Calcio
Bari-Ternana, la vigilia di Vivarini: «Ci vuole determinazione. Pronti a ogni incognita»
Il tecnico dei biancorossi: «Con i nostri tifosi non ci sarebbe stato scampo per nessuno. Mi aspetto una partita come quella di ritorno in campionato»
Bari - domenica 12 luglio 2020
8.55
«Sarà una partita particolare, un dentro o fuori da affrontare con la massima attenzione, concentrazione e determinazione. Non lasceremo niente al caso; in questo periodo abbiamo cercato di ottenere tutto questo, la squadra è consapevole, siamo pronti ad affrontare una grossa squadra come la Ternana. Hanno giocatori adatti ad affrontare queste partite, si sono comportati molto bene finora». Mister Vivarini presenta così la partita fra il suo Bari e la Ternana; squadre in campo alle 20:30 di domani, 13 luglio, per il quarti di finale playoff di serie C.
Vivarini spiega: «Ci siamo concentrati moltissimo nel tenere serena la squadra. Di solito in queste situazioni vince chi è più concentrato sull'obiettivo. Siamo abbastanza tranquilli, ma se ci fossero stati i nostri tifosi non ci sarebbe stato scampo per gli avversari. In questo momento lo stadio vuoto dà un'idea di calcio diverso; un'altra incognita di questa partita, ma anche per questa saremo pronti».
Una squadra, quella umbra, che il Bari ha già affrontato due volte in campionato: «Nella prima partita andò bene per noi, al ritorno loro fecero una gran partita, aggredendo le nostre fonti di gioco, con un pressing a tutto campo - ricorda Vivarini. Furono molto determinati, e ci aspettiamo la stessa partita. Loro sono pericolosi sui piazzati, con il calcio perfetto di Mammarella; un aspetto che abbiamo curato molto. Quella partita fu condizionata da un angolo e una punizione. Dobbiamo essere pronti a venir via dalle loro pressioni per fare il nostro calcio».
Sulle incognite della partita, Vivarini aggiunge: «Saranno diverse. Quella maggiore per noi è il non giocare da quattro mesi. In questo periodo abbiamo cercato di simulare nel miglior modo possibile le partite, cercando di trovare le motivazioni giuste. I dati ci hanno dato ragione: la squadra è stata molto concentrata e motivata in questo periodo. Mi baso sui dati e dico che a livello fisico stiamo bene; l'unica cosa che non abbiamo monitorato è l'aspetto caratteriale. La motivazione di una partita vera è impossibile da ricreare. Nei ragazzi, però, vedo lo sguardo giusto».
Per preparare la partita, «Abbiamo lavorato molto sull'aspetto tecnico-tattico - aggiunge il tecnico biancorosso. Abbiamo monitorato tanto i ragazzi nel periodo in cui non siamo stati insieme; quando ci siamo ritrovati siamo stati fin da subito concentrati su questa partita, sperando di arrivarci con la serenità giusta e la determinazione migliore per far bene. In partite secche ci vuole un po' di fortuna, gli episodi possono incidere moltissimo. Ci siamo concentrati anche su questo aspetto: lasciar perdere gli avversari, sorvolare su ogni situazione arbitrale. Dobbiamo aspettarci di tutto, non dobbiamo cadere nei tranelli o farci distogliere per cose non giuste. Massima attenzione».
Il Bari, dalla sua, ha la profondità della rosa: «Quando hai a disposizione una squadra di alto livello, con titolari anche dalla panchina, avere cinque cambi può essere determinante - l'analisi di Vivarini. Da parte di tutta la squadra è fondamentale la massima applicazione e la concentrazione sull'obiettivo. Si può gestire la parte atletica; la squadra sta abbastanza bene, lo dico in funzione dei test fatti. Però non giocando da quattro mesi la condizione non può essere ottimale, bisogna stare attenti a sfruttare i cinque cambi».
Vivarini spiega: «Ci siamo concentrati moltissimo nel tenere serena la squadra. Di solito in queste situazioni vince chi è più concentrato sull'obiettivo. Siamo abbastanza tranquilli, ma se ci fossero stati i nostri tifosi non ci sarebbe stato scampo per gli avversari. In questo momento lo stadio vuoto dà un'idea di calcio diverso; un'altra incognita di questa partita, ma anche per questa saremo pronti».
Una squadra, quella umbra, che il Bari ha già affrontato due volte in campionato: «Nella prima partita andò bene per noi, al ritorno loro fecero una gran partita, aggredendo le nostre fonti di gioco, con un pressing a tutto campo - ricorda Vivarini. Furono molto determinati, e ci aspettiamo la stessa partita. Loro sono pericolosi sui piazzati, con il calcio perfetto di Mammarella; un aspetto che abbiamo curato molto. Quella partita fu condizionata da un angolo e una punizione. Dobbiamo essere pronti a venir via dalle loro pressioni per fare il nostro calcio».
Sulle incognite della partita, Vivarini aggiunge: «Saranno diverse. Quella maggiore per noi è il non giocare da quattro mesi. In questo periodo abbiamo cercato di simulare nel miglior modo possibile le partite, cercando di trovare le motivazioni giuste. I dati ci hanno dato ragione: la squadra è stata molto concentrata e motivata in questo periodo. Mi baso sui dati e dico che a livello fisico stiamo bene; l'unica cosa che non abbiamo monitorato è l'aspetto caratteriale. La motivazione di una partita vera è impossibile da ricreare. Nei ragazzi, però, vedo lo sguardo giusto».
Per preparare la partita, «Abbiamo lavorato molto sull'aspetto tecnico-tattico - aggiunge il tecnico biancorosso. Abbiamo monitorato tanto i ragazzi nel periodo in cui non siamo stati insieme; quando ci siamo ritrovati siamo stati fin da subito concentrati su questa partita, sperando di arrivarci con la serenità giusta e la determinazione migliore per far bene. In partite secche ci vuole un po' di fortuna, gli episodi possono incidere moltissimo. Ci siamo concentrati anche su questo aspetto: lasciar perdere gli avversari, sorvolare su ogni situazione arbitrale. Dobbiamo aspettarci di tutto, non dobbiamo cadere nei tranelli o farci distogliere per cose non giuste. Massima attenzione».
Il Bari, dalla sua, ha la profondità della rosa: «Quando hai a disposizione una squadra di alto livello, con titolari anche dalla panchina, avere cinque cambi può essere determinante - l'analisi di Vivarini. Da parte di tutta la squadra è fondamentale la massima applicazione e la concentrazione sull'obiettivo. Si può gestire la parte atletica; la squadra sta abbastanza bene, lo dico in funzione dei test fatti. Però non giocando da quattro mesi la condizione non può essere ottimale, bisogna stare attenti a sfruttare i cinque cambi».