Calcio
I tifosi del Bari incontrano il sindaco, le regole: "Prenotarsi per intervento da 3 minuti"
Decaro aggiunge: "Non faccio campagna elettorale. Affidato il titolo tornerò a fare il tifoso"
Bari - giovedì 19 luglio 2018
9.21
Domani sarà ufficialmente il primo giorno di vita del nuovo Bari Calcio dopo la rovinosa fine con il fallimento. Nelle prossime ore la Lega ufficializzerà la non iscrizione dei biancorossi al campionato, e quindi il titolo sportivo passerà nelle mani del sindaco. Lo stesso Antonio Decaro ha convocato per le 17:30 di domani, presso la curva nord dello stadio Della Vittoria, un incontro con i tifosi per mettere la prima pietra di un nuovo Bari partecipato e condiviso. Ieri, in serata, il primo cittadino ha reso note le regole per partecipare a questo incontro, pubblicando un piccolo vademecum sul suo Facebook:
1) Chi vorrà intervenire dovrà mandare una mail con oggetto: «prenotazione intervento» a baricalcio@comune.bari.it specificando nel corpo della mail il proprio nome e cognome
2) Durante l'incontro, saranno chiamati a parlare solo coloro che avranno inviato la mail, in ordine di prenotazione. L'incontro non potrà andare oltre le ore 21.
3) Ciascun intervento non potrà superare i tre minuti.
"In questo momento - aggiunge Decaro- è interesse mio e della città ascoltare più voci possibili e farne tesoro. Per questo invito fin d'ora tutti coloro che non riusciranno a intervenire durante l'incontro a mandarci i loro contributi in forma scritta a baricalcio@comune.bari.it. Tutti i contributi saranno pubblicati online in una pagina apposita, in modo da onorare, da subito, il primo dei tre pilastri su cui la nuova società di calcio dovrà fondarsi: la trasparenza". A chi gli ha contestato di voler fare campagna elettorale sfruttando la crisi del Bari, il sindaco risponde sgombrando il campo dai dubbi.
"Ho sempre sostenuto - precisa Decaro - che l'amministrazione non deve azzardarsi a fare «invasione di campo». E che ha il dovere di rispettare la sacra indipendenza dello sport dalla politica. Lo ribadisco oggi con ancora maggiore forza. Del resto la storia lo insegna: chi ha usato il Bari per tornaconti di consenso personale, in politica o in altri campi, non ha fatto una bella fine. Per estrema chiarezza devo però dire che in questo momento è il regolamento federale che impone al sindaco della città di occuparsi delle sorti del titolo sportivo e di assegnarlo al progetto più solido, per garantire la sopravvivenza del calcio a Bari. E io non mi sottraggo a quello che è, a tutti gli effetti, un mio dovere istituzionale. Vi garantisco che non è una passeggiata, ma oggi, come sindaco di Bari, non posso e non voglio scaricare questa responsabilità su altri. Assegnato il titolo nel miglior modo possibile per la città e per i tifosi, uscirò di scena in silenzio e tornerò al ruolo sportivo che mi è più consono: quello del semplice tifoso. Il nuovo Bari parte da tutti noi. Ci vediamo venerdì allo Stadio della Vittoria! Forza Bari, sempre".
1) Chi vorrà intervenire dovrà mandare una mail con oggetto: «prenotazione intervento» a baricalcio@comune.bari.it specificando nel corpo della mail il proprio nome e cognome
2) Durante l'incontro, saranno chiamati a parlare solo coloro che avranno inviato la mail, in ordine di prenotazione. L'incontro non potrà andare oltre le ore 21.
3) Ciascun intervento non potrà superare i tre minuti.
"In questo momento - aggiunge Decaro- è interesse mio e della città ascoltare più voci possibili e farne tesoro. Per questo invito fin d'ora tutti coloro che non riusciranno a intervenire durante l'incontro a mandarci i loro contributi in forma scritta a baricalcio@comune.bari.it. Tutti i contributi saranno pubblicati online in una pagina apposita, in modo da onorare, da subito, il primo dei tre pilastri su cui la nuova società di calcio dovrà fondarsi: la trasparenza". A chi gli ha contestato di voler fare campagna elettorale sfruttando la crisi del Bari, il sindaco risponde sgombrando il campo dai dubbi.
"Ho sempre sostenuto - precisa Decaro - che l'amministrazione non deve azzardarsi a fare «invasione di campo». E che ha il dovere di rispettare la sacra indipendenza dello sport dalla politica. Lo ribadisco oggi con ancora maggiore forza. Del resto la storia lo insegna: chi ha usato il Bari per tornaconti di consenso personale, in politica o in altri campi, non ha fatto una bella fine. Per estrema chiarezza devo però dire che in questo momento è il regolamento federale che impone al sindaco della città di occuparsi delle sorti del titolo sportivo e di assegnarlo al progetto più solido, per garantire la sopravvivenza del calcio a Bari. E io non mi sottraggo a quello che è, a tutti gli effetti, un mio dovere istituzionale. Vi garantisco che non è una passeggiata, ma oggi, come sindaco di Bari, non posso e non voglio scaricare questa responsabilità su altri. Assegnato il titolo nel miglior modo possibile per la città e per i tifosi, uscirò di scena in silenzio e tornerò al ruolo sportivo che mi è più consono: quello del semplice tifoso. Il nuovo Bari parte da tutti noi. Ci vediamo venerdì allo Stadio della Vittoria! Forza Bari, sempre".