Calcio
Il cuore grande di Migjen Basha
Conferenza stampa del mercoledì per il centrocampista albanese
Bari - mercoledì 7 marzo 2018
12.44
Migjen Basha non è solo il regista e spesso capitano del Bari, ma è anche un punto di riferimento per lo spogliatoio biancorosso.
L'albanese ha dimostrato tutte le sue qualità umane questa mattina, in conferenza stampa, quando ha ricordato Davide Astori ed ha parlato di solidarietà: «Domenica ero in camera con Mattia Cassani, che ci ha giocato insieme ad Astori ed è stato terribile. Squadra sotto choc, per rispetto della famiglia era giusto non giocare. La Lega B ha fatto una giusta scelta, secondo me. Adesso è il momento di stare vicini alla moglie, alla figlia ed a tutta la sua famiglia. Dispiace - ha detto Basha - per i tifosi che hanno fatto il tragitto, ma era doveroso rinviare tutte le partite».
Sabato, inoltre, saranno raccolti fondi a sostegno di un tifoso che ha subito un incidente stradale ed ha bisogno di cure: «Abbiamo fatto questa cosa in nome della società. Io e Micai siamo andati a trovare la sua famiglia, era il minimo. Dobbiamo dare tutti una mano e sabato è l'occasione giusta per aiutarli concretamente, perché ne hanno veramente bisogno».
Poi il calcio giocato, con i rinvii che non avrebbero inciso sul modo di lavorare di queste settimane e l'inutile ricordo del pareggio subito all'andata contro la Pro Vercelli: «Inutile pensare alla partita d'andata - ha commentato Basha -, dobbiamo pensare a fare bene per il prosieguo. Quanto all'ex Rajcevic, non so se voglia la rivincita personale. Credo voglia solo fare il suo, poi certamente giocare contro la tua ex squadra ti fa dare di più. È un bravo ragazzo, è grosso, a volte in allenamento ce le siamo date - ha scherzato - ma noi vogliamo fare bene».
Basha è tornato sull'avversario, che ieri sera ha conquistato nel recupero di Cesena (2-2 in rimonta) il suo sesto risultato utile consecutivo: «In questo momento la Pro Vercelli è l'avversario più brutto da ricevere. Tutti pensano sia facile, ma viene da sei partite in cui non perde, fa bene e sta prendendo pochi gol. Bisogna vedere che tipo di atteggiamento avranno. Con gli spazi per noi sarebbe più facile far loro male.
Il campionato - ha continuato parlando di alcuni stop delle squadre di vertice - è difficile per tutti, come testimoniano i risultati. Non darei per scontato nulla, sia per la parte alta sia per la parte bassa, ed anche per i playoff. Anche il Perugia è rientrato e di qui alla fine nulla è scontato. Noi dobbiamo stare sul pezzo - ha detto quasi scuotendo i suoi -, perché si è visto anche all'andata, appena abbiamo mollato un po', abbiamo avuto problemi».
Su Petriccione, sul presunto dualismo e sulla sua collocazione tattica ideale, Basha ha ribadito che ha fatto sempre bene ed è un ragazzo giovane che migliorerà ancora, ma che le scelte sul ruolo spettano al mister.
Infine il passaggio sulla cosiddetta "cooperativa del gol", che ha visto andare in rete diverse volte centrocampisti e difensori: «A volte scherzo con gli attaccanti - ha raccontato Basha -, perché io ho fatto due gol e qualcuno di loro uno solo. Non è il mio mestiere - è tornato serio - e non mi cambia la carriere farne di più. Non andrò al Real o al Barcellona, ma invece è importante fare in modo che loro arrivino in porta», ha concluso.
Cuore grande in campo e fuori, di Basha il Bari avrà bisogno in questa lunga volata fino a maggio.
L'albanese ha dimostrato tutte le sue qualità umane questa mattina, in conferenza stampa, quando ha ricordato Davide Astori ed ha parlato di solidarietà: «Domenica ero in camera con Mattia Cassani, che ci ha giocato insieme ad Astori ed è stato terribile. Squadra sotto choc, per rispetto della famiglia era giusto non giocare. La Lega B ha fatto una giusta scelta, secondo me. Adesso è il momento di stare vicini alla moglie, alla figlia ed a tutta la sua famiglia. Dispiace - ha detto Basha - per i tifosi che hanno fatto il tragitto, ma era doveroso rinviare tutte le partite».
Sabato, inoltre, saranno raccolti fondi a sostegno di un tifoso che ha subito un incidente stradale ed ha bisogno di cure: «Abbiamo fatto questa cosa in nome della società. Io e Micai siamo andati a trovare la sua famiglia, era il minimo. Dobbiamo dare tutti una mano e sabato è l'occasione giusta per aiutarli concretamente, perché ne hanno veramente bisogno».
Poi il calcio giocato, con i rinvii che non avrebbero inciso sul modo di lavorare di queste settimane e l'inutile ricordo del pareggio subito all'andata contro la Pro Vercelli: «Inutile pensare alla partita d'andata - ha commentato Basha -, dobbiamo pensare a fare bene per il prosieguo. Quanto all'ex Rajcevic, non so se voglia la rivincita personale. Credo voglia solo fare il suo, poi certamente giocare contro la tua ex squadra ti fa dare di più. È un bravo ragazzo, è grosso, a volte in allenamento ce le siamo date - ha scherzato - ma noi vogliamo fare bene».
Basha è tornato sull'avversario, che ieri sera ha conquistato nel recupero di Cesena (2-2 in rimonta) il suo sesto risultato utile consecutivo: «In questo momento la Pro Vercelli è l'avversario più brutto da ricevere. Tutti pensano sia facile, ma viene da sei partite in cui non perde, fa bene e sta prendendo pochi gol. Bisogna vedere che tipo di atteggiamento avranno. Con gli spazi per noi sarebbe più facile far loro male.
Il campionato - ha continuato parlando di alcuni stop delle squadre di vertice - è difficile per tutti, come testimoniano i risultati. Non darei per scontato nulla, sia per la parte alta sia per la parte bassa, ed anche per i playoff. Anche il Perugia è rientrato e di qui alla fine nulla è scontato. Noi dobbiamo stare sul pezzo - ha detto quasi scuotendo i suoi -, perché si è visto anche all'andata, appena abbiamo mollato un po', abbiamo avuto problemi».
Su Petriccione, sul presunto dualismo e sulla sua collocazione tattica ideale, Basha ha ribadito che ha fatto sempre bene ed è un ragazzo giovane che migliorerà ancora, ma che le scelte sul ruolo spettano al mister.
Infine il passaggio sulla cosiddetta "cooperativa del gol", che ha visto andare in rete diverse volte centrocampisti e difensori: «A volte scherzo con gli attaccanti - ha raccontato Basha -, perché io ho fatto due gol e qualcuno di loro uno solo. Non è il mio mestiere - è tornato serio - e non mi cambia la carriere farne di più. Non andrò al Real o al Barcellona, ma invece è importante fare in modo che loro arrivino in porta», ha concluso.
Cuore grande in campo e fuori, di Basha il Bari avrà bisogno in questa lunga volata fino a maggio.