moreno longo. <span>Foto Ssc Bari</span>
moreno longo. Foto Ssc Bari
Calcio

Bari-Sassuolo 1-1, Longo: «Guai a sottovalutare la B. Rinforzi? L’importante è che arrivino»

Lasagna: «Un goal che porta un punto e morale». Grosso: «Ci lasci le penne se commetti ingenuità»

Primo punto del campionato per il Bari, che fa 1-1 contro il Sassuolo in dieci grazie alla rete di Lasagna al 3' di recupero del secondo tempo.

Moreno Longo, tecnico biancorosso, commenta così: «Per noi il pari ha un significato importante, ci permette di interrompere la striscia negativa, ci fa muovere la classifica e ci dà un po' di autostima. Sono contento che sia arrivato tramite una prova non solo tecnica, ma anche caratteriale; la squadra ha dimostrato di volerla a tutti i costi. Un risultato a cui tenevamo, contro una squadra veramente qualitativa. È normale percepire apprensione, è tutto ingigantito dalle due sconfitte iniziali e dalla stagione passata. I ragazzi avevano, come era giusto, un po' di pressione in più. Nel primo tempo abbiamo sofferto il loro palleggio, eravamo poco aggressivi negli ultimi 25 metri. Il loro trequarti si abbassava davanti ai nostri due mediani e ci metteva in inferiorità numerica. Siamo poi passati al centrocampo a tre, per avere più palleggio e ovviare a quella situazione. Il Sassuolo è illegale per la B, il solo Thorstvedt vale più del Bari; la squadra ha cercato di non buttare via il pallone per affondare i colpi con le nostre qualità».

Ancora Longo: «Sibilli ha avuto un problema al tendine del flessore, che ha già avuto in passato. Ci auguriamo che non sia una cosa grave. Lasagna e Novakovich? La possiamo rivedere, ma dobbiamo ragionare in base all'organico che avremo; oggi non avevamo un'altra punta in panchina, dobbiamo vedere come intervenire in questi tre giorni anche in attacco perché possiamo avere necessità anche lì. La risposta la avremo con la chiusura del mercato, lì vedremo come la società avrà operato per il rafforzamento. Stanno cercando di trovare soluzioni e idee, sanno dove c'è da andare a operare per migliorare la squadra; non volevo arrivare agli ultimi tre giorni, ad agosto ci sono quattro partite e dodici punti. L'importante è che arrivino, perché un organico di serie B deve essere competitivo negli undici iniziali e nelle alternative. Noi abbiamo bisogno sia negli undici iniziali sia nelle alternative».

Su alcuni singoli e sul prossimo avversario, Longo aggiunge: «Di Mantovani sono contento, ha fatto una prova diligente e solida con grande attenzione. Era alla sua prima partita, non era al cento per cento ma ha fatto bene. Sgarbi? Lo abbiamo inserito sulla trequarti perché c'era spazio per liberare la sua corsa. Quando il Sassuolo si è abbassato lo abbiamo aperto sulla linea per lavorare in ampiezza. Avrei preferito incontrare la Samp non dopo due sconfitte. Saranno incazzati e sono una squadra costruita per vincere il campionato. Con la serie B non si scherza, va presa con le molle perché ti presenta il conto e non guarda in faccia nessuno. È importante non sottovalutarla in nessuna maniera, deve essere chiaro anche per noi visto che abbiamo rischiato già l'anno scorso. Io ringrazio i presenti perché ci hanno sostenuto in maniera incessante, abbiamo bisogno di essere una cosa sola con il nostro pubblico. Per portare gente allo stadio ci vogliono ottime prestazioni, dimostrare di onorare la maglia dando tutto noi stessi, come abbiamo fatto oggi. Gran parte del pubblico ha apprezzato i ragazzi, che hanno lottato dino alla fine».

Kevin Lasagna, autore della rete del pareggio biancorosso, dice: «Un goal che porta un punto e tanto morale. Abbiamo fatto tutta la partita a cercare il goal, in due occasioni non è andata bene ma alla fine tutta la panchina è venuta verso di me. Ci tenevamo a fare punti, soprattutto davanti a tutta questa gente. Siamo professionisti, sappiamo che quando le cose vanno meno bene è più difficile; ci tappiamo le orecchie e andiamo avanti. Era da tempo che non sentivo lo stadio urlare il mio nome, fa molto piacere questo. È un punto di ripartenza. Abbiamo fatto un ottimo precampionato, poi qualcosa non è andato bene; il punto ci deve dare la forza e l'umiltà, abbiamo delle qualità. Io e Novakovich ci cerchiamo, se lo facciamo di più è più facile lavorare di reparto. Non è facile, ci vuole un po' di tempo, lavorando insieme di reparto sarà più facile trovare il feeling in partita. Non abbiamo iniziato il campionato come volevamo, si iniziava a sentire qualcosa che mancava; muovere la classifica, anche solo di un punto, fa bene. Dedica? Alla mia famiglia che era qui a vedermi, e anche ai tifosi che devono essere un supporto per noi. Le occasioni si sbagliano, ma si deve cancellare e andare avanti. Abbiamo cercato soprattutto nel secondo tempo il goal, poi alla fine è stato molto importante e molto bello sentire il mio nome urlato dallo stadio. Da dopo l'espulsione abbiamo cercato di costruire con calma, ma abbiamo sbagliato l'ultimo passaggio. È stata una reazione d'orgoglio, la squadra ci ha creduto fino alla fine. La gara è stata strana, il Sassuolo è stato costretto a rimanere basso e non ha fatto vedere le sue qualità».

Fabio Grosso, tecnico del Sassuolo, analizza: «L'arbitro è stato bravo, un arbitro che si è confermato di livello. Alla fine qualcuno ci lascia le penne se commetti delle superficialità. Abbiamo fatto un ottimo primo tempo, con occasioni per raddoppiare; non ci siamo riusciti, poi abbiamo commesso qualche piccola leggerezza. Anche in dieci c'è stato lo spirito di gruppo, che è una cosa bellissima per me; usciamo con un punto meritato. Della vittoria non si è mai certi, bisogna conquistarla e meritarla. Abbiamo fatto tanto per uscire dal campo con i tre punti, ma mi sono complimentato per lo spirito di squadra. Il Bari ha qualità ed esperienza, noi non abbiamo avuto la zampata per chiudere le gara. Ci teniamo le tante cose positive e proveremo a migliorare. Thorstvedt? Ha fatto una grande partita, come i suoi compagni. Avremmo dovuto schiacciarla, perché abbiamo avuto l'opportunità. Abbiamo mollato la presa e gli avversari possono farti male se commetti delle ingenuità. Mercato? Non spreco energie a pensare a quello che sarà. Le squadre erano entrambe stanche, ma noi eravamo uno in meno e abbiamo fatto un grande sforzo fisico. Ci prendiamo il risultato, senza ulteriori riflessioni».
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