Calcio
Il Bari crolla anche a Venezia: finisce 3-1
Non basta il gol di Sabelli a rimontare lo 0-3. Adesso è tempo di autocritica per società e squadra
Bari - sabato 3 febbraio 2018
16.54
Il Bari crolla anche a Venezia. In laguna finisce 3-1 ed è pienissima crisi per i biancorossi. I veneti fanno tutto nel primo tempo, infilando la porta di Micai per tre volte a cavallo tra il 22' ed il 36'. Vanno in rete Stulac con un missile da 30 metri, e poi due volte Litteri, prima di testa in area piccola e poi deviando un colpo di testa di Domizzi. Inutile la rete di Sabelli al volo da fuori area, giunta nella ripresa.
Fabio Grosso schiera un 4-3-3 in avvio, con Micai tra i pali, Sabelli e D'Elia sulle corsie esterne, Oikonomou e Diakitè centrali. A centrocampo non c'è Basha ma Petriccione, con Tello e Busellato. Attacco formato da Galano, Floro Flores e Improta.
Il Bari inizia bene, producendo anche un paio di azioni interessanti sulla destra, ma Floro Flores prima e Galano poi non sono efficaci e non arrivano al tiro. Poi la solita luce spenta. Il Venezia cresce sfiorando il gol al 7' con uno scatenato Falzerano ed al 10' con Pinato che tira largo un diagonale. Al 21' un tiro-cross di Garofalo mette in difficoltà Micai che devia sopra la traversa. È solo il prologo al gol veneto, che arriva con un missile di Stulac da 30 metri che si insacca nel sette. Litteri fa le prove per il raddoppio al 29' deviando di testa un cross di Garofalo, che Micai respinge sulla traversa. Lo stesso Litteri, liberissimo in area piccola, segna di testa al 31' e triplica al al 36', mettendo il piede su un colpo di testa di Domizzi.
Nella ripresa Brienza entra dal primo minuto al posto di Tello ed il Bari accenna ad una tardiva reazione. Al 15' punizione di Floro Flores che incoccia l'incrocio dei pali, sulla respinta Audero fa il miracolo su Improta, che poco prima aveva atterrato in area barese Falzerano al quale Chiffi nega un rigore evidente. Al 16' calcio d'angolo, la difesa del Venezia respinge e Sabelli (in foto) si esibisce in un pezzo di bravura, trafiggendo il portiere veneto con un tiro a volo dal limite dell'area. L'espulsione di Litteri per doppia ammonizione accende gli animi e Inzaghi si fa cacciare anche lui dall'arbitro padovano. Il Bari ci prova, ma il Venezia si difende in 10 uomini. Entrano Kozak per Improta, Zigoni per Geijo, Henderson per Petriccione, ma i biancorossi sbattono sul muro degli arancioneroverdi. Unica occasione degna di nota, l'autopalo di Modolo su traversone di Sabelli. Nel finale Suciu entra per Pinato e Del Grosso sostituisce un ottimo Garofalo, appena ammonito per un fallaccio su Sabelli.
Finisce 3-1 ed è giusto così. Grosso a fine gara ha detto che il Bari a tratti è «troppo timoroso per resistere alle intemperie di questo campionato. Il dato positivo è la reazione nella ripresa, ma non basta. Io - ha concluso - mi sento sempre in discussione, mi ci mettevo io stesso in discussione quando nessuno pensava lo fossi».
Prestazioni di alcuni calciatori nettamente sotto le attese, da Oikonomou ad un Galano smarrito ed a tratti irritante. Floro Flores ci ha provato, ma non è più il calciatore visto lo scorso anno appena giunto in Puglia. Improta evanescente ancora una volta, sostituito troppo tardi dal volenteroso scozzese Henderson.
È ormai tempo di riflessioni profonde in casa Bari, sperando non sia solo Fabio Grosso a pagare. Società e calciatori devono assumersi le proprie responsabilità: la prima dando risposte concrete sul reale progetto e sulle reali potenzialità del gruppo guidato da Cosmo Giancaspro, i secondi prendendosi le colpe di un rendimento schizofrenico. Scene già viste a Bari, certo, ma con l'aggravante che l'ambiente è ormai stanco di alcuni atteggiamenti. Un peccato davvero anche per gli oltre 600 baresi presenti sugli spalti del "Penzo", punzecchiati dai continui sfottò dei tifosi di casa, eredità di una rivalità che dura dal 19 giugno 2004, quando i lagunari vinsero lo spareggio permanenza in B.
Il Bari è sceso all'ottavo posto con 35 punti, agganciato proprio dal Venezia e dal Carpi vittorioso a Salerno. Ed i playoff ora sono davvero a rischio. Troppe le cose che non vanno per poter sognare anche solo di entrare nella griglia di maggio.
VENEZIA (3-5-2) - Audero, Andelkovic, Modolo, Domizzi, Bruscagin, Falzerano, Stulac, Pinato (40' s.t. Suciu), Garofalo (dal 44' s.t. Del Grosso), Litteri, Geijo ( 33's.t. Zigoni). A disposizione: Vicario, Giri, Soligo, Fabiano, Firenze, Marsura, Frey, Cernuto, Zampano. Allenatore:F. Inzaghi.
BARI (4-3-3) - Micai, Sabelli, Diakitè, Oikonomou, D'Elia, Tello (1' s.t. Brienza), Petriccione (35' s-t. Henderson), Busellato, Galano, Floro Flores, Improta (25' s.t. Kozak). A disposizione: De Lucia, Conti, Gyomber, Empereur, Balkovec, Anderson, Iocolano, Basha, Andrada. Allenatore: Grosso.
TABELLINO
VENEZIA-BARI 3-1: 22'Stulac (V), 31' e 36' Litteri (V), 61' Sabelli (B)
AMMONITI: Busellato (B), Oinkonomou (B), Garofalo (V), Diakitè (B)
ESPULSI: Litteri (V)
Fabio Grosso schiera un 4-3-3 in avvio, con Micai tra i pali, Sabelli e D'Elia sulle corsie esterne, Oikonomou e Diakitè centrali. A centrocampo non c'è Basha ma Petriccione, con Tello e Busellato. Attacco formato da Galano, Floro Flores e Improta.
Il Bari inizia bene, producendo anche un paio di azioni interessanti sulla destra, ma Floro Flores prima e Galano poi non sono efficaci e non arrivano al tiro. Poi la solita luce spenta. Il Venezia cresce sfiorando il gol al 7' con uno scatenato Falzerano ed al 10' con Pinato che tira largo un diagonale. Al 21' un tiro-cross di Garofalo mette in difficoltà Micai che devia sopra la traversa. È solo il prologo al gol veneto, che arriva con un missile di Stulac da 30 metri che si insacca nel sette. Litteri fa le prove per il raddoppio al 29' deviando di testa un cross di Garofalo, che Micai respinge sulla traversa. Lo stesso Litteri, liberissimo in area piccola, segna di testa al 31' e triplica al al 36', mettendo il piede su un colpo di testa di Domizzi.
Nella ripresa Brienza entra dal primo minuto al posto di Tello ed il Bari accenna ad una tardiva reazione. Al 15' punizione di Floro Flores che incoccia l'incrocio dei pali, sulla respinta Audero fa il miracolo su Improta, che poco prima aveva atterrato in area barese Falzerano al quale Chiffi nega un rigore evidente. Al 16' calcio d'angolo, la difesa del Venezia respinge e Sabelli (in foto) si esibisce in un pezzo di bravura, trafiggendo il portiere veneto con un tiro a volo dal limite dell'area. L'espulsione di Litteri per doppia ammonizione accende gli animi e Inzaghi si fa cacciare anche lui dall'arbitro padovano. Il Bari ci prova, ma il Venezia si difende in 10 uomini. Entrano Kozak per Improta, Zigoni per Geijo, Henderson per Petriccione, ma i biancorossi sbattono sul muro degli arancioneroverdi. Unica occasione degna di nota, l'autopalo di Modolo su traversone di Sabelli. Nel finale Suciu entra per Pinato e Del Grosso sostituisce un ottimo Garofalo, appena ammonito per un fallaccio su Sabelli.
Finisce 3-1 ed è giusto così. Grosso a fine gara ha detto che il Bari a tratti è «troppo timoroso per resistere alle intemperie di questo campionato. Il dato positivo è la reazione nella ripresa, ma non basta. Io - ha concluso - mi sento sempre in discussione, mi ci mettevo io stesso in discussione quando nessuno pensava lo fossi».
Prestazioni di alcuni calciatori nettamente sotto le attese, da Oikonomou ad un Galano smarrito ed a tratti irritante. Floro Flores ci ha provato, ma non è più il calciatore visto lo scorso anno appena giunto in Puglia. Improta evanescente ancora una volta, sostituito troppo tardi dal volenteroso scozzese Henderson.
È ormai tempo di riflessioni profonde in casa Bari, sperando non sia solo Fabio Grosso a pagare. Società e calciatori devono assumersi le proprie responsabilità: la prima dando risposte concrete sul reale progetto e sulle reali potenzialità del gruppo guidato da Cosmo Giancaspro, i secondi prendendosi le colpe di un rendimento schizofrenico. Scene già viste a Bari, certo, ma con l'aggravante che l'ambiente è ormai stanco di alcuni atteggiamenti. Un peccato davvero anche per gli oltre 600 baresi presenti sugli spalti del "Penzo", punzecchiati dai continui sfottò dei tifosi di casa, eredità di una rivalità che dura dal 19 giugno 2004, quando i lagunari vinsero lo spareggio permanenza in B.
Il Bari è sceso all'ottavo posto con 35 punti, agganciato proprio dal Venezia e dal Carpi vittorioso a Salerno. Ed i playoff ora sono davvero a rischio. Troppe le cose che non vanno per poter sognare anche solo di entrare nella griglia di maggio.
VENEZIA (3-5-2) - Audero, Andelkovic, Modolo, Domizzi, Bruscagin, Falzerano, Stulac, Pinato (40' s.t. Suciu), Garofalo (dal 44' s.t. Del Grosso), Litteri, Geijo ( 33's.t. Zigoni). A disposizione: Vicario, Giri, Soligo, Fabiano, Firenze, Marsura, Frey, Cernuto, Zampano. Allenatore:F. Inzaghi.
BARI (4-3-3) - Micai, Sabelli, Diakitè, Oikonomou, D'Elia, Tello (1' s.t. Brienza), Petriccione (35' s-t. Henderson), Busellato, Galano, Floro Flores, Improta (25' s.t. Kozak). A disposizione: De Lucia, Conti, Gyomber, Empereur, Balkovec, Anderson, Iocolano, Basha, Andrada. Allenatore: Grosso.
TABELLINO
VENEZIA-BARI 3-1: 22'Stulac (V), 31' e 36' Litteri (V), 61' Sabelli (B)
AMMONITI: Busellato (B), Oinkonomou (B), Garofalo (V), Diakitè (B)
ESPULSI: Litteri (V)