Calcio
Bari-Ternana 2-0, Vivarini: «Vittoria da sei punti». Hamlili: «Goal più importante in carriera»
Il tecnico nel post gara: «Possesso da migliorare, sul mercato andranno fatte valutazioni». Il mediano: «Questo girone mi "esalta"»
Bari - domenica 13 ottobre 2019
20.34
«Una vittoria da sei punti». Commenta così mister Vincenzo Vivarini il successo del suo Bari per 2-0 sulla Ternana, nel big match della nona giornata della serie C gruppo C. «La Ternana è una squadra ben definita, bisogna fare i complimenti ai miei giocatori che hanno fatto una grande prestazione - continua Vivarini. Dobbiamo essere più veloci nel servire gli attaccanti, più bravi in possesso. Stiamo compensando con grande volontà e qualche piazzato che ci sta aiutando».
Il mister si addentra in una chiara spiegazione tattica della partita: «L'avevamo studiata nei minimi particolari, loro hanno modificato la posizione di Furlan che ci aspettavamo più a ridosso del nostro play. Mi aspettavo che lavorasse su Bianco, invece hanno cercato di evitare i nostri cambi di gioco utilizzando con il 4-4-2. Nel primo tempo abbiamo deciso di lavorare di più su Bianco, abbiamo fatto cambi di gioco ma ho chiesto a Costa di andare altissimo sul loro terzino. Oggi abbiamo fatto uno scivolamento particolare, Costa ha fatto l'esterno alto quindi Berra è rimasto più difensivo a destra. Con Kupisz avrei perso centimetri; lui comunque è rimasto in ballottaggio fino alla fine, però poi c'era da mantenere il risultato e ho fatto la scelta di rinforzare il centrocampo. La Ternana è squadra che tende ad allungare le avversarie e ad abbassarle, nel primo tempo l'abbiamo sofferto. Nella ripresa sono calati e noi abbiamo aggredito meglio, abbiamo approfittato del fatto che non avessero più cambi a centrocampo».
Una grande crescita in poco tempo per il suo Bari, anche se Vivarini ancora chiede alla squadra di migliorare tanto per avere un quadro più definito e fare eventuali valutazioni diverse in futuro. «Il Bari ha individualità ottime, non solo Hamlili che oggi ha fatto un gran goal - continua il tecnico. Era importante il risultato perché la classifica è da migliorare e ora arrivano partite difficili. Da quando sono arrivato dico che questa classifica va mantenuta per il girone d'andata e poi sperare in un miglioramento di squadra nel ritorno. La vittoria di oggi ci dà serenità, l'equilibrio in fase difensiva si trova velocemente. Miglioramenti ci sono da fare in fase di possesso palla; per ottenere equilibri in campo devi cambiare il meno possibile, così da dare sicurezze alla squadra. Quando devi fare il risultato devi badare al sodo, e la squadra così ha trovato solidità e padronanza del campo. Quando ci sarà un po' più di consapevolezza in più si potranno fare anche altre scelte. Con il mercato aperto dovremo fare delle valutazioni».
In cima alla classifica ora c'è il Potenza. Non esattamente una sorpresa, almeno per Vivarini: «Il Potenza arriverà fino alla fine, dobbiamo lottare con loro. Sono i più organizzati e i più affiati, lavorano da tempo insieme ed è un vantaggio per loro», conclude il tecnico del Bari.
Ad aprire la marcature il gran goal di Hamlili, che con un destro potente e preciso ha spianato la strada ai suoi per il dominio nella ripresa e la vittoria finale: «Il goal più importante per me in carriera - dice il centrocampista italo-marocchino, tanto grintoso e leonino in campo quanto timido e di poche parole fuori. Ero in una buona posizione e ho subito pensato a tirare. L'importante è che la squadra giri bene, non è importante chi segna. Le mie qualità migliori restano corsa e aggressione, ma l'anno scorso su campi brutti si sono viste di meno le mie doti tecniche. Il mister ha le sue idee di gioco e le sta applicando in modo specifico; per me è cambiato qualche tempo di pressione, qualche uscita in particolare. Chiede molta pressione e palla coperta. Squalifica? Non fa piacere ma siamo in tanti in rosa, tutti bravi. Penso solo a lavorare bene in settimana e a mettere in difficoltà il mister nelle scelte. Questo girone dal punto di vista ambientale e fisico è diverso dai gruppi B e A, mi "esalta" di più».
Delusione, invece, in casa Ternana, che perde la prima posizione in graduatoria. «Abbiamo affrontato una signora squadra che ci ha creato difficoltà - dice Fabio Gallo, mister delle "fere". Primo tempo alla pari, poi abbiamo preso un goal strano, su una rimessa laterale che sembrava nostra. Quell'episodio ha condizionato la partita. Siamo venuti qui per giocare la nostra gara, con Furlan più due attaccanti, non certo per il punto. Abbiamo sbagliato negli episodi, sul secondo goal una marcatura fatta male, sul primo l'errore del portiere che aveva la palla in mano e l'azione doveva finire lì. È stata comunque una gara equilibrata, il Bari ha spinto molto e noi non abbiamo dato una prova in linea con le scorse, soprattutto quella di domenica. Il Bari è forte, ha giocatori bravi: li abbiamo affrontati con la consapevolezza della loro forza ma anche delle nostre certezze, non sono abituato a usare le assenze come scusa. Non avere due giocatori davanti alla difesa come Palumbo e Proietti per noi è un male, ma chi ha giocato oggi ha fatto bene. Defendi? L'ho messo perché credevo che potesse far bene, non sarebbe professionale da parte mia ascoltare richieste che comunque non ci sono state. L'attacco è legato a tutta la squadra, non mi sento di dare responsabilità maggiori a uno o all'altro. Si vince e si perde tutti insieme. Potenza? Contro di loro è stata una partita difficile da vincere, è una squadra organizzata e lavora da due anni con lo stesso allenatore e gli stessi calciatori. Bisognerà lottare ogni domenica».
Il mister si addentra in una chiara spiegazione tattica della partita: «L'avevamo studiata nei minimi particolari, loro hanno modificato la posizione di Furlan che ci aspettavamo più a ridosso del nostro play. Mi aspettavo che lavorasse su Bianco, invece hanno cercato di evitare i nostri cambi di gioco utilizzando con il 4-4-2. Nel primo tempo abbiamo deciso di lavorare di più su Bianco, abbiamo fatto cambi di gioco ma ho chiesto a Costa di andare altissimo sul loro terzino. Oggi abbiamo fatto uno scivolamento particolare, Costa ha fatto l'esterno alto quindi Berra è rimasto più difensivo a destra. Con Kupisz avrei perso centimetri; lui comunque è rimasto in ballottaggio fino alla fine, però poi c'era da mantenere il risultato e ho fatto la scelta di rinforzare il centrocampo. La Ternana è squadra che tende ad allungare le avversarie e ad abbassarle, nel primo tempo l'abbiamo sofferto. Nella ripresa sono calati e noi abbiamo aggredito meglio, abbiamo approfittato del fatto che non avessero più cambi a centrocampo».
Una grande crescita in poco tempo per il suo Bari, anche se Vivarini ancora chiede alla squadra di migliorare tanto per avere un quadro più definito e fare eventuali valutazioni diverse in futuro. «Il Bari ha individualità ottime, non solo Hamlili che oggi ha fatto un gran goal - continua il tecnico. Era importante il risultato perché la classifica è da migliorare e ora arrivano partite difficili. Da quando sono arrivato dico che questa classifica va mantenuta per il girone d'andata e poi sperare in un miglioramento di squadra nel ritorno. La vittoria di oggi ci dà serenità, l'equilibrio in fase difensiva si trova velocemente. Miglioramenti ci sono da fare in fase di possesso palla; per ottenere equilibri in campo devi cambiare il meno possibile, così da dare sicurezze alla squadra. Quando devi fare il risultato devi badare al sodo, e la squadra così ha trovato solidità e padronanza del campo. Quando ci sarà un po' più di consapevolezza in più si potranno fare anche altre scelte. Con il mercato aperto dovremo fare delle valutazioni».
In cima alla classifica ora c'è il Potenza. Non esattamente una sorpresa, almeno per Vivarini: «Il Potenza arriverà fino alla fine, dobbiamo lottare con loro. Sono i più organizzati e i più affiati, lavorano da tempo insieme ed è un vantaggio per loro», conclude il tecnico del Bari.
Ad aprire la marcature il gran goal di Hamlili, che con un destro potente e preciso ha spianato la strada ai suoi per il dominio nella ripresa e la vittoria finale: «Il goal più importante per me in carriera - dice il centrocampista italo-marocchino, tanto grintoso e leonino in campo quanto timido e di poche parole fuori. Ero in una buona posizione e ho subito pensato a tirare. L'importante è che la squadra giri bene, non è importante chi segna. Le mie qualità migliori restano corsa e aggressione, ma l'anno scorso su campi brutti si sono viste di meno le mie doti tecniche. Il mister ha le sue idee di gioco e le sta applicando in modo specifico; per me è cambiato qualche tempo di pressione, qualche uscita in particolare. Chiede molta pressione e palla coperta. Squalifica? Non fa piacere ma siamo in tanti in rosa, tutti bravi. Penso solo a lavorare bene in settimana e a mettere in difficoltà il mister nelle scelte. Questo girone dal punto di vista ambientale e fisico è diverso dai gruppi B e A, mi "esalta" di più».
Delusione, invece, in casa Ternana, che perde la prima posizione in graduatoria. «Abbiamo affrontato una signora squadra che ci ha creato difficoltà - dice Fabio Gallo, mister delle "fere". Primo tempo alla pari, poi abbiamo preso un goal strano, su una rimessa laterale che sembrava nostra. Quell'episodio ha condizionato la partita. Siamo venuti qui per giocare la nostra gara, con Furlan più due attaccanti, non certo per il punto. Abbiamo sbagliato negli episodi, sul secondo goal una marcatura fatta male, sul primo l'errore del portiere che aveva la palla in mano e l'azione doveva finire lì. È stata comunque una gara equilibrata, il Bari ha spinto molto e noi non abbiamo dato una prova in linea con le scorse, soprattutto quella di domenica. Il Bari è forte, ha giocatori bravi: li abbiamo affrontati con la consapevolezza della loro forza ma anche delle nostre certezze, non sono abituato a usare le assenze come scusa. Non avere due giocatori davanti alla difesa come Palumbo e Proietti per noi è un male, ma chi ha giocato oggi ha fatto bene. Defendi? L'ho messo perché credevo che potesse far bene, non sarebbe professionale da parte mia ascoltare richieste che comunque non ci sono state. L'attacco è legato a tutta la squadra, non mi sento di dare responsabilità maggiori a uno o all'altro. Si vince e si perde tutti insieme. Potenza? Contro di loro è stata una partita difficile da vincere, è una squadra organizzata e lavora da due anni con lo stesso allenatore e gli stessi calciatori. Bisognerà lottare ogni domenica».