Calcio
Di Cesare super goal, per il Bari è l’ennesimo pareggio: 1-1 in casa della Reggiana
La pregevole rete del capitano risponde a Girma e sancisce la settima X in nove gare per i galletti
Bari - sabato 7 ottobre 2023
16.06
E pareggio sia. Il Bari si ferma di nuovo sul segno X, il settimo in nove partite (una vittoria e una sconfitta nelle altre due), pareggiando 1-1 in casa della Reggiana. Decide la super rete di destro al volo dell'eterno capitan Di Cesare, a cui i galletti si aggrappano per recuperare la rete di Girma e proseguire con la "pareggite" cronica che affligge Mignani e i suoi.
Ennesima prova scialba e incolore dei galletti, salvati nel finale di primo tempo dal palo pieno colpito da Antiste e incapaci di creare pericoli alla porta di Bardi. Con l'acciacco (non grave) occorso a Diaw, il tecnico nella ripresa passa prima al 3-5-2, poi al 3-4-1-2, provando anche l'attacco "leggero", con Morachioli-Aramu-Sibilli, ma senza cavare un rango dal buco. Il Bari va appena tre volte al tiro in tutta la partita, e sempre con il quasi 41enne, difensore, Valerio Di Cesare. È lo specchio di una squadra che non va, e che giustamente naviga a metà del guado di una classifica senza sussulti.
Il Bari sale a 10 punti, che valgono un nono posto in una graduatoria che - però - deve ancora completarsi con i vari recuperi. Lo specchio di un'incertezza che regna sovrana, e che non rende giustizia alle ambizioni di una piazza che tumultua. Anche oggi grande partecipazione del popolo biancorosso: 1.782 tifosi hanno seguito la squadra al Mapei Stadium, per ottenere l'ennesimo "brodino" in cambio.
Mister Michele Mignani torna al 4-3-1-2, proponendo dall'inizio la coppia d'attacco Nasti-Diaw, supportati da Aramu sulla trequarti. A centrocampo non c'è l'infortunato Maita, e allora spazio a Koutsoupias e Acampora per completare il reparto insieme a Maiello. In difesa, davanti a Brenno, agiscono Dorval, capitan Di Cesare, Vicari e Frabotta.
Mister Alessandro Nesta risponde con il 4-3-3 per la sua Reggiana: Bardi in porta, Sampirisi-Rozzio (c)-Marcandalli-Pieragnolo in difesa, Crnigoj-Bianco-Kabashi in mediana, Girma-Pettinari-Antiste davanti.
L'inizio di gara si attesta su ritmi lenti, condizionati anche dal gran caldo di Reggio Emilia. Le due squadre si affrontano a centrocampo, in attesa di un episodio per colpire; il tappo salta al 10', quando Pettinari fa da sponda a sinistra per Girma, il giovanissimo attaccante (esordiente dall'inizio) s'incunea in area, si accentra e lascia partite un destro sotto la traversa che piega le mani di Brenno. Trovato il vantaggio, la Reggiana intensifica la pressione offensiva, al cospetto di un Bari in grande difficoltà nell'organizzazione di una reazione; Brenno al 14' esce a vuoto su un angolo, ma Pettinari non ci arriva. Al 18' Acampora perde palla al limite dell'area, Girma glielo ruba e il centrocampista biancorosso lo abbatte a un passo dall'ingresso dell'area di rigore; è lo specchio del momento critico dei galletti, in balia dell'avversario. Sulla punizione mancina di Kabashi è esplosiva la risposta di Brenno, che si distende e mette in corner.
L'accenno di reazione dei biancorossi arriva al 22', quando Aramu con astuzia batte corto una punizione per il rimorchio di Acampora, ma il suo mancino si infrange sulle gambe dei difensori emiliani. È solo un breve momento, perché al 24' la Reggiana torna a farsi pericolosa: il solito Girma semina il panico sulla sinistra, palla arretrata per Kabashi che con il mancino dal limite chiama Brenno alla parata a terra. L'unico sussulto per i galletti arriva al 25', quando Campofranco (collaboratore tecnico di Mignani) viene espulso per proteste dal signor Giua. Il resto? È calma piatta. La Reggiana controlla con ordine, e prova addirittura il preziosismo con il destro al volo di Crnigoj (31') da lontanissimo, ma il pallone si perde largo.
Sembra tutto estremamente complicato per i biancorossi, che si aggrappano alla loro vecchia certezza per tirarsi fuori dai guai. Al 34' Maiello la rimette in mezzo sugli sviluppi di un corner e trova l'inserimento di capitan Di Cesare, che con un piattone destro al volo di rara bellezza manda il pallone a infilarsi nella porta di Bardi, dopo un "bacetto" alla traversa. Il Bari, quasi all'improvviso, trova la forza di reagire, e con Nasti ci prova al 36', ma la difesa di casa se la cava nel cuore dell'area di rigore. Tra 40' e 41' i galletti squillano ancora: Aramu ci prova su punizione, ma la barriera devia, e sul calcio d'angolo successivo Maiello tenta una sforbiciata che si perde larga di poco.
La partita, da un momento all'altro, vive di sprazzi e folate, diventando interessante: al 42' Pierangelo crossa da sinistra e premia l'inserimento del solito Girma, il cui colpo di testa accarezza la faccia superiore della rete. Sempre la Reggiana, con un moto d'orgoglio, sfiora il nuovo vantaggio al 45': il lancio di Bianco pesca Antiste sul filo del fuorigioco (ma in posizione regolare), l'attaccante si gira col sinistro e centra in pieno il palo, a Brenno ormai battuto.
A inizio ripresa, per aggiustare una situazione precaria, Mignani passa al 3-5-1-1, togliendo Diaw (un affaticamento nella zona del bicipite femorale sinistro) per inserire Matino (nel giorno del suo 25mo compleanno). Davanti a Brenno, quindi, Matino-Di Cesare-Vicari, con Dorval e Frabotta a tutta fascia, Koutsoupias-Maiello-Acampora in mezzo e Aramu alle spalle di Nasti. Il nuovo assetto permette al Bari di difendersi con un po' più di ordine, ma è comunque sempre la squadra granata a condurre le danze, pur senza creare nulla di concreto nei primi 10' della ripresa. Al 57' Mignani decide di cambiare ancora, inserendo Sibilli al posto di Koutsoupias per passare al 3-4-2-1, più offensivo.
La Reggiana non si fa impressionare, e continua a produrre gioco e a creare qualche buona occasione. Al 58' Antiste ci prova col mancino al volo, ma spara direttamente nel settore ospiti. Per l'assalto dell'ultima mezz'ora, Nesta procede con i cambi: dentro Gondo e Sardi, fuori Pettinari e Crnigoj. I ritmi, però, non si alzano, e la partita si addormenta lentamente; il Bari guadagna un paio di angoli (infruttuosi), al cospetto di una Reggiana che contiene e controlla.
Per ravvivare la partita e dare un po' di freschezza al suo Bari, mister Mignani manda in campo Benali e Morachioli al posto di Maiello e Nasti. Attacco leggero, quindi, per i galletti, con l'obiettivo di sfruttare l'imprevedibilità, la tecnica e la velocità del tridente Aramu-Morachioli-Sibilli. Di fatto, però, i galletti si vedono solo al 79', ancora con Di Cesare, ma il suo destro al volo su azione di corner finisce in curva, e al minuto 83' col mancino da fuori di Acampora, allungato in angolo da Bardi. Nesta nel finale risponde con l'ingresso di Djamanca e Libutti al posto di Girma e Pierangolo, per tentare a sua volta di ridare pericolosità agli amaranto.
Per gli ultimi assalti Mignani decide di giocare anche la carta finale, cambiando e ricambiando l'assetto offensivo alla ricerca di una quadra che, però, non arriva: dentro Bellomo, fuori Aramu. Ma è la Reggiana a tirare fuori il naso dal guscio, con Antiste (84') che accelera in mezzo alla difesa ospite e incrocia un destro pericoloso, ma di poco largo. Gli emiliani si rivedono al 90' con Gondo, che riceve in profondità, calcia col mancino di prima ma spedisce largo. Nel recupero c'è spazio anche per Luca Cigarini, inserito da Nesta al posto dello stremato Kabashi. Il finale è di marca amaranto: al 92' punizione da sinistra, sponda di Marcandalli per Antiste che non centra il bersaglio grosso. Al 93' c'è gloria anche per Matino, puntuale nella chiusura su Djamanca, lanciato dal cross basso di Antiste. È l'ultimo sussulto del match: dopo 4' di recupero il signor Giua decreta la fine, sancendo il settimo pareggio in nove partite per un Bari senza capo né coda.
Marcatori: 10'pt Girma (R), 33'pt Di Cesare (B)
Reggiana (4-3-3): Bardi, Pieragnolo (35'st Libutti), Rozzio (c), Pettinari (17'st Gondo), Marcandalli, Antiste, Sampirisi, Crnigoj (17'st Nardi), Bianco, Kabashi (45'st Cigarini), Girma (35'st Varela Djamanca)
A disp.: Sposito, Satalino, Lanini, Fiamozzi, Dariva, Szyminski
All. A. Nesta
Bari (4-3-1-2): Brenno, Dorval, Di Cesare (c), Vicari, Frabotta, Koutsoupias (12'st Sibilli), Maiello (31'st Benali), Acampora, Aramu (38'st Bellomo), Nasti (31'st Morachioli), Diaw (1'st Matino)
A disp.: Farroni, Achik, Zuzek, Edjouma, Pucino, Akpa-Chukwu, Ricci
All. M. Mignani
Arbitro: Sig. Antonio Giua (Olbia); assistenti: Sig. Gaetano Massara (Reggio Calabria) e Sig. Francesco Cortese (Palermo). Quarto Ufficiale: Sig. Marco Emmanuele (Pisa). VAR: Francesco Meraviglia (Pistoia), AVAR: Rosario Abisso (Palermo)
Ammoniti: Acampora (B), Kabashi (R), Bianco (R)
Angoli: 6-9
Rec.: 2'pt; 4'st
Note: 25'pt espulso per proteste dalla panchina Campofranco (collaboratore tecnico Bari)
Stadio 'Mapei Stadium - Città del Tricolore' - Reggio Emilia; cielo sereno, 28°C, terreno in ottime condizioni; 10.081 spettatori (1.782 tifosi ospiti)
Ennesima prova scialba e incolore dei galletti, salvati nel finale di primo tempo dal palo pieno colpito da Antiste e incapaci di creare pericoli alla porta di Bardi. Con l'acciacco (non grave) occorso a Diaw, il tecnico nella ripresa passa prima al 3-5-2, poi al 3-4-1-2, provando anche l'attacco "leggero", con Morachioli-Aramu-Sibilli, ma senza cavare un rango dal buco. Il Bari va appena tre volte al tiro in tutta la partita, e sempre con il quasi 41enne, difensore, Valerio Di Cesare. È lo specchio di una squadra che non va, e che giustamente naviga a metà del guado di una classifica senza sussulti.
Il Bari sale a 10 punti, che valgono un nono posto in una graduatoria che - però - deve ancora completarsi con i vari recuperi. Lo specchio di un'incertezza che regna sovrana, e che non rende giustizia alle ambizioni di una piazza che tumultua. Anche oggi grande partecipazione del popolo biancorosso: 1.782 tifosi hanno seguito la squadra al Mapei Stadium, per ottenere l'ennesimo "brodino" in cambio.
Le scelte
Mister Michele Mignani torna al 4-3-1-2, proponendo dall'inizio la coppia d'attacco Nasti-Diaw, supportati da Aramu sulla trequarti. A centrocampo non c'è l'infortunato Maita, e allora spazio a Koutsoupias e Acampora per completare il reparto insieme a Maiello. In difesa, davanti a Brenno, agiscono Dorval, capitan Di Cesare, Vicari e Frabotta.
Mister Alessandro Nesta risponde con il 4-3-3 per la sua Reggiana: Bardi in porta, Sampirisi-Rozzio (c)-Marcandalli-Pieragnolo in difesa, Crnigoj-Bianco-Kabashi in mediana, Girma-Pettinari-Antiste davanti.
Subito Reggiana
L'inizio di gara si attesta su ritmi lenti, condizionati anche dal gran caldo di Reggio Emilia. Le due squadre si affrontano a centrocampo, in attesa di un episodio per colpire; il tappo salta al 10', quando Pettinari fa da sponda a sinistra per Girma, il giovanissimo attaccante (esordiente dall'inizio) s'incunea in area, si accentra e lascia partite un destro sotto la traversa che piega le mani di Brenno. Trovato il vantaggio, la Reggiana intensifica la pressione offensiva, al cospetto di un Bari in grande difficoltà nell'organizzazione di una reazione; Brenno al 14' esce a vuoto su un angolo, ma Pettinari non ci arriva. Al 18' Acampora perde palla al limite dell'area, Girma glielo ruba e il centrocampista biancorosso lo abbatte a un passo dall'ingresso dell'area di rigore; è lo specchio del momento critico dei galletti, in balia dell'avversario. Sulla punizione mancina di Kabashi è esplosiva la risposta di Brenno, che si distende e mette in corner.
Calma piatta
L'accenno di reazione dei biancorossi arriva al 22', quando Aramu con astuzia batte corto una punizione per il rimorchio di Acampora, ma il suo mancino si infrange sulle gambe dei difensori emiliani. È solo un breve momento, perché al 24' la Reggiana torna a farsi pericolosa: il solito Girma semina il panico sulla sinistra, palla arretrata per Kabashi che con il mancino dal limite chiama Brenno alla parata a terra. L'unico sussulto per i galletti arriva al 25', quando Campofranco (collaboratore tecnico di Mignani) viene espulso per proteste dal signor Giua. Il resto? È calma piatta. La Reggiana controlla con ordine, e prova addirittura il preziosismo con il destro al volo di Crnigoj (31') da lontanissimo, ma il pallone si perde largo.
Il ruggito del capitano
Sembra tutto estremamente complicato per i biancorossi, che si aggrappano alla loro vecchia certezza per tirarsi fuori dai guai. Al 34' Maiello la rimette in mezzo sugli sviluppi di un corner e trova l'inserimento di capitan Di Cesare, che con un piattone destro al volo di rara bellezza manda il pallone a infilarsi nella porta di Bardi, dopo un "bacetto" alla traversa. Il Bari, quasi all'improvviso, trova la forza di reagire, e con Nasti ci prova al 36', ma la difesa di casa se la cava nel cuore dell'area di rigore. Tra 40' e 41' i galletti squillano ancora: Aramu ci prova su punizione, ma la barriera devia, e sul calcio d'angolo successivo Maiello tenta una sforbiciata che si perde larga di poco.
Palo
La partita, da un momento all'altro, vive di sprazzi e folate, diventando interessante: al 42' Pierangelo crossa da sinistra e premia l'inserimento del solito Girma, il cui colpo di testa accarezza la faccia superiore della rete. Sempre la Reggiana, con un moto d'orgoglio, sfiora il nuovo vantaggio al 45': il lancio di Bianco pesca Antiste sul filo del fuorigioco (ma in posizione regolare), l'attaccante si gira col sinistro e centra in pieno il palo, a Brenno ormai battuto.
Cambi modulo
A inizio ripresa, per aggiustare una situazione precaria, Mignani passa al 3-5-1-1, togliendo Diaw (un affaticamento nella zona del bicipite femorale sinistro) per inserire Matino (nel giorno del suo 25mo compleanno). Davanti a Brenno, quindi, Matino-Di Cesare-Vicari, con Dorval e Frabotta a tutta fascia, Koutsoupias-Maiello-Acampora in mezzo e Aramu alle spalle di Nasti. Il nuovo assetto permette al Bari di difendersi con un po' più di ordine, ma è comunque sempre la squadra granata a condurre le danze, pur senza creare nulla di concreto nei primi 10' della ripresa. Al 57' Mignani decide di cambiare ancora, inserendo Sibilli al posto di Koutsoupias per passare al 3-4-2-1, più offensivo.
Ritmo lento
La Reggiana non si fa impressionare, e continua a produrre gioco e a creare qualche buona occasione. Al 58' Antiste ci prova col mancino al volo, ma spara direttamente nel settore ospiti. Per l'assalto dell'ultima mezz'ora, Nesta procede con i cambi: dentro Gondo e Sardi, fuori Pettinari e Crnigoj. I ritmi, però, non si alzano, e la partita si addormenta lentamente; il Bari guadagna un paio di angoli (infruttuosi), al cospetto di una Reggiana che contiene e controlla.
Le carte Morachioli e Benali
Per ravvivare la partita e dare un po' di freschezza al suo Bari, mister Mignani manda in campo Benali e Morachioli al posto di Maiello e Nasti. Attacco leggero, quindi, per i galletti, con l'obiettivo di sfruttare l'imprevedibilità, la tecnica e la velocità del tridente Aramu-Morachioli-Sibilli. Di fatto, però, i galletti si vedono solo al 79', ancora con Di Cesare, ma il suo destro al volo su azione di corner finisce in curva, e al minuto 83' col mancino da fuori di Acampora, allungato in angolo da Bardi. Nesta nel finale risponde con l'ingresso di Djamanca e Libutti al posto di Girma e Pierangolo, per tentare a sua volta di ridare pericolosità agli amaranto.
Dentro Bellomo
Per gli ultimi assalti Mignani decide di giocare anche la carta finale, cambiando e ricambiando l'assetto offensivo alla ricerca di una quadra che, però, non arriva: dentro Bellomo, fuori Aramu. Ma è la Reggiana a tirare fuori il naso dal guscio, con Antiste (84') che accelera in mezzo alla difesa ospite e incrocia un destro pericoloso, ma di poco largo. Gli emiliani si rivedono al 90' con Gondo, che riceve in profondità, calcia col mancino di prima ma spedisce largo. Nel recupero c'è spazio anche per Luca Cigarini, inserito da Nesta al posto dello stremato Kabashi. Il finale è di marca amaranto: al 92' punizione da sinistra, sponda di Marcandalli per Antiste che non centra il bersaglio grosso. Al 93' c'è gloria anche per Matino, puntuale nella chiusura su Djamanca, lanciato dal cross basso di Antiste. È l'ultimo sussulto del match: dopo 4' di recupero il signor Giua decreta la fine, sancendo il settimo pareggio in nove partite per un Bari senza capo né coda.
9a g. Serie BKT: Reggiana-Bari 1-1
Marcatori: 10'pt Girma (R), 33'pt Di Cesare (B)
Reggiana (4-3-3): Bardi, Pieragnolo (35'st Libutti), Rozzio (c), Pettinari (17'st Gondo), Marcandalli, Antiste, Sampirisi, Crnigoj (17'st Nardi), Bianco, Kabashi (45'st Cigarini), Girma (35'st Varela Djamanca)
A disp.: Sposito, Satalino, Lanini, Fiamozzi, Dariva, Szyminski
All. A. Nesta
Bari (4-3-1-2): Brenno, Dorval, Di Cesare (c), Vicari, Frabotta, Koutsoupias (12'st Sibilli), Maiello (31'st Benali), Acampora, Aramu (38'st Bellomo), Nasti (31'st Morachioli), Diaw (1'st Matino)
A disp.: Farroni, Achik, Zuzek, Edjouma, Pucino, Akpa-Chukwu, Ricci
All. M. Mignani
Arbitro: Sig. Antonio Giua (Olbia); assistenti: Sig. Gaetano Massara (Reggio Calabria) e Sig. Francesco Cortese (Palermo). Quarto Ufficiale: Sig. Marco Emmanuele (Pisa). VAR: Francesco Meraviglia (Pistoia), AVAR: Rosario Abisso (Palermo)
Ammoniti: Acampora (B), Kabashi (R), Bianco (R)
Angoli: 6-9
Rec.: 2'pt; 4'st
Note: 25'pt espulso per proteste dalla panchina Campofranco (collaboratore tecnico Bari)
Stadio 'Mapei Stadium - Città del Tricolore' - Reggio Emilia; cielo sereno, 28°C, terreno in ottime condizioni; 10.081 spettatori (1.782 tifosi ospiti)