Calcio
FC Bari, parola a Cissé: «Noi squadra forte. Fuori casa un po’ di sfortuna»
Il centravanti: «Ogni assist per me è un goal. Contento di lavorare per la squadra»
Bari - martedì 7 novembre 2017
15.12
È una delle più piacevoli sorprese di questo avvio di campionato del Bari: Karamoko Cissè si è ritagliato un posto da titolare nell'attacco biancorosso, battendo una concorrenza forte e qualificata.
Nonostante i pochi goal (solo due, entrambi contro la Ternana), il centravanti guineano si sta distinguendo per una grande quantità di assist e per un lavoro "sporco" preziosissimo negli schemi di Grosso. Un dato curioso per una prima punta, ma certamente gradito per i notevoli vantaggi apportati alla squadra. « L'attaccante vive per il goal – dice Cissè nella consueta conferenza stampa di metà settimana - ma sono contento anche di fare tanti assist; per me va bene lo stesso, l'importante è impegnarsi, sacrificarsi e dare una grossa mano alla squadra. Lì davanti siamo in tanti e siamo tutti affiatati; tra me e Floro Flores, ad esempio, c'è concorrenza ma non rivalità. Entrambi ci alleniamo sapendo che ognuno di noi può essere utile alla squadra».
Sono tante le qualità di Cissè, ma la più importante è una forza fisica travolgente, come si è visto a Salerno in occasione dell'assist servito a Galano per lo 0-1. «Finalmente sto bene dopo aver fatto l'ultima parte del ritiro in differenziato – spiega Cissè. Ora riesco a fare tutto in campo senza fatica; la condizione è ottima e spero di continuare a dare una mano. Un attaccante deve pensare a fare goal, ma la concorrenza è tanta e il mister ha l'imbarazzo della scelta. Se faccio l'assist vuol dire che qualche compagno è meglio piazzato. Spero che ricambino presto. Nel calcio di adesso conta sacrificarsi; la cosa più importante è fare bene per la squadra».
Non tutto rose e fiori, però, in questo inizio di stagione per il Bari. Il tasto dolente sono ancora le trasferte, in cui la squadra biancorossa ha raccolto molto meno di quello che meritava per le prestazioni offerte. «Una squadra come la nostra ha meritato di perdere solo pochissime volte in trasferta – ricorda l'attaccante guineano. Finora è mancata un po' di fortuna: prendiamo goal al primo tiro. È un aspetto su cui dobbiamo migliorare, sapendo che comunque davanti siamo forti e possiamo rimediare. A Salerno abbiamo fatto noi la partita; peccato avere subito goal su un fallo e su un'azione in fuorigioco. La B comunque è sempre un campionato difficile, e quest'anno è ancora più equilibrato. Dobbiamo cambiare mentalità fuori, ma sulla qualità del lavoro non c'è niente da dire perché i risultati di Grosso si vedono. Il mister ci fa sentire tutti partecipi, anche chi gioca meno. Secondo me è il Bari la squadra più forte di questo campionato per valori tecnici e ampiezza di soluzioni; il mister deve fare delle scelte e le sta facendo bene».
Il prossimo futuro per il Bari si chiama Pescara: domenica Grosso incrocerà i guantoni con un maestro come Zeman, l'allenatore degli abruzzesi. «È un grande allenatore – ribadisce Cissè – che ha fatto grandi cose anche in categorie superiori a questa. Domenica ci aspetterà una partita difficilissima, come tutte le altre d'altronde. In Serie B non ci sono avversari facili, e la classifica lo dimostra».
Cissè torna a lottare per le posizioni alte della classifica di B dopo essersi guadagnato sul campo la Serie A con il Benevento lo scorso anno, senza poi poterla disputare. Non ci sono, però, rimpianti da parte del centravanti classe '88: «Come me anche altri compagni sono andati via da Benevento prima dell'inizio del campionato di A. Noi ci siamo comunque lasciati in buoni rapporti; mi dispiace vederli a zero punti, soprattutto perché so quanti sacrifici sono stati fatti negli anni scorsi. La nazionale? La seguo, ma non ci sono contatti», conclude il guineano con un sorriso che lascia trasparire un po' di amarezza.
Nonostante i pochi goal (solo due, entrambi contro la Ternana), il centravanti guineano si sta distinguendo per una grande quantità di assist e per un lavoro "sporco" preziosissimo negli schemi di Grosso. Un dato curioso per una prima punta, ma certamente gradito per i notevoli vantaggi apportati alla squadra. « L'attaccante vive per il goal – dice Cissè nella consueta conferenza stampa di metà settimana - ma sono contento anche di fare tanti assist; per me va bene lo stesso, l'importante è impegnarsi, sacrificarsi e dare una grossa mano alla squadra. Lì davanti siamo in tanti e siamo tutti affiatati; tra me e Floro Flores, ad esempio, c'è concorrenza ma non rivalità. Entrambi ci alleniamo sapendo che ognuno di noi può essere utile alla squadra».
Sono tante le qualità di Cissè, ma la più importante è una forza fisica travolgente, come si è visto a Salerno in occasione dell'assist servito a Galano per lo 0-1. «Finalmente sto bene dopo aver fatto l'ultima parte del ritiro in differenziato – spiega Cissè. Ora riesco a fare tutto in campo senza fatica; la condizione è ottima e spero di continuare a dare una mano. Un attaccante deve pensare a fare goal, ma la concorrenza è tanta e il mister ha l'imbarazzo della scelta. Se faccio l'assist vuol dire che qualche compagno è meglio piazzato. Spero che ricambino presto. Nel calcio di adesso conta sacrificarsi; la cosa più importante è fare bene per la squadra».
Non tutto rose e fiori, però, in questo inizio di stagione per il Bari. Il tasto dolente sono ancora le trasferte, in cui la squadra biancorossa ha raccolto molto meno di quello che meritava per le prestazioni offerte. «Una squadra come la nostra ha meritato di perdere solo pochissime volte in trasferta – ricorda l'attaccante guineano. Finora è mancata un po' di fortuna: prendiamo goal al primo tiro. È un aspetto su cui dobbiamo migliorare, sapendo che comunque davanti siamo forti e possiamo rimediare. A Salerno abbiamo fatto noi la partita; peccato avere subito goal su un fallo e su un'azione in fuorigioco. La B comunque è sempre un campionato difficile, e quest'anno è ancora più equilibrato. Dobbiamo cambiare mentalità fuori, ma sulla qualità del lavoro non c'è niente da dire perché i risultati di Grosso si vedono. Il mister ci fa sentire tutti partecipi, anche chi gioca meno. Secondo me è il Bari la squadra più forte di questo campionato per valori tecnici e ampiezza di soluzioni; il mister deve fare delle scelte e le sta facendo bene».
Il prossimo futuro per il Bari si chiama Pescara: domenica Grosso incrocerà i guantoni con un maestro come Zeman, l'allenatore degli abruzzesi. «È un grande allenatore – ribadisce Cissè – che ha fatto grandi cose anche in categorie superiori a questa. Domenica ci aspetterà una partita difficilissima, come tutte le altre d'altronde. In Serie B non ci sono avversari facili, e la classifica lo dimostra».
Cissè torna a lottare per le posizioni alte della classifica di B dopo essersi guadagnato sul campo la Serie A con il Benevento lo scorso anno, senza poi poterla disputare. Non ci sono, però, rimpianti da parte del centravanti classe '88: «Come me anche altri compagni sono andati via da Benevento prima dell'inizio del campionato di A. Noi ci siamo comunque lasciati in buoni rapporti; mi dispiace vederli a zero punti, soprattutto perché so quanti sacrifici sono stati fatti negli anni scorsi. La nazionale? La seguo, ma non ci sono contatti», conclude il guineano con un sorriso che lascia trasparire un po' di amarezza.