Calcio
FC Bari, Basha: «Deferimento? Abbiamo parlato col presidente. Siamo tranquilli»
Parola al capitano biancorosso: «Pensiamo solo al Perugia. I tifosi ci siano vicini»
Bari - giovedì 3 maggio 2018
15.15
Una notizia che è caduta su città e tifoseria come un fulmine a ciel sereno: la FC Bari è stata deferita dalla procura federale per il mancato pagamento delle ritenute Irpef e dei contributi Inps relativi alle mensilità di gennaio e febbraio 2018.
Sull'argomento è tornato stamattina in conferenza stampa il capitano del Bari, Migjen Basha, che ha smesso i pantaloncini da calciatore per indossare gli abiti da pompiere ed estinguere il fuoco della preoccupazione che divampa tra i tifosi. «Qualche settimana fa - dice Basha - abbiamo ricevuto ampie rassicurazioni dal presidente. Noi siamo tranquillissimi; oggi pomeriggio c'è allenamento e l'unica cosa che possiamo fare e non pensare a queste notizie. A me sembra che ogni settimana spunti fuori qualcosa che a noi non interessa e non ci riguarda».
L'antibiotico, quindi, è solo uno: «Dobbiamo pensare alla partita di sabato contro il Perugia - carica Basha. Sarà il crocevia della nostra stagione, perché se dovessimo fare risultato avremmo ancora delle buone speranze di agganciare il secondo posto e di guadagnare la A diretta. Se non dovessimo riuscirci, vorrà dire che giocheremo al massimo i playoff».
Parole che collimano coi fatti e con quello che dice la classifica, anche se in città la fiducia nei confronti della squadra è ai livelli minimi degli ultimi anni: «Ci può stare perdere punti per strada, così come ci possono stare i fischi - ammette il capitano. Voglio però ricordare che il Bari nelle ultime quindici partite ne ha persa solo una; magari abbiamo pareggiato un paio di gare che dovevamo vincere, ma le partite che bruciano più di tutte per me sono quelle di Pescara e di Vercelli. Se i tifosi sono delusi non ne capisco il motivo; la squadra da inizio stagione è stabilmente in zona playoff. Se ci fischiano perché alle volte giochiamo meno bene ci sta; anche quello fa parte del calcio. La delusione dei tifosi, mi sembra di capire, non sia legata a questa stagione; è un discorso che affonda le radici negli anni passati e tutti sappiamo quali sono i motivi della frustrazione della tifoseria. Noi tutti questo lo capiamo bene: la tifoseria è stata tradita e da quel momento la piazza è stata un po' distante. Sono passati, però, tanti anni e credo che sia arrivato il momento perché questa cosa inizi a cambiare».
Sul campo, la squadra è reduce da un punto prezioso ottenuto a Palermo, in circostanze tutt'altro che semplici: «Anche quella era una gara fondamentale - ricorda Basha: se l'avessimo persa con essa avremmo perso anche le speranze per il secondo posto. Sicuramente quel pareggio ci dà ancora delle speranze e sabato avremo bisogno di una grande mano da parte dei nostri tifosi. Dobbiamo mettere da parte tutto quello che è successo, compresa la notizia di oggi del deferimento, per provare a vincere contro il Perugia una partita importantissima. Ne mancano ancora tre e cerchiamo di farle al meglio possibile; se poi qualcuno avrà qualcosa da ridire non ci sarà alcun problema: siamo grandi e vaccinati e sappiamo che questo fa parte del calcio».
Il tempo di tirare le somme non è ancora arrivato. Di mezzo c'è «Una squadra forte, che nel girone d'andata è stata un po' sottotono ma che da gennaio si è rimessa in piedi prendendo giocatori di grande valore come Diamanti e Gustafsson, che si sono andati ad aggiungere agente come Di Carmine e Cerri - spiega Basha. Anche se ultimamente hanno perso un paio di punti resta una squadra forte. Lo sappiamo e dobbiamo stare attenti per evitare brutte figure. La squadra c'è e la affronteremo come la prima di tre finali. Ci attendono scontri difficili esattamente come quelli che hanno in calendario Frosinone e Parma, che affronteremo nella prossima giornata. Tutti lottano per un obiettivo e anche se c'è un po' di distacco anche la zona playoff non è chiusa. Sarà dura per tutti e non credo che la partita di sabato possa in qualche modo essere decisiva per la chiusura della griglia playoff»
«Noi - conclude Basha - siamo una squadra capace di tutto: ad esempio essere in vantaggio di due goal a Pescara e poi farsi rimontare nel secondo tempo con un goal all'ultimo secondo. Ma siamo stati anche capaci di pareggiare a Palermo con un uomo i meno e difendere il risultato addirittura in nove. Possiamo fare grandi prestazioni come è successo all'andata, esprimendo sì un gioco più brillante rispetto a quanto fatto vedere nel girone di ritorno, ma quello che conta è che non c'è stata disparità di rendimento tra i due gironi. Rispetto alla terzultima giornata del girone d'andata abbiamo solo due punti in meno e siamo ancora lì. Il fatto che il gioco alle volte non sia bellissimo importa poco; in questo momento abbiamo solo bisogno di punti. I playoff? Sono difficile da affrontare, ma nel momento in cui ti trovi a giocarteli può cambiare tutto, con l'appoggio della nostra tifoseria».
Sull'argomento è tornato stamattina in conferenza stampa il capitano del Bari, Migjen Basha, che ha smesso i pantaloncini da calciatore per indossare gli abiti da pompiere ed estinguere il fuoco della preoccupazione che divampa tra i tifosi. «Qualche settimana fa - dice Basha - abbiamo ricevuto ampie rassicurazioni dal presidente. Noi siamo tranquillissimi; oggi pomeriggio c'è allenamento e l'unica cosa che possiamo fare e non pensare a queste notizie. A me sembra che ogni settimana spunti fuori qualcosa che a noi non interessa e non ci riguarda».
L'antibiotico, quindi, è solo uno: «Dobbiamo pensare alla partita di sabato contro il Perugia - carica Basha. Sarà il crocevia della nostra stagione, perché se dovessimo fare risultato avremmo ancora delle buone speranze di agganciare il secondo posto e di guadagnare la A diretta. Se non dovessimo riuscirci, vorrà dire che giocheremo al massimo i playoff».
Parole che collimano coi fatti e con quello che dice la classifica, anche se in città la fiducia nei confronti della squadra è ai livelli minimi degli ultimi anni: «Ci può stare perdere punti per strada, così come ci possono stare i fischi - ammette il capitano. Voglio però ricordare che il Bari nelle ultime quindici partite ne ha persa solo una; magari abbiamo pareggiato un paio di gare che dovevamo vincere, ma le partite che bruciano più di tutte per me sono quelle di Pescara e di Vercelli. Se i tifosi sono delusi non ne capisco il motivo; la squadra da inizio stagione è stabilmente in zona playoff. Se ci fischiano perché alle volte giochiamo meno bene ci sta; anche quello fa parte del calcio. La delusione dei tifosi, mi sembra di capire, non sia legata a questa stagione; è un discorso che affonda le radici negli anni passati e tutti sappiamo quali sono i motivi della frustrazione della tifoseria. Noi tutti questo lo capiamo bene: la tifoseria è stata tradita e da quel momento la piazza è stata un po' distante. Sono passati, però, tanti anni e credo che sia arrivato il momento perché questa cosa inizi a cambiare».
Sul campo, la squadra è reduce da un punto prezioso ottenuto a Palermo, in circostanze tutt'altro che semplici: «Anche quella era una gara fondamentale - ricorda Basha: se l'avessimo persa con essa avremmo perso anche le speranze per il secondo posto. Sicuramente quel pareggio ci dà ancora delle speranze e sabato avremo bisogno di una grande mano da parte dei nostri tifosi. Dobbiamo mettere da parte tutto quello che è successo, compresa la notizia di oggi del deferimento, per provare a vincere contro il Perugia una partita importantissima. Ne mancano ancora tre e cerchiamo di farle al meglio possibile; se poi qualcuno avrà qualcosa da ridire non ci sarà alcun problema: siamo grandi e vaccinati e sappiamo che questo fa parte del calcio».
Il tempo di tirare le somme non è ancora arrivato. Di mezzo c'è «Una squadra forte, che nel girone d'andata è stata un po' sottotono ma che da gennaio si è rimessa in piedi prendendo giocatori di grande valore come Diamanti e Gustafsson, che si sono andati ad aggiungere agente come Di Carmine e Cerri - spiega Basha. Anche se ultimamente hanno perso un paio di punti resta una squadra forte. Lo sappiamo e dobbiamo stare attenti per evitare brutte figure. La squadra c'è e la affronteremo come la prima di tre finali. Ci attendono scontri difficili esattamente come quelli che hanno in calendario Frosinone e Parma, che affronteremo nella prossima giornata. Tutti lottano per un obiettivo e anche se c'è un po' di distacco anche la zona playoff non è chiusa. Sarà dura per tutti e non credo che la partita di sabato possa in qualche modo essere decisiva per la chiusura della griglia playoff»
«Noi - conclude Basha - siamo una squadra capace di tutto: ad esempio essere in vantaggio di due goal a Pescara e poi farsi rimontare nel secondo tempo con un goal all'ultimo secondo. Ma siamo stati anche capaci di pareggiare a Palermo con un uomo i meno e difendere il risultato addirittura in nove. Possiamo fare grandi prestazioni come è successo all'andata, esprimendo sì un gioco più brillante rispetto a quanto fatto vedere nel girone di ritorno, ma quello che conta è che non c'è stata disparità di rendimento tra i due gironi. Rispetto alla terzultima giornata del girone d'andata abbiamo solo due punti in meno e siamo ancora lì. Il fatto che il gioco alle volte non sia bellissimo importa poco; in questo momento abbiamo solo bisogno di punti. I playoff? Sono difficile da affrontare, ma nel momento in cui ti trovi a giocarteli può cambiare tutto, con l'appoggio della nostra tifoseria».