidità. Arbitro? Non mi permetto di giudicarlo, non ho visto l'immagine. Sul recupero mi sono arrabbiato, non capisco come si possano dare solo 5' di recupero. Sui recuperi bisogna quantificare Var e sostituzioni, nel secondo tempo si è giocato ben poco. Vicari? Scelta tecnica, volevamo lui perché ci prospettavamo una partita in cui dovevamo essere più verticali in costruzione, e lui è il giocatore migliore che abbiamo per quella situazione. La partita si è svolta con il Modena nella sua metà campo, e noi dovevamo costruire; abbiamo scelto lui per questo».
Francesco Vicari, capitano del Bari, commenta: «Qualcosa è mancato, siamo partiti non benissimo. Abbiamo preso subito due goal, non è facile; abbiamo avuto una buona reazione, ma non è semplice recuperare due goal contro una squadra forte. Durante la gara abbiamo trovato delle difficoltà sotto l'aspetto della continuità. Abbiamo cercato delle soluzioni, a volte ci siamo riusciti e a volte no. È il nostro limite quest'anno, abbiamo raccolto poco rispetto a quello che abbiamo fatto; questo fa vedere il bicchiere mezzo vuoto invece che mezzo pieno. Oggi stavo un po' meglio, ho trovato poca continuità e ho fatto fatica a trovare condizione e situazione giusta per entrare. Ho avuto tanti piccoli problemini, ma ora sto meglio. Non so dire quale sia stata la chiave negativa della partita, il Modena ci ha messo in grande difficoltà nei primi minuti: non siamo partiti bene, loro sì. Giovedì abbiamo una partita importante e complicata, l'obiettivo di tutti è entrare nei playoff e faremo il massimo».
Mister Mandelli, tecnico dei canarini, dice: « La squadra, dalla dodicesima giornata, ha fatto una bella rincorsa. Abbiamo sofferto, ma abbiamo avuto la forza di reagire e riprendere il cammino. Molto concentrati su quello che facciamo in campo, ci siamo messi in testa di fare il meglio nelle partite che mancano per regalare soddisfazioni a noi, alla società e ai tifosi. Eravamo l'unica squadra a non aver fatto ancora goal nei primi minuti, sapevamo che sarebbe stato importante un impatto del genere in uno stadio così, contro un avversario così. Palumbo? Da qualche settimana si allena e gioca con il ginocchio fasciato, sta stringendo i denti e lo stiamo gestendo; alla fine del primo tempo ha capito che nella ripresa non avrebbe potuto dare il contributo che avrebbe voluto. Non avevamo la presunzione di venire qui a dominare una squadra forte come il Bari. Dovevamo difenderci con ordine, ma sfruttare le nostre qualità quando ci è stato permesso. Il Bari ci ha dato la possibilità di ribattere colpo su colpo alla loro pressione. Kamate? È un giocatore giovane, ha bisogno di maturare, ma ha fatto vedere che è bravo; Palumbo se chiede il cambio è perché sa che al suo posto entra un giocatore valido. Cerchiamo di crear situazioni sulla fasce, poi dipende dalla partita e da quello che ti concede l'avversario».
Moreno Longo, tecnico dei galletti, la analizza così: «Non è una questione di voglia o di crederci, nonostante la pressione non abbiamo trovato il colpo risolutore. Abbiamo messo Bellomo e Pereiro per avere qualità e una punta in più per essere più pericolosi, ma non abbiamo trovato la giocata. Serviva più pazienza, abbiamo messo palle in area facendo il gioco del Modena. Sulla scelta potevamo lavorare diversamente, anche con soluzioni da fuori; potevamo cambiare lo spartito, ma abbiamo messo palle dalla trequarti o fuori dall'area, che agevolano portiere e difensori. Dovevamo lavorare meglio per sfruttare la pressione messa in campo nel secondo tempo per riagguantare la partita. Come cambiano le prospettive? Potevamo prendere del margine, e invece abbiamo messo dentro un'altra concorrente. Non è decisiva, era importante per allungare; finché la matematica ci dirà che possiamo entrare nei playoff, giocheremo per entrarci. Non siamo riusciti a dare continuità alla vittoria precedente: non dobbiamo ricadere nell'andare a ricercare le cause solo nell'aspetto della voglia e del crederci, altrimenti cadiamo nel qualunquismo. I ragazzi fanno tutto con impegno e dedizione per raggiungere gli obiettivi, non metterei questo in discussione. C'è da crescere sotto l'aspetto della continuità. Il Palermo ci lasciava determinati spazi, oggi la partita si è incanalata come voleva il Modena, e bisogna crescere anche nel saper fare quel tipo di partita. Nell'ultimo quarto d'ora abbiamo forzato delle palle che non dovevamo forzare, bisognava mantenere lucidità. Arbitro? Non mi permetto di giudicarlo, non ho visto l'immagine. Sul recupero mi sono arrabbiato, non capisco come si possano dare solo 5' di recupero. Sui recuperi bisogna quantificare Var e sostituzioni, nel secondo tempo si è giocato ben poco. Vicari? Scelta tecnica, volevamo lui perché ci prospettavamo una partita in cui dovevamo essere più verticali in costruzione, e lui è il giocatore migliore che abbiamo per quella situazione. La partita si è svolta con il Modena nella sua metà campo, e noi dovevamo costruire; abbiamo scelto lui per questo».
Francesco Vicari, capitano del Bari, commenta: «Qualcosa è mancato, siamo partiti non benissimo. Abbiamo preso subito due goal, non è facile; abbiamo avuto una buona reazione, ma non è semplice recuperare due goal contro una squadra forte. Durante la gara abbiamo trovato delle difficoltà sotto l'aspetto della continuità. Abbiamo cercato delle soluzioni, a volte ci siamo riusciti e a volte no. È il nostro limite quest'anno, abbiamo raccolto poco rispetto a quello che abbiamo fatto; questo fa vedere il bicchiere mezzo vuoto invece che mezzo pieno. Oggi stavo un po' meglio, ho trovato poca continuità e ho fatto fatica a trovare condizione e situazione giusta per entrare. Ho avuto tanti piccoli problemini, ma ora sto meglio. Non so dire quale sia stata la chiave negativa della partita, il Modena ci ha messo in grande difficoltà nei primi minuti: non siamo partiti bene, loro sì. Giovedì abbiamo una partita importante e complicata, l'obiettivo di tutti è entrare nei playoff e faremo il massimo».
Mister Mandelli, tecnico dei canarini, dice: « La squadra, dalla dodicesima giornata, ha fatto una bella rincorsa. Abbiamo sofferto, ma abbiamo avuto la forza di reagire e riprendere il cammino. Molto concentrati su quello che facciamo in campo, ci siamo messi in testa di fare il meglio nelle partite che mancano per regalare soddisfazioni a noi, alla società e ai tifosi. Eravamo l'unica squadra a non aver fatto ancora goal nei primi minuti, sapevamo che sarebbe stato importante un impatto del genere in uno stadio così, contro un avversario così. Palumbo? Da qualche settimana si allena e gioca con il ginocchio fasciato, sta stringendo i denti e lo stiamo gestendo; alla fine del primo tempo ha capito che nella ripresa non avrebbe potuto dare il contributo che avrebbe voluto. Non avevamo la presunzione di venire qui a dominare una squadra forte come il Bari. Dovevamo difenderci con ordine, ma sfruttare le nostre qualità quando ci è stato permesso. Il Bari ci ha dato la possibilità di ribattere colpo su colpo alla loro pressione. Kamate? È un giocatore giovane, ha bisogno di maturare, ma ha fatto vedere che è bravo; Palumbo se chiede il cambio è perché sa che al suo posto entra un giocatore valido. Cerchiamo di crear situazioni sulla fasce, poi dipende dalla partita e da quello che ti concede l'avversario».