Calcio
Il Bari riparte con il piede giusto. La riscossa inizia da qui?
Tre goal alla Ternana per ritrovare punti e fiducia. Ora fare all in sul mercato
Bari - domenica 14 gennaio 2024
0.57
Un compleanno, quello dei 116 anni di storia, all'insegna del sorriso. Il Bari si fa un bel regalo, con due giorni di anticipo rispetto alla ricorrenza del 15 gennaio, con il rotondo e robusto 3-1 inflitto alla Ternana, grazie alle reti di Ricci, Nasti e Dorval, che rendono vano lo squillo finale di Diakite.
Un successo utile per iniziare il 2024 e il girone di ritorno con il piede giusto, ma soprattutto per provare a mettere un po' di fiducia nel serbatoio, dopo lo zoppicante e polemico finale di anno passato.
Un Bari che torna a vincere, ma che soprattutto inizia a convincere, mettendo in mostra concreti passi avanti sul piano del gioco e della realizzazione, il vero punto debole nella prima parte del campionato. Una vittoria che potrebbe segnare l'inizio della riscossa stagionale, se opportunamente cavalcata nei prossimi impegni.
Una bella boccata d'aria sembra essere già arrivata dal mercato invernale. L'inserimento di Kallon consegna a mister Marino l'esterno perfetto per il suo 4-3-3; l'attaccante appena arrivato dal Verona crea scompiglio con la sua potenza sulla fascia destra, va al tiro con una certa frequenza e serve un delizioso assist a Nasti per il 2-0 parziale.
E la rete dell'ex Cosenza è un altro spunto interessante e incoraggiante che proviene dalla vittoria contro le fere. Nasti si sblocca e torna a fare la voce grossa nell'attacco dei galletti, ancora alla ricerca di una prima punta di peso che possa contribuire a risolvere i problemi offensivi.
Menzione speciale, in questo senso, va rivolta al centrocampo. Uno dei reparti più attenzionati dall'opinione pubblica nei pallidi mesi autunnali, a causa della poco fantasia e dello scarso dinamismo, si prende la copertina con una prestazione di lotta e di governo. Sugli scudi l'ormai solito Benali, sempre più padrone della cabina di regia (in attesa che Maiello rientri, parrebbe con tempi più brevi del previsto). Il libico smista il gioco con ordine e precisione, e contribuisce con sagacia a bilanciare la squadra in fase di ripiegamento.
Un aspetto tattico che Marino non ha mancato di sottolineare, quando ha parlato di una squadra brava ad attaccare con continuità, pur mantenendo l'equilibrio per non concedere ripartenze ai rapidi contropiedisti avversari. Merito anche della prova maiuscola di un Maita sempre più vicino agli standard dello scorso campionato, e a un Edjouma in versione piovra. Tutto ciò che gravita nella zona del francese finisce preda dei suoi lunghi tentacoli, leve utilissime anche in fase di riproposizione.
Non fa più notizia, invece, la verve di Peppe Sibilli, il polo di maggior qualità della squadra biancorossa. Il corridoio che libera Ricci al tiro per il vantaggio è lo trova solo chi vede il gioco prima e meglio degli altri; un contributo, quello dell'ex Pisa, che sembra ancora la più solida garanzia su cui costruire la ricerca di senso in questo campionato.
Così come da lodare è la freddezza (e finalmente, verrebbe da dire) mostrata dai galletti nel mandare al tappeto l'avversario, stordito in poco meno di 5' alla fine del primo tempo. L'ingresso di Achik nel finale, per servire l'assist decisivo a Dorval, manda definitivamente al tappeto gli avversari, e inizia a ritagliare per il marocchino un ruolo importante da arma a partita in corso.
Tutto ok, quindi? Sì e no. Se, da un lato, la squadra inizia - a piccoli ma decidi passi - a prendere la fisionomia sognata da Marino, è innegabile che il mercato debba ancora portare pedine importanti da aggiungere allo scacchiere.
Marino ha lasciato intendere che lunedì potrebbe essere il giorno buono non solo per festeggiare il compleanno, ma anche per accogliere il tanto atteso attaccante. Gli indizi lasciano pensare al rumeno Puscas, che sarebbe un cavallo di ritorno con nelle gambe goal, esperienza e voglia di riscatto verso gli europei della prossima estate. Ancora una quindicina di giorni per fare all in sul mercato, dove un altro centrocampista, per sostituire lo sfortunatissimo Koutsoupias, e un'altra prima punta di completamento farebbero assolutamente al caso del Bari. Nel frattempo, i biancorossi incassano le conferme da Matino, che ancora ben figura, stavolta sostituendo l'acciaccato Di Cesare in mezzo alla difesa.
Ma, a prescindere dagli aspetti tecnici e tattici, sul mercato si attende soprattutto un segnale dalla famiglia De Laurentiis. Da ricucire, infatti, c'è il rapporto sempre più freddo con la piazza. Meno di 14mila spettatori per la prima del nuovo anno: un record negativo che conferma i rapporti tesi tra Bari e la proprietà del Bari. E questa finestra di gennaio potrebbe davvero essere l'ultima occasione per rimediare e riportare il sereno sui cieli di Bari.
Un successo utile per iniziare il 2024 e il girone di ritorno con il piede giusto, ma soprattutto per provare a mettere un po' di fiducia nel serbatoio, dopo lo zoppicante e polemico finale di anno passato.
Un Bari che torna a vincere, ma che soprattutto inizia a convincere, mettendo in mostra concreti passi avanti sul piano del gioco e della realizzazione, il vero punto debole nella prima parte del campionato. Una vittoria che potrebbe segnare l'inizio della riscossa stagionale, se opportunamente cavalcata nei prossimi impegni.
Una bella boccata d'aria sembra essere già arrivata dal mercato invernale. L'inserimento di Kallon consegna a mister Marino l'esterno perfetto per il suo 4-3-3; l'attaccante appena arrivato dal Verona crea scompiglio con la sua potenza sulla fascia destra, va al tiro con una certa frequenza e serve un delizioso assist a Nasti per il 2-0 parziale.
E la rete dell'ex Cosenza è un altro spunto interessante e incoraggiante che proviene dalla vittoria contro le fere. Nasti si sblocca e torna a fare la voce grossa nell'attacco dei galletti, ancora alla ricerca di una prima punta di peso che possa contribuire a risolvere i problemi offensivi.
Certo, non va sottovalutato il demerito della squadra di Breda, che praticamente resiste mezz'ora e poi si squaglia davanti a un Bari che, però, ci mette parecchio del suo per fare emergere le incertezze degli umbri.
Menzione speciale, in questo senso, va rivolta al centrocampo. Uno dei reparti più attenzionati dall'opinione pubblica nei pallidi mesi autunnali, a causa della poco fantasia e dello scarso dinamismo, si prende la copertina con una prestazione di lotta e di governo. Sugli scudi l'ormai solito Benali, sempre più padrone della cabina di regia (in attesa che Maiello rientri, parrebbe con tempi più brevi del previsto). Il libico smista il gioco con ordine e precisione, e contribuisce con sagacia a bilanciare la squadra in fase di ripiegamento.
Un aspetto tattico che Marino non ha mancato di sottolineare, quando ha parlato di una squadra brava ad attaccare con continuità, pur mantenendo l'equilibrio per non concedere ripartenze ai rapidi contropiedisti avversari. Merito anche della prova maiuscola di un Maita sempre più vicino agli standard dello scorso campionato, e a un Edjouma in versione piovra. Tutto ciò che gravita nella zona del francese finisce preda dei suoi lunghi tentacoli, leve utilissime anche in fase di riproposizione.
Non fa più notizia, invece, la verve di Peppe Sibilli, il polo di maggior qualità della squadra biancorossa. Il corridoio che libera Ricci al tiro per il vantaggio è lo trova solo chi vede il gioco prima e meglio degli altri; un contributo, quello dell'ex Pisa, che sembra ancora la più solida garanzia su cui costruire la ricerca di senso in questo campionato.
Così come da lodare è la freddezza (e finalmente, verrebbe da dire) mostrata dai galletti nel mandare al tappeto l'avversario, stordito in poco meno di 5' alla fine del primo tempo. L'ingresso di Achik nel finale, per servire l'assist decisivo a Dorval, manda definitivamente al tappeto gli avversari, e inizia a ritagliare per il marocchino un ruolo importante da arma a partita in corso.
Tutto ok, quindi? Sì e no. Se, da un lato, la squadra inizia - a piccoli ma decidi passi - a prendere la fisionomia sognata da Marino, è innegabile che il mercato debba ancora portare pedine importanti da aggiungere allo scacchiere.
Marino ha lasciato intendere che lunedì potrebbe essere il giorno buono non solo per festeggiare il compleanno, ma anche per accogliere il tanto atteso attaccante. Gli indizi lasciano pensare al rumeno Puscas, che sarebbe un cavallo di ritorno con nelle gambe goal, esperienza e voglia di riscatto verso gli europei della prossima estate. Ancora una quindicina di giorni per fare all in sul mercato, dove un altro centrocampista, per sostituire lo sfortunatissimo Koutsoupias, e un'altra prima punta di completamento farebbero assolutamente al caso del Bari. Nel frattempo, i biancorossi incassano le conferme da Matino, che ancora ben figura, stavolta sostituendo l'acciaccato Di Cesare in mezzo alla difesa.
Ma, a prescindere dagli aspetti tecnici e tattici, sul mercato si attende soprattutto un segnale dalla famiglia De Laurentiis. Da ricucire, infatti, c'è il rapporto sempre più freddo con la piazza. Meno di 14mila spettatori per la prima del nuovo anno: un record negativo che conferma i rapporti tesi tra Bari e la proprietà del Bari. E questa finestra di gennaio potrebbe davvero essere l'ultima occasione per rimediare e riportare il sereno sui cieli di Bari.