Calcio
Gli imprenditori della SS Bari a De Laurentiis: «Condivida il nostro progetto»
I soggetti economici locali che erano in corsa per il titolo sportivo: «Scomparirà la società ma rivendichiamo il nostro impegno»
Bari - sabato 4 agosto 2018
13.41
«La SS BARI 1908 Società dilettantistica non ha più ragione di esistere dopo l'aggiudicazione del titolo ad altro imprenditore ma il progetto rimane. Auspichiamo possa essere condiviso da chi si è aggiudicato il titolo sportivo, restano i valori, resta la voglia di investire nel sociale». Lo affermano gli otto imprenditori locali che avevano costituito la SS Bari 1908 per concorrere all'aggiudicazione del titolo sportivo del Bari calcio, andato poi ad Aurelio De Laurentiis e alla sua SSC Bari.
Un appello, quindi, rivolto al nuovo patron del club biancorosso affinché non disperda il lavoro di otto importanti soggetti economici costituitisi spontaneamente per mantenere vivo il calcio a Bari. Si tratta, ricordiamo di Sebastiano Ladisa (FINLAD S.r.l.), Angelo Disabato (ARIETE Soc. Coop.), Eugenio Bernard (F.lli Bernard S.r.l.), Giuseppe Volpe (La Lucente S.p.A.), Raffaele Catalano (ASSIDEA S.r.l.), Domenico Di Paola (Merula S.r.l.) , Francesco Rossiello (Assitrade Srl) e Antonio Maria Vasile.
«Otto imprenditori baresi, con un fatturato complessivo di 500 milioni di euro e 7.000 dipendenti hanno condiviso un progetto non solo sportivo e sociale ma anche d'amore - scrivono. Lo hanno fatto per sopperire ad una situazione in cui sembrava che il calcio BARI stesse per scomparire completamente ed hanno elaborato con entusiasmo e professionalità un progetto inclusivo e non divisivo, investendo in immagine, tempo e denaro».
Di qui l'appello ad ADL: «Rispettiamo la scelta del sindaco, ma rivendichiamo con orgoglio l'impegno di dare un contributo per risolvere le emergenze non solo sportive, ma sociali , culturali e industriali del nostro territorio, consapevoli che senza crescita sociale e gestione efficiente delle risorse non ci può essere crescita collettiva».
A disposizione del numero uno di Filmauro mettono anche il business plan consegnato al sindaco per partecipare alla procedura a evidenza pubblica del Comune. Spicca il piano da 25 milioni di Euro per riportare il Bari in A in "soli" 5 anni. Nel piano industriale, però, come richiesto dal sindaco anche un programma organico di calcio femminile e giovanile, puntando sullo sport come occasione di riscatto e integrazione sociale per diverse zone della città e come strumento di inclusione per le persone diversamente abili.
Nel documento consegnato a Decaro anche un programma per riqualificare lo stadio San Nicola e il riuso del Della Vittoria per un investimento da quasi 32 milioni complessivi. All'attenzio di De Laurentiis, infine, si sottopongono scelte di marketing mirato: a cominciare dalla reintroduzione del tradizionale galletto per riavvicinare tifosi e squadra.
Un appello, quindi, rivolto al nuovo patron del club biancorosso affinché non disperda il lavoro di otto importanti soggetti economici costituitisi spontaneamente per mantenere vivo il calcio a Bari. Si tratta, ricordiamo di Sebastiano Ladisa (FINLAD S.r.l.), Angelo Disabato (ARIETE Soc. Coop.), Eugenio Bernard (F.lli Bernard S.r.l.), Giuseppe Volpe (La Lucente S.p.A.), Raffaele Catalano (ASSIDEA S.r.l.), Domenico Di Paola (Merula S.r.l.) , Francesco Rossiello (Assitrade Srl) e Antonio Maria Vasile.
«Otto imprenditori baresi, con un fatturato complessivo di 500 milioni di euro e 7.000 dipendenti hanno condiviso un progetto non solo sportivo e sociale ma anche d'amore - scrivono. Lo hanno fatto per sopperire ad una situazione in cui sembrava che il calcio BARI stesse per scomparire completamente ed hanno elaborato con entusiasmo e professionalità un progetto inclusivo e non divisivo, investendo in immagine, tempo e denaro».
Di qui l'appello ad ADL: «Rispettiamo la scelta del sindaco, ma rivendichiamo con orgoglio l'impegno di dare un contributo per risolvere le emergenze non solo sportive, ma sociali , culturali e industriali del nostro territorio, consapevoli che senza crescita sociale e gestione efficiente delle risorse non ci può essere crescita collettiva».
A disposizione del numero uno di Filmauro mettono anche il business plan consegnato al sindaco per partecipare alla procedura a evidenza pubblica del Comune. Spicca il piano da 25 milioni di Euro per riportare il Bari in A in "soli" 5 anni. Nel piano industriale, però, come richiesto dal sindaco anche un programma organico di calcio femminile e giovanile, puntando sullo sport come occasione di riscatto e integrazione sociale per diverse zone della città e come strumento di inclusione per le persone diversamente abili.
Nel documento consegnato a Decaro anche un programma per riqualificare lo stadio San Nicola e il riuso del Della Vittoria per un investimento da quasi 32 milioni complessivi. All'attenzio di De Laurentiis, infine, si sottopongono scelte di marketing mirato: a cominciare dalla reintroduzione del tradizionale galletto per riavvicinare tifosi e squadra.