Calcio
Bari-Modena 4-1, Mignani: «Ho visto lo spirito combattivo che mi rende felice»
Il mister: «Migliore in campo? Maiello, ha dato alla squadra la possibilità di fare quel che ha fatto». Botta: «Io ci sono sempre stato»
Bari - domenica 11 dicembre 2022
21.07
«Le vittorie portano autostima e aiutano a vincere, ma poi c'è sempre un'altra partita e ci sono eventi da portare dalla tua parte. Non abbiamo mai perso la voglia di vincere, abbiamo fatto prestazioni; a volte le vittorie arrivano con le prestazioni, a volte con gli episodi». Così mister Michele Mignani a commento della vittoria 4-1 del suo Bari contro il Modena al San Nicola.
«Oggi Botta ha calciato di controbalzo e ha preso l'angolino - continua Mignani. Quando siamo rimasti in 10 la partita era già incanalata, noi siamo stati bravi a resistere e a reagire. Se il Modena avesse fatto il 2-1 a fine primo tempo magari le cose sarebbero cambiate. Ho visto l'atteggiamento giusto, lo spirito combattivo che sto vedendo da diverse gare; è quello che mi rende più felice».
Sull'assetto tattico della squadra, il tecnico aggiunge: «Oggi abbiamo proposto due attaccanti sulla stessa linea e un elemento più sotto. Abbiamo liberato Folorunsho da compiti difensivi per lasciarlo libero di aggredire avanti con più freschezza. Ha alcune caratteristiche simili a Cheddira, altre no; negli ultimi due anni ha fatto l'attaccante, noi l'abbiamo riportato a fare la mezzala, lui ha caratteristiche per fare più ruoli».
Ancora Mignani: «Parlare dell'arbitro oggi non ha senso. Ho rispetto per lui, con me si è confrontato con serenità. Il migliore in campo? Maiello. Ha dato la possibilità alla squadra di fare quello che ha fatto. Di Cesare? Un po' mi fa sorridere, un po' mi fa incazzre. È un giocherellone, scherza anche quando non deve, ma non posso riconoscere la forza di un ragazzo che alla sua età tiene duro l'osso, con spirito di sacrificio. La mamma lo ha dotato di una fisicità sopra la media, vederlo è un piacere e spero che si conservi così».
Sono 100 vittorie da allenatore in partite di campionato per Mignani, che commenta: «È un traguardo importante, piacevole. La dedico alle persone che hanno creduto in me come allenatore, che mi hanno dato continuità quando ci sono stati dei momenti difficili. Spero che sia un punto di partenza e non di arrivo».
Sorrisi anche per Rubén Botta, autore del bellissimo goal che ha aperto le marcature: «Un bel goal, lo dedico alla mia famiglia che sta in Argentina. Oggi la squadra anche in 10 ha privato a giocare. Si vedeva che stavamo bene, quello è l'importante. Io sono a disposizione di mister e squadra, rispetto le decisioni e provo sempre a giocare. A me piace di più questo modulo, sono più in partita, ma rispetto le decisioni del mister. Il Modena è una buona squadra, hanno provato a giocare ma noi stavamo bene. È stata una bella partita. Io sono sempre lo stesso, a volte non fai bene ma quando provi a giocare puoi sbagliare. Io ci sono stato sempre, a volte si è parlato di un Botta sottotono ma non sono d'accordo: io sono stato sempre qua. Antenucci? Lo conosciamo tutti, con quelli che sono forti è più facile capirsi. Siamo tanti davanti, anche chi ha giocato al mio posto ha sempre fatto bene».
«Oggi Botta ha calciato di controbalzo e ha preso l'angolino - continua Mignani. Quando siamo rimasti in 10 la partita era già incanalata, noi siamo stati bravi a resistere e a reagire. Se il Modena avesse fatto il 2-1 a fine primo tempo magari le cose sarebbero cambiate. Ho visto l'atteggiamento giusto, lo spirito combattivo che sto vedendo da diverse gare; è quello che mi rende più felice».
Sull'assetto tattico della squadra, il tecnico aggiunge: «Oggi abbiamo proposto due attaccanti sulla stessa linea e un elemento più sotto. Abbiamo liberato Folorunsho da compiti difensivi per lasciarlo libero di aggredire avanti con più freschezza. Ha alcune caratteristiche simili a Cheddira, altre no; negli ultimi due anni ha fatto l'attaccante, noi l'abbiamo riportato a fare la mezzala, lui ha caratteristiche per fare più ruoli».
Ancora Mignani: «Parlare dell'arbitro oggi non ha senso. Ho rispetto per lui, con me si è confrontato con serenità. Il migliore in campo? Maiello. Ha dato la possibilità alla squadra di fare quello che ha fatto. Di Cesare? Un po' mi fa sorridere, un po' mi fa incazzre. È un giocherellone, scherza anche quando non deve, ma non posso riconoscere la forza di un ragazzo che alla sua età tiene duro l'osso, con spirito di sacrificio. La mamma lo ha dotato di una fisicità sopra la media, vederlo è un piacere e spero che si conservi così».
Sono 100 vittorie da allenatore in partite di campionato per Mignani, che commenta: «È un traguardo importante, piacevole. La dedico alle persone che hanno creduto in me come allenatore, che mi hanno dato continuità quando ci sono stati dei momenti difficili. Spero che sia un punto di partenza e non di arrivo».
Sorrisi anche per Rubén Botta, autore del bellissimo goal che ha aperto le marcature: «Un bel goal, lo dedico alla mia famiglia che sta in Argentina. Oggi la squadra anche in 10 ha privato a giocare. Si vedeva che stavamo bene, quello è l'importante. Io sono a disposizione di mister e squadra, rispetto le decisioni e provo sempre a giocare. A me piace di più questo modulo, sono più in partita, ma rispetto le decisioni del mister. Il Modena è una buona squadra, hanno provato a giocare ma noi stavamo bene. È stata una bella partita. Io sono sempre lo stesso, a volte non fai bene ma quando provi a giocare puoi sbagliare. Io ci sono stato sempre, a volte si è parlato di un Botta sottotono ma non sono d'accordo: io sono stato sempre qua. Antenucci? Lo conosciamo tutti, con quelli che sono forti è più facile capirsi. Siamo tanti davanti, anche chi ha giocato al mio posto ha sempre fatto bene».