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Calcio
Bari-Sampdoria 1-1, Longo: «Non eravamo al massimo, punto importante contro avversario forte»
Il mister: «Con le due punte comunque ci siamo difesi». Maggiore: «Ci servirà per le prossime». Semplici: «Dispiaciuti, dimostrata mentalità»
Bari - domenica 2 marzo 2025
20.29
Finisce 1-1 tra Bari e Sampdoria, sotto il diluvio del San Nicola, teatro del gemellaggio tra le due tifoserie.
Moreno Longo, tecnico del Bari, commenta così: «Nelle ultime partite stiamo producendo meno. Non parlerei di grinta, perché è legata a impegno e dedizione che sono sempre al massimo. Non siamo brillanti come diverse partite fatte quest'anno, per svariati motivi: gli infortuni, qualcuno che sta tirando il fiato dopo aver tirato la carretta. Dobbiamo ritrovare la prestazione singola, nello stare bene a livello fisico e mentale, per tornare a fare quello che siamo capaci di fare. Ora devi fare cose diverse, nel secondo tempo abbiamo cambiato modulo e ci siamo messi dietro per portare via un punto. È fisiologico, in questo momento non siamo al massimo. Dall'altra parte c'era un avversario forte come la Sampdoria, non dobbiamo farci prendere dalla classifica. Gli undici della Sampdoria, se qualcuno non l'ha capito, partono per vincere il campionato; si trovano lì perché la B è tremenda, ma è una squadra tosta. Oggi la Samp stava decisamente meglio di noi, bisogna accettarlo perché è lo sport. C'è sempre un perché: noi non eravamo al 100%, non eravamo lucidi, di là c'era una squadra con giocatori di altissimo livello che stavano bene. Oudin ha giocato da finto nove e Niang si allargava, questo ci ha creato qualche problema; l'avversario era veramente forte. Con il senno di poi è difficile dare delle risposte: magari avrei cambiato disposizione, ma non per la punta in più. Abbiamo avuto una reazione nervosa più che tattica, poi il secondo tempo anche con due attaccanti siamo stati bassi a difendere. Le responsabilità si prendono facendo le scelte. Pereiro? Dobbiamo integrarlo nella squadra, deve trovare ritmi e condizione della categoria. Il ragazzo tecnicamente non si discute, ma sta entrando in un contesto. Stiamo trovando un Maggiore che ci sta dando più garanzie, e stiamo scegliendo lui; abbiamo fiducia in Pereiro, contenti di averlo preso perché ha le qualità e ci darà un apporto. Maggiore ha chiesto il cambio perché non ne aveva più e sentiva i crampi. Favilli? In settimana ha avuto dei problemi, abbiamo tenuto dentro Lasagna a lavorare su Altare e l'altra punta doveva lavorare in fare difensiva perché Bereszyński continuava a spingere. Simic? Ha dato grande disponibilità, l'abbiamo dovuto rischiare: è uscito perché non aveva i 90', è rientrato senza neanche una partitina a campo largo. Dalla fisioterapia è andato direttamente in campo. Akinsanmiro? Me lo aspettavo così, e non è un titolare perché il titolare è Sibilli. Questo rende la profondità della rosa della Sampdoria. I conti li facciamo alla fine, oggi la valutazione è che Salernitana, Frosinone, Samp, Brescia, Palermo, Modena hanno sottoperformato, altrimenti sarebbe stato un campionato pazzesco. Il cammino del Bari è stato positivo, un campionato a testa alta e dignitosissimo dopo essere stati con un piede in C; va apprezzato, ti scontri con realtà fortissimi. La piazza si aspetta alto, ma se si distorcono le vere aspettative si rimane delusi. La Samp ha 30 punti, con un organico per vincere il campionato, il Bari ne ha 38; a volte bisogna essere fieri di quello che si ha. I ragazzi sanno che è un punto importante: quando non sei al 100%, se non vinci non devi perdere. I ragazzi sono i primi a dannarsi l'anima per agguantare il meglio per loro; anche loro si giocano carriera e futuro, entrano in campo sempre per vincere. Guardando in faccia la realtà, ti devi accontentare anche di un punto perché puoi anche perdere. Non la si può mettere sempre e solo sul piano dell'atteggiamento, se no non se ne viene fuori. I ragazzi stanno dando il massimo, è umano non essere al 100%; trovo offensivo mettere in discussione l'atteggiamento, spero che lo sia anche per i ragazzi».
Giulio Maggiore, autore del goal del pareggio, dice: «Non una partita facile, abbiamo un po' sofferto dal punto di vista fisico. Abbiamo dimostrato di essere sul pezzo, abbiamo portato a casa un punto che quando non sei al top è fondamentale. Volevamo e potevamo fare meglio, ci servirà per le prossime partite. Sono un centrocampista offensivo, a cui piace attaccare la porta. Mi piace buttarmi in aree, non ho fatto caso al fatto che rendo meglio con le due punte. Sono contento per i due goal. Io sto bene, non sono al 100% ma arrivavo da mesi di poco impiego; sto migliorano. Dedica? A mia moglie e mio figlio, che ha quasi dieci mesi. La Samp è forte, ci ha messo in difficoltà; abbiamo sbagliato le seconde palle, abbiamo sbagliato tecnicamente. Una giornata storta. L'importanza delle partite si sente, abbiamo portato a casa un punto contro una squadra forte; prendiamo ciò che c'è di positivo. Cambio? Sentivo che negli ultimi minuti ero affaticato, dopo due o tre pressioni forti ho accusato. Ho preferito lasciare spazio a un compagno fresco che potesse dare una mano. Fischi della curva? Ai tifosi è lecito esprimere il proprio parere, ne prendiamo atto; nonostante non sia stata fatta una buona gara, abbiamo dato tutto. A volte viene bene, a volte viene peggio; continuiamo a lavorare su questa strada, che sappiamo essere quella giusta. Quest'anno non avevo ancora fatto goal prima di questi due, il goal fa abbastanza parte di me e lo vado a ricercare. Nelle ultime due partite ho avuto la possibilità di attaccare la porta. Da quando sono arrivato qui sono più libero di testa, sto cercando di abbinare la mia prestazione a quella di squadra».
Leonardo Semplici, tecnico della Samp, analizza: «Dispiaciuti, la squadra ha dimostrato valori e mentalità. Abbiamo creato situazioni da cui potevamo ottenere di più; venire a Bari a giocare con questa mentalità è stato merito nostro. Le occasioni si sono presentate, alla fine abbiano concesso un goal che ci condanna a tornare a casa senza risultato pieno. La prestazione c'è stata, stiamo crescendo; mi fa piacere aver visto i ragazzi dispiaciuti. Stanno acquisendo la consapevolezza di essere squadra. Quando si torna a casa con un punto solo, un pareggio è una mezza sconfitta; siamo dispiaciuti. Grande merito alla disponibilità dei ragazzi, adesso c'è un'identità migliore rispetto al mio arrivo. L'avevo preparata con una punta centrale di movimento, per far sì che il loro centrale difensivo uscisse e pagasse il passo diverso; siamo stati bravi a interpretarla. Depaoli? Un'ottima partita su Dorval. A parte il risultato, sono contento di tutti. Con coraggio possiamo risalire la classifica. I cambi potevano essere fatti prima, ma la squadra stava facendo bene e non volevo toccare la situazione. Conosco il calcio, credo sia giusto vivere di domenica in domenica; le vittorie ci permettono di staccare quelli che sono dietro, ma è chiaro che alla Samp bisogna essere ambiziosi. Stiamo diventando una squadra competitiva per giocarcela contro tutti».
Moreno Longo, tecnico del Bari, commenta così: «Nelle ultime partite stiamo producendo meno. Non parlerei di grinta, perché è legata a impegno e dedizione che sono sempre al massimo. Non siamo brillanti come diverse partite fatte quest'anno, per svariati motivi: gli infortuni, qualcuno che sta tirando il fiato dopo aver tirato la carretta. Dobbiamo ritrovare la prestazione singola, nello stare bene a livello fisico e mentale, per tornare a fare quello che siamo capaci di fare. Ora devi fare cose diverse, nel secondo tempo abbiamo cambiato modulo e ci siamo messi dietro per portare via un punto. È fisiologico, in questo momento non siamo al massimo. Dall'altra parte c'era un avversario forte come la Sampdoria, non dobbiamo farci prendere dalla classifica. Gli undici della Sampdoria, se qualcuno non l'ha capito, partono per vincere il campionato; si trovano lì perché la B è tremenda, ma è una squadra tosta. Oggi la Samp stava decisamente meglio di noi, bisogna accettarlo perché è lo sport. C'è sempre un perché: noi non eravamo al 100%, non eravamo lucidi, di là c'era una squadra con giocatori di altissimo livello che stavano bene. Oudin ha giocato da finto nove e Niang si allargava, questo ci ha creato qualche problema; l'avversario era veramente forte. Con il senno di poi è difficile dare delle risposte: magari avrei cambiato disposizione, ma non per la punta in più. Abbiamo avuto una reazione nervosa più che tattica, poi il secondo tempo anche con due attaccanti siamo stati bassi a difendere. Le responsabilità si prendono facendo le scelte. Pereiro? Dobbiamo integrarlo nella squadra, deve trovare ritmi e condizione della categoria. Il ragazzo tecnicamente non si discute, ma sta entrando in un contesto. Stiamo trovando un Maggiore che ci sta dando più garanzie, e stiamo scegliendo lui; abbiamo fiducia in Pereiro, contenti di averlo preso perché ha le qualità e ci darà un apporto. Maggiore ha chiesto il cambio perché non ne aveva più e sentiva i crampi. Favilli? In settimana ha avuto dei problemi, abbiamo tenuto dentro Lasagna a lavorare su Altare e l'altra punta doveva lavorare in fare difensiva perché Bereszyński continuava a spingere. Simic? Ha dato grande disponibilità, l'abbiamo dovuto rischiare: è uscito perché non aveva i 90', è rientrato senza neanche una partitina a campo largo. Dalla fisioterapia è andato direttamente in campo. Akinsanmiro? Me lo aspettavo così, e non è un titolare perché il titolare è Sibilli. Questo rende la profondità della rosa della Sampdoria. I conti li facciamo alla fine, oggi la valutazione è che Salernitana, Frosinone, Samp, Brescia, Palermo, Modena hanno sottoperformato, altrimenti sarebbe stato un campionato pazzesco. Il cammino del Bari è stato positivo, un campionato a testa alta e dignitosissimo dopo essere stati con un piede in C; va apprezzato, ti scontri con realtà fortissimi. La piazza si aspetta alto, ma se si distorcono le vere aspettative si rimane delusi. La Samp ha 30 punti, con un organico per vincere il campionato, il Bari ne ha 38; a volte bisogna essere fieri di quello che si ha. I ragazzi sanno che è un punto importante: quando non sei al 100%, se non vinci non devi perdere. I ragazzi sono i primi a dannarsi l'anima per agguantare il meglio per loro; anche loro si giocano carriera e futuro, entrano in campo sempre per vincere. Guardando in faccia la realtà, ti devi accontentare anche di un punto perché puoi anche perdere. Non la si può mettere sempre e solo sul piano dell'atteggiamento, se no non se ne viene fuori. I ragazzi stanno dando il massimo, è umano non essere al 100%; trovo offensivo mettere in discussione l'atteggiamento, spero che lo sia anche per i ragazzi».
Giulio Maggiore, autore del goal del pareggio, dice: «Non una partita facile, abbiamo un po' sofferto dal punto di vista fisico. Abbiamo dimostrato di essere sul pezzo, abbiamo portato a casa un punto che quando non sei al top è fondamentale. Volevamo e potevamo fare meglio, ci servirà per le prossime partite. Sono un centrocampista offensivo, a cui piace attaccare la porta. Mi piace buttarmi in aree, non ho fatto caso al fatto che rendo meglio con le due punte. Sono contento per i due goal. Io sto bene, non sono al 100% ma arrivavo da mesi di poco impiego; sto migliorano. Dedica? A mia moglie e mio figlio, che ha quasi dieci mesi. La Samp è forte, ci ha messo in difficoltà; abbiamo sbagliato le seconde palle, abbiamo sbagliato tecnicamente. Una giornata storta. L'importanza delle partite si sente, abbiamo portato a casa un punto contro una squadra forte; prendiamo ciò che c'è di positivo. Cambio? Sentivo che negli ultimi minuti ero affaticato, dopo due o tre pressioni forti ho accusato. Ho preferito lasciare spazio a un compagno fresco che potesse dare una mano. Fischi della curva? Ai tifosi è lecito esprimere il proprio parere, ne prendiamo atto; nonostante non sia stata fatta una buona gara, abbiamo dato tutto. A volte viene bene, a volte viene peggio; continuiamo a lavorare su questa strada, che sappiamo essere quella giusta. Quest'anno non avevo ancora fatto goal prima di questi due, il goal fa abbastanza parte di me e lo vado a ricercare. Nelle ultime due partite ho avuto la possibilità di attaccare la porta. Da quando sono arrivato qui sono più libero di testa, sto cercando di abbinare la mia prestazione a quella di squadra».
Leonardo Semplici, tecnico della Samp, analizza: «Dispiaciuti, la squadra ha dimostrato valori e mentalità. Abbiamo creato situazioni da cui potevamo ottenere di più; venire a Bari a giocare con questa mentalità è stato merito nostro. Le occasioni si sono presentate, alla fine abbiano concesso un goal che ci condanna a tornare a casa senza risultato pieno. La prestazione c'è stata, stiamo crescendo; mi fa piacere aver visto i ragazzi dispiaciuti. Stanno acquisendo la consapevolezza di essere squadra. Quando si torna a casa con un punto solo, un pareggio è una mezza sconfitta; siamo dispiaciuti. Grande merito alla disponibilità dei ragazzi, adesso c'è un'identità migliore rispetto al mio arrivo. L'avevo preparata con una punta centrale di movimento, per far sì che il loro centrale difensivo uscisse e pagasse il passo diverso; siamo stati bravi a interpretarla. Depaoli? Un'ottima partita su Dorval. A parte il risultato, sono contento di tutti. Con coraggio possiamo risalire la classifica. I cambi potevano essere fatti prima, ma la squadra stava facendo bene e non volevo toccare la situazione. Conosco il calcio, credo sia giusto vivere di domenica in domenica; le vittorie ci permettono di staccare quelli che sono dietro, ma è chiaro che alla Samp bisogna essere ambiziosi. Stiamo diventando una squadra competitiva per giocarcela contro tutti».