Calcio
Dichiarazioni ADL, Decaro: «La nostra passione merita rispetto»
Il sindaco è intervenuto in seguito alle dichiarazioni rese nella conferenza stampa di Castel Volturno
Bari - mercoledì 7 febbraio 2024
17.32
Lo avevamo definito un polverone e tale è.
Le dichiarazioni di Aurelio De Laurentiis rese in conferenza stampa a Castel Volturno hanno sollevato un vespaio. Il Bari sarebbe una sorta di seconda squadra del Gruppo Filmauro e quelle parole non sono piaciute non solo ai tifosi, ma anche alle istituzioni cittadine.
Primo fra tutti Antonio Decaro, sindaco uscente, l'uomo che ha consegnato nel 2018 il titolo sportivo alla famiglia De Laurentiis:
«Tra i doveri di chi detiene il titolo sportivo - ha scritto in una nota - non c'è solo quello di mantenere in ordine i conti. C'è quello, forse più importante, di rappresentare i colori di una intera città, di portare rispetto a chi ogni settimana paga il biglietto, sostiene lunghi viaggi per le trasferte o anche semplicemente soffre e gioisce davanti alla tv. Per questo trovo le parole di Aurelio De Laurentiis, che definisce il Bari come una seconda squadra del Napoli, offensive nei confronti dell'intera comunità di tifosi baresi. Con tutto il dovuto rispetto per il Napoli, non siamo la seconda squadra di nessuno.
Abbiamo una storia e una dignità - conclude il sindaco di Bari - che non possono essere vilipese in questo modo. Da primo cittadino e da tifoso, chiedo ad Aurelio De Laurentiis di scusarsi al più presto con tutti i baresi per questa uscita a dir poco infelice, che ferisce la nostra passione e la nostra identità».
Una posizione durissima, probabilmente la prima di Decaro così netta nei confronti dell'attuale proprietà del sodalizio biancorosso. Appare sempre più urgente un chiarimento tra istituzioni cittadine, che avevano provveduto con l'amministrazione uscente a rimodernare il San Nicola, e Aurelio e Luigi De Laurentiis.
Le dichiarazioni di Aurelio De Laurentiis rese in conferenza stampa a Castel Volturno hanno sollevato un vespaio. Il Bari sarebbe una sorta di seconda squadra del Gruppo Filmauro e quelle parole non sono piaciute non solo ai tifosi, ma anche alle istituzioni cittadine.
Primo fra tutti Antonio Decaro, sindaco uscente, l'uomo che ha consegnato nel 2018 il titolo sportivo alla famiglia De Laurentiis:
«Tra i doveri di chi detiene il titolo sportivo - ha scritto in una nota - non c'è solo quello di mantenere in ordine i conti. C'è quello, forse più importante, di rappresentare i colori di una intera città, di portare rispetto a chi ogni settimana paga il biglietto, sostiene lunghi viaggi per le trasferte o anche semplicemente soffre e gioisce davanti alla tv. Per questo trovo le parole di Aurelio De Laurentiis, che definisce il Bari come una seconda squadra del Napoli, offensive nei confronti dell'intera comunità di tifosi baresi. Con tutto il dovuto rispetto per il Napoli, non siamo la seconda squadra di nessuno.
Abbiamo una storia e una dignità - conclude il sindaco di Bari - che non possono essere vilipese in questo modo. Da primo cittadino e da tifoso, chiedo ad Aurelio De Laurentiis di scusarsi al più presto con tutti i baresi per questa uscita a dir poco infelice, che ferisce la nostra passione e la nostra identità».
Una posizione durissima, probabilmente la prima di Decaro così netta nei confronti dell'attuale proprietà del sodalizio biancorosso. Appare sempre più urgente un chiarimento tra istituzioni cittadine, che avevano provveduto con l'amministrazione uscente a rimodernare il San Nicola, e Aurelio e Luigi De Laurentiis.