Calcio
Goal e "faccia sporca", il Bari stringe i denti e inizia col piede giusto
Prima mezz'ora da sogno per i biancorossi contro il Francavilla. Davanti agli errori i galletti hanno saputo soffrire
Bari - lunedì 28 settembre 2020
0.36
Tanti goal, azioni veloci e ficcanti, tocchi rapidi e istinto in area. La prima mezz'ora del Bari sul campo della Virtus Francavilla, all'esordio in campionato, sembrava un sogno a occhi aperti. In pochi sono riusciti a godersi lo spettacolo, a causa del disastroso "down" dei server di Eleven sports, piattaforma che detiene i diritti per la Serie C TV non nuova a disservizi e inadempienze, ma è bastato anche solo il racconto di quel che accadeva sul campo per innamorarsi di un complesso di squadra che appariva già inserito negli schemi di Auteri.
Apre Antenucci di rapina, continua D'Orazio assistito da un visionario filtrante di Bianco nell'inedita versione di suggeritore, suggella D'Ursi sugli sviluppi di corner. Trenta minuti quasi perfetti, in cui il Bari è sembrato squadra "vecchia" di stagioni, non una compagine alle prese con il cambio di allenatore, di modulo e di schemi.
E poi qualcosa ha smesso di funzionare. Troppa sicurezza? Istinto di conservazione in vista dell'impegno infrasettimanale in coppa Italia? Calo di tensione? Difficile trovare una spiegazione univoca. Fatto sta che sullo 0-3 la Virtus Francavilla di Trocini ha avuto la forza e il coraggio di non arrendersi e di andarsi a giocare il tutto per tutto. Impeto improvviso che ha portato i brindisini in goal con Perez e Franco nei restanti 15' del primo tempo, riuscendo a sfruttare quello che al momento sembra il più grave "vulnus" dei biancorossi di Auteri: una difesa alta per scelta, ma decisamente lenta negli interpreti (Sabbione e Di Cesare ottimi marcatori, ma non esattamente due centometristi).
Di fronte agli evidenti meriti di una squadra spigolosa come la Virtus e ai propri errori, al Bari va riconosciuto il pregio di essere riuscito a cavarsela in una situazione che si stava facendo complicata. Ringraziati Frattali (super su Giannotti) ed Ekuban (clamoroso "liscio" da zero metri) in avvio di ripresa, i biancorossi sono riusciti a mettere la museruola agli avversari e a portare a casa i primi, importantissimi, tre punti della stagione.
E i galletti l'hanno fatto con la "faccia sporca" di cui ha parlato Auteri nel post, volto della squadra che sa alternare folate di qualità all'umiltà necessaria per gestire il minimo vantaggio quando le alternative scarseggiano. Sciabola e fioretto sono le due facce della medaglia "auteriana", che il Bari deve necessariamente far proprie se vuole spuntarla in un campionato che sarà lungo e tortuoso.
Nell'ultima settimana di mercato (si attendono arrivi a centrocampo e in difesa, ma forse anche in avanti) i biancorossi saranno chiamati alle verifiche della Spal in coppa Italia e del Teramo in campionato. Due test che forse ci diranno qualcosa di più sulla stoffa di una squadra che ha, comunque, iniziato un percorso di crescita.
Apre Antenucci di rapina, continua D'Orazio assistito da un visionario filtrante di Bianco nell'inedita versione di suggeritore, suggella D'Ursi sugli sviluppi di corner. Trenta minuti quasi perfetti, in cui il Bari è sembrato squadra "vecchia" di stagioni, non una compagine alle prese con il cambio di allenatore, di modulo e di schemi.
E poi qualcosa ha smesso di funzionare. Troppa sicurezza? Istinto di conservazione in vista dell'impegno infrasettimanale in coppa Italia? Calo di tensione? Difficile trovare una spiegazione univoca. Fatto sta che sullo 0-3 la Virtus Francavilla di Trocini ha avuto la forza e il coraggio di non arrendersi e di andarsi a giocare il tutto per tutto. Impeto improvviso che ha portato i brindisini in goal con Perez e Franco nei restanti 15' del primo tempo, riuscendo a sfruttare quello che al momento sembra il più grave "vulnus" dei biancorossi di Auteri: una difesa alta per scelta, ma decisamente lenta negli interpreti (Sabbione e Di Cesare ottimi marcatori, ma non esattamente due centometristi).
Di fronte agli evidenti meriti di una squadra spigolosa come la Virtus e ai propri errori, al Bari va riconosciuto il pregio di essere riuscito a cavarsela in una situazione che si stava facendo complicata. Ringraziati Frattali (super su Giannotti) ed Ekuban (clamoroso "liscio" da zero metri) in avvio di ripresa, i biancorossi sono riusciti a mettere la museruola agli avversari e a portare a casa i primi, importantissimi, tre punti della stagione.
E i galletti l'hanno fatto con la "faccia sporca" di cui ha parlato Auteri nel post, volto della squadra che sa alternare folate di qualità all'umiltà necessaria per gestire il minimo vantaggio quando le alternative scarseggiano. Sciabola e fioretto sono le due facce della medaglia "auteriana", che il Bari deve necessariamente far proprie se vuole spuntarla in un campionato che sarà lungo e tortuoso.
Nell'ultima settimana di mercato (si attendono arrivi a centrocampo e in difesa, ma forse anche in avanti) i biancorossi saranno chiamati alle verifiche della Spal in coppa Italia e del Teramo in campionato. Due test che forse ci diranno qualcosa di più sulla stoffa di una squadra che ha, comunque, iniziato un percorso di crescita.