Calcio
Bari-Sudtirol 1-0, Mignani: «Partita epica, non sarebbe stata possibile senza il pubblico»
Il mister: «Sono passato da eroe a cogli..e nel giro di un tiro in porta». Benedetti: «Miglior momento della carriera»
Bari - venerdì 2 giugno 2023
23.47
«Prima di Bolzano avevamo giocato una quarantina di partite, in cui avevo fatto vedere qualcosa. Ero sicuro che la squadra avrebbe avuto atteggiamento e rabbia agonistica, poi per me non c'è nulla di scontato. Faccio i complimenti ai ragazzi, hanno vinto una partita epica in inferiorità numerica. Non sarebbe mai avvenuto senza la spinta di questi tifosi meravigliosi, che mi resteranno nel cuore». Così mister Michele Mignani al termine della partita che ha visto il suo Bari vincere 1-0 al San Nicola contro il Sudtirol, ribaltando la sfida di andata e conquistando il biglietto per la finale dei playoff promozione.
Mignani continua: «Il peso sarà di nuovo sulle spalle la settimana prossima, ma ci diamo una possibilità. Delle critiche non mi sono mai accorto; oggi sono stato fortunato. Morachioli mi fa sempre pensare, aveva perso un po' di allenamenti per problemi fisici; oggi ho pensato che si potesse costruire una catena di sinistra con Morachioli, Maita e Ricci per creare superiorità e mettere palle in mezzo. Morachioli per caratteristiche non sta vicino all'area ma preferisce saltare l'uomo; deve imparare a calciare in porta, non è possibile che in un tempo intero non calci in porta. Triplo cambio? Abbiamo pensato a tenere la partita in piedi nel secondo tempo, senza prenderlo; l'atteggiamento del Suditrol è sempre stato lo stesso, Morachioli e Dorval erano stanchi e ho deciso di tornare a quattro, forzando con i tre attaccanti. L'idea è stata comunque di fare tre cambi insieme. Ho messo Matino e non Zuzek perché ci eravamo lasciati la possibilità di metterci a quattro e Matino ha fatto il terzino in carriera, e nelle sue corde ha anche il goal su palla inattiva. Dorval? Ha tatto una grandissima partita. ha margini di miglioramento, oggi ha dimostrato di avere personalità. Ci vuole equilibrio, si possono fare errori. Oggi Ricci secondo me ha sbagliato, ma lo spirito di squadra deve andare oltre i singoli».
Parlando dei suoi colleghi allenatori, Mignani aggiunge: «Con Bisoli non ci frequentiamo, ma ho stima di lui e lo rispetto perché in carriera ha dimostrato di essere un grande allenatore. Io sono un esordiente, dall'altra parte c'era un allenatore che ha vinto campionati. Ora troveremo uno tra Pecchia e Ranieri, io non mi posso avvicinare neanche a loro; spero che i ragazzi ci regalino un'altra serata come quella di oggi».
Cos'ha cambiato l'inerzia della partita all'intervallo, dopo l'espulsione di Ricci a fine primo tempo? «Non c'era bisogno di fare discorsi, negli occhi dei ragazzi si vedeva che ci credevano e l'hanno dimostrato sul campo - rivela Mignani. Io sarei stato comunque orgoglioso dei miei giocatori anche con un risultato diverso; mi rendono orgogliosi dal primo giorno in cui siedo su questa panchina. Vedo l'impegno, non è sempre sinonimo di vittoria ma per me è sufficiente per rendermi orgoglioso. Quota partita è la ciliegina sulla torta, che ci permette di arrivare in finale. Abbiamo preparato la partita per trascinare noi stessi e farci trascinare dalla gente. I ragazzi hanno fatto una partita di intensità tremenda e grande arguzia, abbiamo trovato il goal con uno in meno».
Il mister conclude: «Questo mestiere è meraviglioso perché ti fa vivere giornate come queste e vivere emozioni del genere. Vedi dei ragazzi che danno l'anima per un obiettivo, in un contesto unico: tutto questo me lo porterò dentro. I ragazzi mi hanno fatto esultare, quasi sono stato malmenato da loro dopo il goal e alla fine. Sono passato da essere un eroe a essere un "coglione" nel giro di un tiro in porta; per me è un onore essere qui, porterò nel cuore ogni giorno qui a Bari. Per le soddisfazioni sportive e il riconoscimento della gente. Voglio godermi questa serata. Il Parma ha talenti e qualità, il Cagliari ha grandissima sostanza. Una partita come questa ti alza gioia e soddisfazione, ma non si può arrivare a una finale senza entusiasmo, energia e adrenalina. I ragazzi hanno dimostrato che faranno di tutto per superare l'avversario».
Felicissimo anche Leonardo Benedetti, entrato dalla panchina per segnare il goal partita: «Emozione bellissima, abbiamo fatto una grande partita. I nostri tifosi sono stati il 12mo uomo. Siamo contentissimi, stiamo vivendo un sogno; ora ci manca l'ultimo step. Sono emozionantissimo, sotto la nord è stato tutto bellissimo. Ci godiamo questa serata, da domani pensiamo alle altre due partite. Un piccolo sogno che si realizza, quello grande deve ancora venire. È il momento più bello della mia carriera, forse della mia vita: lo dedico alla mia fidanzata, alla mia famiglia, ai miei amici. Una vittoria importantissima, dopo un grandissimo primo tempo. Ci dà la giusta carica per affrontare l prossime due partite. Dopo l'espulsione non eravamo preoccupati, bastava guardarci in faccia per vedere il sangue negli occhi. Una partita di cuore, ma anche di intelligenza; contenti così. Questa è una piazza incredibile, oggi il pubblico davvero è stato l'uomo in più. L'abbiamo vinta con il cuore, ma anche con la testa; una partita di intelligenza, soprattutto dopo l'espulsione. Abbiamo mixato cuore e lucidità e abbiamo portato a casa il risultato. Anche l'anno scorso ho vissuto grandi emozioni con la salvezza, ma quest'anno è davvero inspiegabile».
Mignani continua: «Il peso sarà di nuovo sulle spalle la settimana prossima, ma ci diamo una possibilità. Delle critiche non mi sono mai accorto; oggi sono stato fortunato. Morachioli mi fa sempre pensare, aveva perso un po' di allenamenti per problemi fisici; oggi ho pensato che si potesse costruire una catena di sinistra con Morachioli, Maita e Ricci per creare superiorità e mettere palle in mezzo. Morachioli per caratteristiche non sta vicino all'area ma preferisce saltare l'uomo; deve imparare a calciare in porta, non è possibile che in un tempo intero non calci in porta. Triplo cambio? Abbiamo pensato a tenere la partita in piedi nel secondo tempo, senza prenderlo; l'atteggiamento del Suditrol è sempre stato lo stesso, Morachioli e Dorval erano stanchi e ho deciso di tornare a quattro, forzando con i tre attaccanti. L'idea è stata comunque di fare tre cambi insieme. Ho messo Matino e non Zuzek perché ci eravamo lasciati la possibilità di metterci a quattro e Matino ha fatto il terzino in carriera, e nelle sue corde ha anche il goal su palla inattiva. Dorval? Ha tatto una grandissima partita. ha margini di miglioramento, oggi ha dimostrato di avere personalità. Ci vuole equilibrio, si possono fare errori. Oggi Ricci secondo me ha sbagliato, ma lo spirito di squadra deve andare oltre i singoli».
Parlando dei suoi colleghi allenatori, Mignani aggiunge: «Con Bisoli non ci frequentiamo, ma ho stima di lui e lo rispetto perché in carriera ha dimostrato di essere un grande allenatore. Io sono un esordiente, dall'altra parte c'era un allenatore che ha vinto campionati. Ora troveremo uno tra Pecchia e Ranieri, io non mi posso avvicinare neanche a loro; spero che i ragazzi ci regalino un'altra serata come quella di oggi».
Cos'ha cambiato l'inerzia della partita all'intervallo, dopo l'espulsione di Ricci a fine primo tempo? «Non c'era bisogno di fare discorsi, negli occhi dei ragazzi si vedeva che ci credevano e l'hanno dimostrato sul campo - rivela Mignani. Io sarei stato comunque orgoglioso dei miei giocatori anche con un risultato diverso; mi rendono orgogliosi dal primo giorno in cui siedo su questa panchina. Vedo l'impegno, non è sempre sinonimo di vittoria ma per me è sufficiente per rendermi orgoglioso. Quota partita è la ciliegina sulla torta, che ci permette di arrivare in finale. Abbiamo preparato la partita per trascinare noi stessi e farci trascinare dalla gente. I ragazzi hanno fatto una partita di intensità tremenda e grande arguzia, abbiamo trovato il goal con uno in meno».
Il mister conclude: «Questo mestiere è meraviglioso perché ti fa vivere giornate come queste e vivere emozioni del genere. Vedi dei ragazzi che danno l'anima per un obiettivo, in un contesto unico: tutto questo me lo porterò dentro. I ragazzi mi hanno fatto esultare, quasi sono stato malmenato da loro dopo il goal e alla fine. Sono passato da essere un eroe a essere un "coglione" nel giro di un tiro in porta; per me è un onore essere qui, porterò nel cuore ogni giorno qui a Bari. Per le soddisfazioni sportive e il riconoscimento della gente. Voglio godermi questa serata. Il Parma ha talenti e qualità, il Cagliari ha grandissima sostanza. Una partita come questa ti alza gioia e soddisfazione, ma non si può arrivare a una finale senza entusiasmo, energia e adrenalina. I ragazzi hanno dimostrato che faranno di tutto per superare l'avversario».
Felicissimo anche Leonardo Benedetti, entrato dalla panchina per segnare il goal partita: «Emozione bellissima, abbiamo fatto una grande partita. I nostri tifosi sono stati il 12mo uomo. Siamo contentissimi, stiamo vivendo un sogno; ora ci manca l'ultimo step. Sono emozionantissimo, sotto la nord è stato tutto bellissimo. Ci godiamo questa serata, da domani pensiamo alle altre due partite. Un piccolo sogno che si realizza, quello grande deve ancora venire. È il momento più bello della mia carriera, forse della mia vita: lo dedico alla mia fidanzata, alla mia famiglia, ai miei amici. Una vittoria importantissima, dopo un grandissimo primo tempo. Ci dà la giusta carica per affrontare l prossime due partite. Dopo l'espulsione non eravamo preoccupati, bastava guardarci in faccia per vedere il sangue negli occhi. Una partita di cuore, ma anche di intelligenza; contenti così. Questa è una piazza incredibile, oggi il pubblico davvero è stato l'uomo in più. L'abbiamo vinta con il cuore, ma anche con la testa; una partita di intelligenza, soprattutto dopo l'espulsione. Abbiamo mixato cuore e lucidità e abbiamo portato a casa il risultato. Anche l'anno scorso ho vissuto grandi emozioni con la salvezza, ma quest'anno è davvero inspiegabile».