michele mignani
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Calcio

Bari-Turris 4-2, Mignani: «Temevo questa partita, vittoria meritata». D'Errico: «Reazione da squadra»

Il tecnico: «Abbiamo un po' di gente incosciente, a volte aiuta. Classifica? Campionato non finisce ora». Il centrocampista: «Manteniamo l'equilibrio»

«Una partita complicata, avevamo di fronte una squadra organizzata, che ha palleggio e qualità, ci obbligavano a fare delle letture. Noi abbiamo concesso più di altre volte, ma loro hanno finalizzato tutto quello che hanno creato. Noi nel primo tempo abbiamo creato molto e finalizzato poco. A volte va concesso un po' di palleggio all'avversario, va capito il momento in cui far male. Abbiamo vinto meritatamente, temevo molto questa partita». Così mister Michele Mignani al termine della sfida vinta 4-2 dal suo Bari sulla Turris al San Nicola.

Una partita ribaltata nella ripresa e poi vinta con personalità dal Bari, grazie anche ai cambi: «La ragione me la danno i ragazzi, che entrano e fanno ciò che devono - continua Mignani. Nel primo tempo mi sono arrabbiato perché avevamo preparato situazioni per uscire dalla pressione ma non le facevamo e credevo che dovessimo provare a metterle in pratica. Quando prepariamo una partita sappiamo che possiamo concedere un po' di spazio, mi aspettavo situazioni complicate di gestione. Vedevo che riuscivamo ad arrivare a chiudere, quindi non trovavo motivo per cambiare qualcosa. Il fatto di aver messo Marras per Simeri mi dava la possibilità di cambiare la tipologia degli uomini in campo».

Analizzando la partita, Mignani prosegue: «Loro sono stati bravi, gli faccio i complimenti. Noi avevamo presenza nelle zone dove hanno fatto goal, ma siamo arrivati con un metro di ritardo. Dovevamo arrivare prima e coprire gli spazi, ma non sempre riesci a fare quello che vuoi, l'avversario va limitato anche nella nostra metà campo».

E sui singoli, il tecnico biancorosso aggiunge: «Abbiamo un po' di gente incosciente in campo, e questo a volte ti dà molto. La squadra ha condizione fisica, su un campo pesante siamo andati più forti degli avversari. Cheddira? Ha caratteristiche diverse, in partite con tanti spazi è a più a suo agio. Oggi sapevo che poteva essere la sua partita. Deve capire che non sempre deve fare 100mila chilometri, a volte basta farne 90 e farne bene. Antenucci? Non si discute. Ci sono dei momenti. Ho pensato di farlo giocare dall'inizio, per faccio tante valutazioni e non taglio testa. Spero che gli venga ancora più rabbia. Scavone? Un problema alla caviglia. Maita? Mi fa sempre arrabbiare perché può fare molto meglio. Pur facendo ottime partite, ogni tanto si perde in un bicchier d'acqua. Però sta facendo bene, può fare il salto di qualità ma non ha ancora molto tempo per farlo».

Bari che, dopo questa vittoria, si ritrova a +6 sul Catanzaro secondo. Però Mignani vola basso: «Non pensavo a vincere sei partite su otto. Per i problemi che abbiamo avuto siamo partiti bene; a volte ci vuole fortuna nel trovare le cose giuste da subito. Sono stati bravissimi i ragazzi a non mollare. Vantaggio di +6 dalla seconda? Il campionato non finisce fra due giornate».
andrea derrico

Soddisfatto anche Andrea D'Errico, autore del 2-2 dopo appena 30'' nella ripresa: «Non avevo l'ossessione di segnare, ma è stato un goal fondamentale. Loro attaccavano con molti uomini e ci costringevano a stare bassi; abbiamo preso due goal meritati, ma preferisco giocare contro di loro che contro il Monopoli che ha fatto catenaccio per 90'. Il goal lo dedico alla mia compagna che è arrivata questa settimana. Il boato del San Nicola? Bellissimo».

Per D'errico il Bari l'ha vinta con una «Grande reazione di squadra. C'è da lavorare però i segnali sono positivi. Un'altra squadra l'avrebbe magari persa, ma noi abbiamo avuto una grande reazione e abbiamo creato tante occasioni, due traverse e un mezzo rigore. Il mister ci ha detto di provare fino alla fine, di stare tranquilli e di essere più cinici perché avevamo sprecato diverse occasioni. Nell'occasione di Tascone siamo stati bravi e fortunati, poi abbiamo continuato a giocare e abbiamo fatto il quarto».

Anche dal centrocampista arriva il monito: non montarsi la testa. «È tutta questione di equilibrio, soprattutto dopo otto risultati di fila. Dobbiamo restare con i piedi per terra, le insidie sono dietro l'angolo e la classifica la vediamo a marzo. Abbiamo voglia di lavorare e di andare al campo per allenarci».

Salvatore, allenatore in seconda della Turris, si presenta in sala stampa al posto dello squalificato Caneo e dice: «Siamo venuti qui a giocarla a viso aperto come nel nostro costume, abbiamo fatto due goal nel primo tempo e abbiamo avuto altre occasioni. Il Bari è ritornato nel secondo tempo, ha giocatori di categoria troppo superiore alla media, ma noi anche in inferiorità abbiamo avuto una doppia occasione con Tascone e Frattali è stato super. Esprimiamo bene gioco sulle fasce, anche a Catania avevamo fatto bene. Anche oggi abbiamo dimostrato che ce la possiamo giocare con tutti. Il Bari è una squadra diversa da quella che abbiamo battuto 3-0 cinque mesi fa. Ora ha manovra fluida, giocatori veloci e si vede che c'è la mano dell'allenatore».
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