Calcio
Il 2020 si porta via anche Paolo Rossi, la SSC Bari: «Come un pugno allo stomaco»
L'eroe di Spagna '82 se ne va a 64 anni. Il ricordo di Decaro: «Campione di un calcio che non c'è più»
Bari - giovedì 10 dicembre 2020
11.38
Dopo Maradona, il 2020 si porta via anche un altro grande eroe del calcio mondiale: è morto, dopo una lunga battaglia contro il cancro, all'età di 64 anni Paolo Rossi, l'attaccante che trascinò l'Italia al trionfo nel "mundial" di Spagna 1982, segnando sei reti contro Brasile (una tripletta leggendaria per il 3-2 finale), Polonia e Germania ovest nelle ultime tre partite della rassegna iridata.
Nella sua carriera, il bomber originario di Prato, ha vestito le maglie di Como, Lanerossi Vicenza, Perugia, Juventus, Milan e Verona. A quel mondiale 1982 arrivò (convocato dal ct Enzo Bearzot) dopo un lunghissimo stop per la squalifica dovuta al calcioscommesse, ma il trionfo iridato e la finale di Madrid gli valsero il riscatto e il pallone d'oro 1982; in seguito fu prosciolto da tutte le accuse. Con 20 goal, Paolo Rossi è nono nella classifica marcatori "all time" della nazionale italiana di calcio. Negli ultimi anni era stato opinionista per le reti Rai e Mediaset.
La SSC Bari ha voluto ricordare "Pablito mundial" con un post sui social: «Ancora un colpo, forte, sentito, in pieno stomaco. Paolo Rossi, l'emblema dell'Italia campione del mondo nell'82, da tempo malato, si è spento nella notte. Per molti il supereroe d'infanzia, un nome che riecheggia ancora in tanti cortili polverosi, nelle piazzette di paese, negli androni dei palazzi, in campi improvvisati in giro per lo stivale. L'uomo che fece piangere il Brasile, ha salutato tutti, braccia al cielo, come sempre. Ciao Pablito, un immenso grazie».
Anche Antonio Decaro, sindaco di Bari, ha dedicato un pensiero al grande campione della storia azzurra: «Avevo 12 anni, faceva tanto caldo e Pablito mi fece salire sul tetto della fiat 128 rossa di mio padre per festeggiare. Addio campione di un calcio che non c'è più».
Pietro Petruzzelli, assessore comunale allo Sport, scrive: «Nel 1982 ha fatto sognare tutta l'Italia facendoci vincere i mondiali. Se ne va un altro grande del calcio mondiale e italiano. Ciao Paolo, grazie a te siamo stati davvero campioni del mondo».
Nella sua carriera, il bomber originario di Prato, ha vestito le maglie di Como, Lanerossi Vicenza, Perugia, Juventus, Milan e Verona. A quel mondiale 1982 arrivò (convocato dal ct Enzo Bearzot) dopo un lunghissimo stop per la squalifica dovuta al calcioscommesse, ma il trionfo iridato e la finale di Madrid gli valsero il riscatto e il pallone d'oro 1982; in seguito fu prosciolto da tutte le accuse. Con 20 goal, Paolo Rossi è nono nella classifica marcatori "all time" della nazionale italiana di calcio. Negli ultimi anni era stato opinionista per le reti Rai e Mediaset.
La SSC Bari ha voluto ricordare "Pablito mundial" con un post sui social: «Ancora un colpo, forte, sentito, in pieno stomaco. Paolo Rossi, l'emblema dell'Italia campione del mondo nell'82, da tempo malato, si è spento nella notte. Per molti il supereroe d'infanzia, un nome che riecheggia ancora in tanti cortili polverosi, nelle piazzette di paese, negli androni dei palazzi, in campi improvvisati in giro per lo stivale. L'uomo che fece piangere il Brasile, ha salutato tutti, braccia al cielo, come sempre. Ciao Pablito, un immenso grazie».
Anche Antonio Decaro, sindaco di Bari, ha dedicato un pensiero al grande campione della storia azzurra: «Avevo 12 anni, faceva tanto caldo e Pablito mi fece salire sul tetto della fiat 128 rossa di mio padre per festeggiare. Addio campione di un calcio che non c'è più».
Pietro Petruzzelli, assessore comunale allo Sport, scrive: «Nel 1982 ha fatto sognare tutta l'Italia facendoci vincere i mondiali. Se ne va un altro grande del calcio mondiale e italiano. Ciao Paolo, grazie a te siamo stati davvero campioni del mondo».