Calcio
Il Bari ritrova concretezza e vittoria, ora un esame da non fallire
I biancorossi offrono una grande prova contro l’Avellino, e a Palermo avranno l’opportunità di riaprire un campionato che sembrava chiuso
Bari - lunedì 21 dicembre 2020
1.08
«C'è tempo per recuperare». La frase che mister Auteri ripete come un mantra da settimane all'improvviso assume contorni e connotati diversi, molto più concreti. La stagione del Bari potrebbe cambiare volto da così a così, grazie a soli 90 minuti. Sì, perché i biancorossi contro l'Avellino scacciano un bel po' di fantasmi, ritrovando cinismo, concretezza, goal e vittoria, mentre una Ternana che sembrava insuperabile di colpo si ferma sul 2-2 interno con la Turris, ringraziando per aver portato a casa un punto invece che zero.
Un episodio che potrebbe trasformare un campionato che sembrava chiuso in un campionato quasi riaperto. Ad accendere la scintilla una delle versioni migliori dei biancorossi in stagione, fattore che conferma l'avanzamento della squadra nel suo percorso di maturazione.
Eppure l'avvio di Bari-Avellino sembrava confermare il momento non brillante della squadra di Auteri: i primi 10/12 minuti sono di marca irpina, con i biancorossi occupati a contenere le sfuriate avversarie. Le assenze contemporanee di De Risio, Sabbione e Montalto costringono il tecnico a ridisegnare la squadra, adattando Ciofani al centro della difesa, rispolverando D'Ursi sulla fascia e riconfermando Semenzato a destra. Il Bari sembra un puzzle in via di ricomposizione, prima che tutto cambi.
Certo, gli irpini ci mettono del loro, ma al Bari va riconosciuto il merito di aver saputo capitalizzare il totale blackout della difesa biancoverde. Prima Aloi si fa soffiare il pallone da un Lollo in crescita, aprendo un'autostrada per il vantaggio di Marras, poi lo sciagurato Silvestri nel tentativo di servire di testa il portiere Forte regala palla a Celiento, difensore che – piacevolmente – si conferma determinante anche nell'area avversaria. Due goal a ridosso del quarto d'ora che stappano i biancorossi, pronti a dilagare: Antenucci trasforma un rigore procurato dal solito, imprendibile, Marras, poi si fa servire dallo stesso numero 10 sul filo del fuorigioco e impallina il portiere Forte con un tocco da grande goleador. Quattro colpi ben assestati per mandare al tappeto un avversario che poteva creare molte preoccupazioni in più.
Di fatto la partita finisce nel primo tempo, con il Bari che finalmente riesce a portare in attivo il bilancio occasioni/goal, tanto da permettere ad Auteri di sbizzarrirsi con i cambi (si rivedono, fra gli altri, anche Bianco e Simeri) nella ripresa. A D'Ursi manca il goal per coronare una prestazione sontuosa, che però sbatte su una traversa che, visto il punteggio, non fa molto male. Il goal di Bernardotto nel recupero macchia l'imbattibilità di Frattali, ma come ha giustamente sottolineato Auteri meglio prenderlo sul 4-0 che in altre occasioni.
Dall'altra parte, invece, la Ternana rallenta. Già con le vittorie last minute contro Vibonese e proprio Avellino le fere avevano dato qualche segnale di cedimento, mascherato con la grande determinazione della banda di Lucarelli, e anche con un pizzico di fortuna. Stavolta, invece, la buona sorte sorride solo per metà ai rossoverdi, ma apre al Bari uno scenario che fino a una settimana fa sembrava impensabile.
Ora tocca di nuovo ai biancorossi, che hanno la possibilità di portarsi a -4 prima della fine del 2020 e di rimettere totalmente in discussione le gerarchie. Mercoledì a Palermo sarà uno snodo cruciale della stagione dei galletti, che finalmente potranno approfittare del riposo previsto dal calendario per la Ternana e rientrare definitivamente nella corsa al primo posto, che al momento dista ancora 7 punti.
Un appuntamento complesso, contro un avversario di valore, ma da non fallire a nessun costo. Ora il Bari è chiamato a un esame importantissimo, forse il più difficile, nel suo percorso di crescita, fin qui poco lineare ma sempre alla ricerca della miglior versione di se stesso.
Un episodio che potrebbe trasformare un campionato che sembrava chiuso in un campionato quasi riaperto. Ad accendere la scintilla una delle versioni migliori dei biancorossi in stagione, fattore che conferma l'avanzamento della squadra nel suo percorso di maturazione.
Eppure l'avvio di Bari-Avellino sembrava confermare il momento non brillante della squadra di Auteri: i primi 10/12 minuti sono di marca irpina, con i biancorossi occupati a contenere le sfuriate avversarie. Le assenze contemporanee di De Risio, Sabbione e Montalto costringono il tecnico a ridisegnare la squadra, adattando Ciofani al centro della difesa, rispolverando D'Ursi sulla fascia e riconfermando Semenzato a destra. Il Bari sembra un puzzle in via di ricomposizione, prima che tutto cambi.
Certo, gli irpini ci mettono del loro, ma al Bari va riconosciuto il merito di aver saputo capitalizzare il totale blackout della difesa biancoverde. Prima Aloi si fa soffiare il pallone da un Lollo in crescita, aprendo un'autostrada per il vantaggio di Marras, poi lo sciagurato Silvestri nel tentativo di servire di testa il portiere Forte regala palla a Celiento, difensore che – piacevolmente – si conferma determinante anche nell'area avversaria. Due goal a ridosso del quarto d'ora che stappano i biancorossi, pronti a dilagare: Antenucci trasforma un rigore procurato dal solito, imprendibile, Marras, poi si fa servire dallo stesso numero 10 sul filo del fuorigioco e impallina il portiere Forte con un tocco da grande goleador. Quattro colpi ben assestati per mandare al tappeto un avversario che poteva creare molte preoccupazioni in più.
Di fatto la partita finisce nel primo tempo, con il Bari che finalmente riesce a portare in attivo il bilancio occasioni/goal, tanto da permettere ad Auteri di sbizzarrirsi con i cambi (si rivedono, fra gli altri, anche Bianco e Simeri) nella ripresa. A D'Ursi manca il goal per coronare una prestazione sontuosa, che però sbatte su una traversa che, visto il punteggio, non fa molto male. Il goal di Bernardotto nel recupero macchia l'imbattibilità di Frattali, ma come ha giustamente sottolineato Auteri meglio prenderlo sul 4-0 che in altre occasioni.
Dall'altra parte, invece, la Ternana rallenta. Già con le vittorie last minute contro Vibonese e proprio Avellino le fere avevano dato qualche segnale di cedimento, mascherato con la grande determinazione della banda di Lucarelli, e anche con un pizzico di fortuna. Stavolta, invece, la buona sorte sorride solo per metà ai rossoverdi, ma apre al Bari uno scenario che fino a una settimana fa sembrava impensabile.
Ora tocca di nuovo ai biancorossi, che hanno la possibilità di portarsi a -4 prima della fine del 2020 e di rimettere totalmente in discussione le gerarchie. Mercoledì a Palermo sarà uno snodo cruciale della stagione dei galletti, che finalmente potranno approfittare del riposo previsto dal calendario per la Ternana e rientrare definitivamente nella corsa al primo posto, che al momento dista ancora 7 punti.
Un appuntamento complesso, contro un avversario di valore, ma da non fallire a nessun costo. Ora il Bari è chiamato a un esame importantissimo, forse il più difficile, nel suo percorso di crescita, fin qui poco lineare ma sempre alla ricerca della miglior versione di se stesso.