Calcio
Fallimento Bari Calcio, Decaro chiede deroga alla FIGC per ripartire dalla Serie C
Il sindaco precisa: "Sosterremo la squadra in qualsiasi categoria"
Bari - giovedì 19 luglio 2018
17.46
Il Bari Calcio è pronto a ripartire, sotto la guida del sindaco Antonio Decaro, cui passa la patata bollente dopo il rovinoso fallimento. Il primo cittadino è, in queste ore febbrili, al lavoro per formalizzare con la FIGC il trasferimento del titolo sportivo a lui in qualità di rappresentante del Comune di Bari, esattamente come previsto dalla prassi federale.
Nella lettera inviata al massimo organismo della politica calcistica nazionale, inoltre, Decaro ha chiesto di approvare una deroga per permettere al costituendo nuovo Bari Calcio di ripartire dalla Serie C. Una specie di lodo (sperimentato già in occasione del fallimento del Napoli) che farebbe leva da una parte sui meriti sportivi maturati in 110 anni di calcio in biancorosso, dall'altro sulla capienza dello stadio San Nicola che, come annunciato dall'assessore Petruzzelli nelle scorse ore, sarà la sede della squadra anche in un eventuale campionato di Serie D.
Una soluzione che, inoltre, eviterebbe che la più importante lega dilettantistica italiana si trasformi in una sorta di campionato regionale pugliese, vista la presenza, tra le altre, di Andria, Taranto, Nardò, Bitonto, Altamura e compagnia. Il tutto, però, resta vincolato alla reale potenza economica dell'acquirente, chiamato fin da subito a versare i soldi per l'iscrizione alla C e per la fideiussione.
"Sappiamo bene che si tratta di un'operazione difficilissima - spiega il sindaco Decaro - ma vogliamo tentare tutto il possibile per fare ripartire il calcio cittadino da un campionato più consono alla nostra tradizione sportiva e al numero e al calore dei sostenitori biancorossi. Bari non retrocede per le sconfitte sul campo ma è penalizzata da questioni societarie di cui la città e la squadra non sono responsabili. Crediamo poi che la nostra esperienza e la passione sportiva delle migliaia di tifosi baresi possa sostenere il campionato in un momento difficile per la Serie C. Resta chiaro che, anche nel caso in cui la FIGC dovesse respingere la richiesta di deroga, la città sosterrà comunque la squadra".
Nella lettera inviata al massimo organismo della politica calcistica nazionale, inoltre, Decaro ha chiesto di approvare una deroga per permettere al costituendo nuovo Bari Calcio di ripartire dalla Serie C. Una specie di lodo (sperimentato già in occasione del fallimento del Napoli) che farebbe leva da una parte sui meriti sportivi maturati in 110 anni di calcio in biancorosso, dall'altro sulla capienza dello stadio San Nicola che, come annunciato dall'assessore Petruzzelli nelle scorse ore, sarà la sede della squadra anche in un eventuale campionato di Serie D.
Una soluzione che, inoltre, eviterebbe che la più importante lega dilettantistica italiana si trasformi in una sorta di campionato regionale pugliese, vista la presenza, tra le altre, di Andria, Taranto, Nardò, Bitonto, Altamura e compagnia. Il tutto, però, resta vincolato alla reale potenza economica dell'acquirente, chiamato fin da subito a versare i soldi per l'iscrizione alla C e per la fideiussione.
"Sappiamo bene che si tratta di un'operazione difficilissima - spiega il sindaco Decaro - ma vogliamo tentare tutto il possibile per fare ripartire il calcio cittadino da un campionato più consono alla nostra tradizione sportiva e al numero e al calore dei sostenitori biancorossi. Bari non retrocede per le sconfitte sul campo ma è penalizzata da questioni societarie di cui la città e la squadra non sono responsabili. Crediamo poi che la nostra esperienza e la passione sportiva delle migliaia di tifosi baresi possa sostenere il campionato in un momento difficile per la Serie C. Resta chiaro che, anche nel caso in cui la FIGC dovesse respingere la richiesta di deroga, la città sosterrà comunque la squadra".