Calcio
Decaro incontra i tifosi: «Non mi farò prendere in giro dagli imprenditori»
Pomeriggio di discussione allo stadio della Vittoria sul futuro, molte le proposte emerse tra cui l'azionariato popolare
Bari - venerdì 20 luglio 2018
19.30
Pomeriggio di confronto tra il sindaco Antonio Decaro e i tifosi del Bari allo stadio della Vittoria, per iniziare a costruire insieme il futuro della squadra cittadina. Il primo passo verso la Bari che verrà, e che potrebbe comprendere una parte di azionariato popolare fatto proprio dai tifosi. Diversi i punti di vista emersi, anche relativi a quanto accaduto anche se fin da subito Decaro ha sottolineato come questo debba essere il momento di costruire e non recriminare sul passato. A tempo debito si dovrà valutare quanto accaduto e riconoscere eventuali colpe, nei prossimi 10-15 giorni sarà necessario valutare per scegliere la società giusta per il futuro e risolvere il problema venutosi a creare con il fallimento dell'attuale società sportiva.
Le proposte emerse dicono chiaramente che i tifosi, accorsi in circa 5 mila alla chiamata del sindaco, vorrebbero ripartire da zero, con una società completamente nuova e di cui non vorrebbero faccia parte nessuno che abbia già fatto parte dei vecchi Cda. Molti vorrebbero una rappresentanza dei tifosi all'interno del consiglio di amministrazione e che possa essere presa in considerazione, se l'imprenditore che arriverà sarà disponibile, la possibilità di lasciare una quota all'azionariato popolare, in stile Parma. Di sicuro ciò che tutti vogliono è che la società che diventerà proprietaria del titolo sportivo sia solida e che possa economicamente e finanziariamente supportare un progetto di lungo periodo, che oggi può partire dalla serie D per arrivare domani di nuovo in serie A. «Non mi farò prendere in giro dagli imprenditori - ha dichiarato a gran voce Antonio Decaro - non farò loro usare il Bari per farsi conoscere. Troppi sono venuti dicendo di voler comprare il Bari e poi non hanno portato nulla, ne farò un elenco così che tutti li conoscano. Ci sono state delle offerte ed è necessario valutarle, ciò che chiederemo di sicuro come prima cosa sarà quella di assumere le persone che da qui a breve perderanno il lavoro. Terremo in considerazione la proposta di azionariato popolare e terremo in considerazione tutte le proposte, non solo quelle di oggi, e vi invitiamo a continuare a mandarcele alla mail baricalcio@comune.bari.it».
«In molti in questi giorni mi hanno accusato di usare il Bari a fini politici - sottolinea - ma se oggi chiedete ai baresi se gli piace via Sparano o il waterfront forse più del 50% vi risponderà negativamente. Non ne ricavo nulla dal punto di vista politico, e se un domani vi renderete conto che lo sto facendo solo per vincere le elezioni l'anno prossimo vi dico che voi avete in mano la penna e il potere di non votarmi. Per quanto riguarda il giocare allo stadio delle Vittorie e non al San Nicola purtroppo questo stadio potrebbe andare bene per la serie D, ma già in serie C non è omologabile».
«Vi ricordo che Floriano Ludwig, uno dei fondatori del Bari, diceva "Sappiatela amare, sappiatela custodire, e guardatela sempre con occhi innamorati" - conclude il sindaco - Qui oggi ho visto questo amore, dobbiamo custodirlo come se fosse un tesoro della nostra città, come il Petruzzelli o la cattedrale. Il calcio a Bari non finirà in un pomeriggio d'agosto del 2018, ma continuerà per sempre».
Le proposte emerse dicono chiaramente che i tifosi, accorsi in circa 5 mila alla chiamata del sindaco, vorrebbero ripartire da zero, con una società completamente nuova e di cui non vorrebbero faccia parte nessuno che abbia già fatto parte dei vecchi Cda. Molti vorrebbero una rappresentanza dei tifosi all'interno del consiglio di amministrazione e che possa essere presa in considerazione, se l'imprenditore che arriverà sarà disponibile, la possibilità di lasciare una quota all'azionariato popolare, in stile Parma. Di sicuro ciò che tutti vogliono è che la società che diventerà proprietaria del titolo sportivo sia solida e che possa economicamente e finanziariamente supportare un progetto di lungo periodo, che oggi può partire dalla serie D per arrivare domani di nuovo in serie A. «Non mi farò prendere in giro dagli imprenditori - ha dichiarato a gran voce Antonio Decaro - non farò loro usare il Bari per farsi conoscere. Troppi sono venuti dicendo di voler comprare il Bari e poi non hanno portato nulla, ne farò un elenco così che tutti li conoscano. Ci sono state delle offerte ed è necessario valutarle, ciò che chiederemo di sicuro come prima cosa sarà quella di assumere le persone che da qui a breve perderanno il lavoro. Terremo in considerazione la proposta di azionariato popolare e terremo in considerazione tutte le proposte, non solo quelle di oggi, e vi invitiamo a continuare a mandarcele alla mail baricalcio@comune.bari.it».
«In molti in questi giorni mi hanno accusato di usare il Bari a fini politici - sottolinea - ma se oggi chiedete ai baresi se gli piace via Sparano o il waterfront forse più del 50% vi risponderà negativamente. Non ne ricavo nulla dal punto di vista politico, e se un domani vi renderete conto che lo sto facendo solo per vincere le elezioni l'anno prossimo vi dico che voi avete in mano la penna e il potere di non votarmi. Per quanto riguarda il giocare allo stadio delle Vittorie e non al San Nicola purtroppo questo stadio potrebbe andare bene per la serie D, ma già in serie C non è omologabile».
«Vi ricordo che Floriano Ludwig, uno dei fondatori del Bari, diceva "Sappiatela amare, sappiatela custodire, e guardatela sempre con occhi innamorati" - conclude il sindaco - Qui oggi ho visto questo amore, dobbiamo custodirlo come se fosse un tesoro della nostra città, come il Petruzzelli o la cattedrale. Il calcio a Bari non finirà in un pomeriggio d'agosto del 2018, ma continuerà per sempre».