Calcio
Cesena-Bari 1-1, Longo: «Inammissibile sempre lo stesso errore. Tutti si prendano responsabilità»
Il mister: «Serve rischiare negli ultimi 25 metri». Favilli: «Dobbiamo dare qualcosa in più». Mignani: «Punto ci fa comodo»
Bari - sabato 25 gennaio 2025
17.37
Finisce 1-1 tra Cesena e Bari al Manuzzi, dove decidono la rete di Favilli e il rigore di La Gumina, che agguanta il pareggio per i romagnoli in inferiorità numerica.
Moreno Longo, tecnico del Bari, commenta così l'ennesima occasione sciupata dai suoi biancorossi: «Dispiace commentare questa partita, sembra stupido ripetere sempre la stessa cosa. Devo fargli capire diversamente qualcosa, è inammissibile ripetere tante volte l'errore di tenere la partita aperta e concedere l'episodio. Mi prendo le responsabilità, ma è arrivato che se le prendano anche tutti gli altri. Non abbiamo calciato in porta con la cattiveria di volerla portare via, mi fa arrabbiare. Abbiamo fatto una buona partita, ma non sono più contento di questo: tutti devono prendersi le responsabilità, non sono contento di non vincere. Non bisogna creare l'equivoco della voglia dei ragazzi in termini di impegno e volontà: su ogni campo metti sempre sotto l'avversario, in trasferta andiamo a fare la partita, ma ci manca lo step del portare a casa il risultato in ogni modo, anche con cattiveria ed essendo brutto. Non basta più dire che giochiamo bene, ora bisogna portare a casa i risultati anche assumendosi delle responsabilità negli ultimi 25 metri, dove bisogna rischiare e osare. È un problema mentale, ogni volta manca un pezzettino. Oggi, negli ultimi 25 metri, ci manca lo spunto; servono personalità, atteggiamento e qualità. Sotto l'aspetto qualitativo abbiamo pochi giocatori che abbiano l'uno contro uno, oltre Dorval, Falletti e Sibilli; ma io la voglio vedere, a costo di sbagliare. Io non posso fare i trasferimenti, solo il lavoro; devo entrare nella testa dei ragazzi, se non ci riescono è perché non sono abbastanza convincente. È anche un discorso di caratteristiche; nel Cesena entra Kargbo, che vince l'uno contro uno da cui scaturisce il rigore. Dobbiamo creare il goal con un impeto diverso, quello che mi fa arrabbiare perché lo vedo 11 contro 11. Serve farlo nei momenti topici della partita. Non mi è piaciuta la gestione. Bisognava muovere la palla con pazienza, ma anche verticalizzare e forzare per cercare il secondo goal. Non si può non dare neanche una giocata all'avversario; non siamo fortunati, perché alla prima occasione ce lo fanno sempre. Noi dobbiamo migliorare per crescere e vincere le partite, questo rammarico dà fastidio. Sibilli? Deve ritrovare serenità e sicurezza, lo vediamo a sprazzi fare buone cose, altre meno. Deve trovare serenità per esprimere quel potenziale che l'anno scorso ha fatto la differenza».
Andrea Favilli, autore della rete del vantaggio, dice: «In questo momento non riesco a godermi la gioia del goal. Sapevamo l'importanza della partita, c'è l'amaro in bocca. Felice di aver segnato, ma sappiamo che dobbiamo fare qualcosa in più. Sullo 0-1 abbiamo fatto la partita noi, dobbiamo avere più cattiveria ma abbiamo fatto 70 minuti importantissimi. Conosciamo questa categoria, se non sei in vantaggio di due o tre goal non stai tranquillo. Una prestazione importantissima, ma è normale che se non fai il secondo un episodio può cambiarti la partita. Non so se si tratta di personalità; siamo il Bari, devi portare via i tre punti. Abbiamo fatto una partita da protagonisti, ognuno di noi deve tirare fuori qualcosa di più. Per come si era messa, non puoi andare via senza i tre punti. Noi attaccanti siamo pagati per segnare; ho avuto uno stop per un piccolo problema che mi ha tagliato le gambe quando stavo bene. Sono a disposizione di squadra e mister, quando un attaccante segna ha fatto il suo. Bonfanti? Se la società ha ritenuto di migliorare quel reparto ha fatto benissimo. Sta al mister fare le scelte. Io mi sento bene, una volta risolto quel problema sono state a disposizione; fisicamente ho fatto una buona prestazione».
Michele Mignani, allenatore del Cesena ed ex della partita, analizza: «Andiamo a casa felici, perché tante cose ci hanno dato dei segnali positivi. La partita è stata fatta bene dai miei, l'espulsione ci ha dato lo spunto per una reazione di carattere. Non era facile rimanere in partita, prendiamo questo punto che ci fa tanto comodo. Non volevo cambiare molto tatticamente, il Bari ha palleggio quando gioca in parità numerica; cambiare molto avrebbe tolto riferimento ai miei difensori. Speravo che Kargbo nell'ultima mezz'ora trovasse quello che ha trovato, io l'ho un po' forzata; per noi è una grande soddisfazione. Abbiamo avuto dei problemi questa settimana con la febbre di tanti giocatori; Bastoni è entrato bene, la squadra ha un grande spirito. Sono ragazzi semplici, veri: chiunque entri dà sempre il suo contributo. La Gumina ci darà una mano, sono contento si sia sbloccato».
Moreno Longo, tecnico del Bari, commenta così l'ennesima occasione sciupata dai suoi biancorossi: «Dispiace commentare questa partita, sembra stupido ripetere sempre la stessa cosa. Devo fargli capire diversamente qualcosa, è inammissibile ripetere tante volte l'errore di tenere la partita aperta e concedere l'episodio. Mi prendo le responsabilità, ma è arrivato che se le prendano anche tutti gli altri. Non abbiamo calciato in porta con la cattiveria di volerla portare via, mi fa arrabbiare. Abbiamo fatto una buona partita, ma non sono più contento di questo: tutti devono prendersi le responsabilità, non sono contento di non vincere. Non bisogna creare l'equivoco della voglia dei ragazzi in termini di impegno e volontà: su ogni campo metti sempre sotto l'avversario, in trasferta andiamo a fare la partita, ma ci manca lo step del portare a casa il risultato in ogni modo, anche con cattiveria ed essendo brutto. Non basta più dire che giochiamo bene, ora bisogna portare a casa i risultati anche assumendosi delle responsabilità negli ultimi 25 metri, dove bisogna rischiare e osare. È un problema mentale, ogni volta manca un pezzettino. Oggi, negli ultimi 25 metri, ci manca lo spunto; servono personalità, atteggiamento e qualità. Sotto l'aspetto qualitativo abbiamo pochi giocatori che abbiano l'uno contro uno, oltre Dorval, Falletti e Sibilli; ma io la voglio vedere, a costo di sbagliare. Io non posso fare i trasferimenti, solo il lavoro; devo entrare nella testa dei ragazzi, se non ci riescono è perché non sono abbastanza convincente. È anche un discorso di caratteristiche; nel Cesena entra Kargbo, che vince l'uno contro uno da cui scaturisce il rigore. Dobbiamo creare il goal con un impeto diverso, quello che mi fa arrabbiare perché lo vedo 11 contro 11. Serve farlo nei momenti topici della partita. Non mi è piaciuta la gestione. Bisognava muovere la palla con pazienza, ma anche verticalizzare e forzare per cercare il secondo goal. Non si può non dare neanche una giocata all'avversario; non siamo fortunati, perché alla prima occasione ce lo fanno sempre. Noi dobbiamo migliorare per crescere e vincere le partite, questo rammarico dà fastidio. Sibilli? Deve ritrovare serenità e sicurezza, lo vediamo a sprazzi fare buone cose, altre meno. Deve trovare serenità per esprimere quel potenziale che l'anno scorso ha fatto la differenza».
Andrea Favilli, autore della rete del vantaggio, dice: «In questo momento non riesco a godermi la gioia del goal. Sapevamo l'importanza della partita, c'è l'amaro in bocca. Felice di aver segnato, ma sappiamo che dobbiamo fare qualcosa in più. Sullo 0-1 abbiamo fatto la partita noi, dobbiamo avere più cattiveria ma abbiamo fatto 70 minuti importantissimi. Conosciamo questa categoria, se non sei in vantaggio di due o tre goal non stai tranquillo. Una prestazione importantissima, ma è normale che se non fai il secondo un episodio può cambiarti la partita. Non so se si tratta di personalità; siamo il Bari, devi portare via i tre punti. Abbiamo fatto una partita da protagonisti, ognuno di noi deve tirare fuori qualcosa di più. Per come si era messa, non puoi andare via senza i tre punti. Noi attaccanti siamo pagati per segnare; ho avuto uno stop per un piccolo problema che mi ha tagliato le gambe quando stavo bene. Sono a disposizione di squadra e mister, quando un attaccante segna ha fatto il suo. Bonfanti? Se la società ha ritenuto di migliorare quel reparto ha fatto benissimo. Sta al mister fare le scelte. Io mi sento bene, una volta risolto quel problema sono state a disposizione; fisicamente ho fatto una buona prestazione».
Michele Mignani, allenatore del Cesena ed ex della partita, analizza: «Andiamo a casa felici, perché tante cose ci hanno dato dei segnali positivi. La partita è stata fatta bene dai miei, l'espulsione ci ha dato lo spunto per una reazione di carattere. Non era facile rimanere in partita, prendiamo questo punto che ci fa tanto comodo. Non volevo cambiare molto tatticamente, il Bari ha palleggio quando gioca in parità numerica; cambiare molto avrebbe tolto riferimento ai miei difensori. Speravo che Kargbo nell'ultima mezz'ora trovasse quello che ha trovato, io l'ho un po' forzata; per noi è una grande soddisfazione. Abbiamo avuto dei problemi questa settimana con la febbre di tanti giocatori; Bastoni è entrato bene, la squadra ha un grande spirito. Sono ragazzi semplici, veri: chiunque entri dà sempre il suo contributo. La Gumina ci darà una mano, sono contento si sia sbloccato».