Calcio
Bari-Reggiana 2-2, Longo: «Incapaci di portare a casa una vittoria già fatta»
Il mister: «Avevo fiducia in queste partite, è lecito preoccuparsi». Novakovich: «Lavorare per uscire da questo momento»
Bari - sabato 2 novembre 2024
17.46
Pareggio amarissimo per il Bari, che si fa fermare sul 2-2 al San Nicola dalla Reggiana, dopo essere stato sul doppio vantaggio, guadagnato in appena cinque minuti a inizio ripresa.
Parole amare quelle di Moreno Longo, tecnico dei galletti, nel post gara: «Non posso dire quello che dico ai ragazzi, le cose dello spogliatoio rimangono nello spogliatoio. Abbiamo gestito male la situazione in generale. Abbiamo fatto quello che non dovevamo, continuavamo a fare un possesso orizzontale senza giocare in avanti; ci siamo tirati addosso l'avversario. Quando subisci il 2-1 su una palla inattiva, cambiano le condizioni psicologiche; siamo stati incapaci di portare a casa una vittoria fatta, dobbiamo analizzarci tutti. Una partita così non la puoi pareggiare mai, se la pareggi vuol dire che hai dei limiti su cui devi lavorare. Era una partita in controllo, devi avere la forza e l'astuzia di portarla a casa. Su quello dobbiamo crescere per forza. Cambi? Con il senno di poi può sembrare un cambio sbagliato, quello di Maiello e Simic. L'ho fatto per gestione del gruppo e poi per due ragazzi che si preparano molto bene. Sono stati azzeccati quelli all'intervallo, ma è tutto condizionato dai risultati. È normale errore preoccupati, i pareggi e i punti lasciati iniziano e essere troppi. Avevo molta fiducia in queste due partite, non centrando la vittoria è lecito essere preoccupati. Il limite c'è, ma ovunque sono andato sono stato l'ultimo a mollare; sarò l'ultimo a mollare anche questa volta. Inseguiamo la vittoria con grande perseveranza, oggi nessuno di noi voleva pareggiare; se l'abbiamo fatto è perché ci sta mancando qualcosa. Non servono alibi, dobbiamo analizzare perché troppe volte siamo in vantaggio e troppe volte ci facciamo riprendere. Sono troppi i punti buttati, è la prima volta in carriera che mi capita così tante volte di uscire dal campo con un pareggio, pensando però che avremmo potuto vincerla. Siamo i primi a essere dispiaciuti, ma non voglio pensare che ci sia un problema San Nicola. Giochiamo in questo stadio, con così tanta gente che ti incita durante la partita; non cerchiamo scuse, il San Nicola deve essere la nostra forza, non può essere un problema. Oggi abbiamo sbagliato la gestione del doppio vantaggio: un conto è mantenere un possesso finalizzato ad andare in avanti per cercare le punte, un conto è muovere la palla cercando di far passare il tempo. A 20' dalla fine non va bene, perché in mischia l'episodio può sempre succedere. Poi abbiamo appoggiato quattro o cinque pallone su Radunovic con il sinistro, vuol dire che eravamo poco lucidi. Abbiamo messo due attaccanti di 190 cm, è assurdo non far viaggiare il pallone in avanti. Novakovich e Favilli possono essere riproposti, ma io cerco di scegliere nella maniera più opportuna; oggi ho cambiato perché ne avevamo bisogno, ed ero contento di come avevamo aggiustato la squadra. Abbiamo meritato il doppio vantaggio, ma pareggiare così fa male e non possiamo commettere errori così in questo campionato».
Protagonista del match l'attaccante Novakovich, che dopo assist e goal commenta: «Una serata amarissima. Una gara difficile, siamo andati in vantaggio ma bisogna chiuderla. Non ci siamo riusciti, anche se abbiamo fatto cose positive. Bisogna lavorare ogni giorno per uscire da questo momento. Bisogna analizzare i goal presi, capitano spesso quest'anno; non credo sia una mancanza di concentrazione. Dobbiamo lavorare e capire queste cose per risolverle il prima possibile. Prima di subire il primo goal non ci sono stati problemi, poi una mancanza di concentrazione; il calcio è così, se subisci un goal senti la pressione. Non siamo stati bravi, ma comunque ci sono state tante cose positive. Dobbiamo lavorare, è l'unico modo di uscirne. Lavoriamo ogni giorno, non scendiamo in campo per non vincere o non dare tutto. Il calcio è così, ci sono periodi del genere ma dobbiamo uscirne lavorando insieme. A inizio secondo tempo abbiamo creato azioni da goal, ma anche nel primo; si può sempre migliorare, ma ci sono state cose positive. Il calcio non è solo fisico, ma è anche mentale; bisogna lavorare per essere cattivi e chiudere le partite, ma ci sono anche gli avversari».
Mister Viali, tecnico della Reggiana, analizza: «I ragazzi hanno tutto il merito di aver raddrizzato il risultato, ci hanno creduto fino alla fine. La felicità è a metà: è chiaro che il risultato ci fa essere soddisfatti, ma è inaccettabile uscire dalla partita dopo cinque minuti. Eravamo padroni della partita, abbiamo creato occasioni; non si può andare sotto per un episodio con una squadra così forte, e poi uscire dalla partita con il doppio svantaggio. La squadra ha riacciuffato un risultato complicato, e ora possiamo tirare la riga sul salto di qualità del campionato. La reazione deve lasciare un segno forte nel nostro percorso di crescita. Voglio pensare che la reazione di oggi sia il primo mattoncino di un salto di qualità nel nostro campionato».
Parole amare quelle di Moreno Longo, tecnico dei galletti, nel post gara: «Non posso dire quello che dico ai ragazzi, le cose dello spogliatoio rimangono nello spogliatoio. Abbiamo gestito male la situazione in generale. Abbiamo fatto quello che non dovevamo, continuavamo a fare un possesso orizzontale senza giocare in avanti; ci siamo tirati addosso l'avversario. Quando subisci il 2-1 su una palla inattiva, cambiano le condizioni psicologiche; siamo stati incapaci di portare a casa una vittoria fatta, dobbiamo analizzarci tutti. Una partita così non la puoi pareggiare mai, se la pareggi vuol dire che hai dei limiti su cui devi lavorare. Era una partita in controllo, devi avere la forza e l'astuzia di portarla a casa. Su quello dobbiamo crescere per forza. Cambi? Con il senno di poi può sembrare un cambio sbagliato, quello di Maiello e Simic. L'ho fatto per gestione del gruppo e poi per due ragazzi che si preparano molto bene. Sono stati azzeccati quelli all'intervallo, ma è tutto condizionato dai risultati. È normale errore preoccupati, i pareggi e i punti lasciati iniziano e essere troppi. Avevo molta fiducia in queste due partite, non centrando la vittoria è lecito essere preoccupati. Il limite c'è, ma ovunque sono andato sono stato l'ultimo a mollare; sarò l'ultimo a mollare anche questa volta. Inseguiamo la vittoria con grande perseveranza, oggi nessuno di noi voleva pareggiare; se l'abbiamo fatto è perché ci sta mancando qualcosa. Non servono alibi, dobbiamo analizzare perché troppe volte siamo in vantaggio e troppe volte ci facciamo riprendere. Sono troppi i punti buttati, è la prima volta in carriera che mi capita così tante volte di uscire dal campo con un pareggio, pensando però che avremmo potuto vincerla. Siamo i primi a essere dispiaciuti, ma non voglio pensare che ci sia un problema San Nicola. Giochiamo in questo stadio, con così tanta gente che ti incita durante la partita; non cerchiamo scuse, il San Nicola deve essere la nostra forza, non può essere un problema. Oggi abbiamo sbagliato la gestione del doppio vantaggio: un conto è mantenere un possesso finalizzato ad andare in avanti per cercare le punte, un conto è muovere la palla cercando di far passare il tempo. A 20' dalla fine non va bene, perché in mischia l'episodio può sempre succedere. Poi abbiamo appoggiato quattro o cinque pallone su Radunovic con il sinistro, vuol dire che eravamo poco lucidi. Abbiamo messo due attaccanti di 190 cm, è assurdo non far viaggiare il pallone in avanti. Novakovich e Favilli possono essere riproposti, ma io cerco di scegliere nella maniera più opportuna; oggi ho cambiato perché ne avevamo bisogno, ed ero contento di come avevamo aggiustato la squadra. Abbiamo meritato il doppio vantaggio, ma pareggiare così fa male e non possiamo commettere errori così in questo campionato».
Protagonista del match l'attaccante Novakovich, che dopo assist e goal commenta: «Una serata amarissima. Una gara difficile, siamo andati in vantaggio ma bisogna chiuderla. Non ci siamo riusciti, anche se abbiamo fatto cose positive. Bisogna lavorare ogni giorno per uscire da questo momento. Bisogna analizzare i goal presi, capitano spesso quest'anno; non credo sia una mancanza di concentrazione. Dobbiamo lavorare e capire queste cose per risolverle il prima possibile. Prima di subire il primo goal non ci sono stati problemi, poi una mancanza di concentrazione; il calcio è così, se subisci un goal senti la pressione. Non siamo stati bravi, ma comunque ci sono state tante cose positive. Dobbiamo lavorare, è l'unico modo di uscirne. Lavoriamo ogni giorno, non scendiamo in campo per non vincere o non dare tutto. Il calcio è così, ci sono periodi del genere ma dobbiamo uscirne lavorando insieme. A inizio secondo tempo abbiamo creato azioni da goal, ma anche nel primo; si può sempre migliorare, ma ci sono state cose positive. Il calcio non è solo fisico, ma è anche mentale; bisogna lavorare per essere cattivi e chiudere le partite, ma ci sono anche gli avversari».
Mister Viali, tecnico della Reggiana, analizza: «I ragazzi hanno tutto il merito di aver raddrizzato il risultato, ci hanno creduto fino alla fine. La felicità è a metà: è chiaro che il risultato ci fa essere soddisfatti, ma è inaccettabile uscire dalla partita dopo cinque minuti. Eravamo padroni della partita, abbiamo creato occasioni; non si può andare sotto per un episodio con una squadra così forte, e poi uscire dalla partita con il doppio svantaggio. La squadra ha riacciuffato un risultato complicato, e ora possiamo tirare la riga sul salto di qualità del campionato. La reazione deve lasciare un segno forte nel nostro percorso di crescita. Voglio pensare che la reazione di oggi sia il primo mattoncino di un salto di qualità nel nostro campionato».