Calcio
Invasioni e campo di patate: così a Bari ci facciamo male da soli
Alcune riflessioni a margine della partita di domenica sera
Bari - martedì 12 dicembre 2017
08.00
In tanti l'hanno presa come una goliardata, altri tifosi hanno invece sottolineato la gravità del gesto definito "anti-sportivo". Sta di fatto che l'invasione di campo di una persona, avvenuta domenica sera durante la sfida col Palermo, potrebbe costare cara all'FC Bari 1908. Come se non bastasse la pesante sconfitta rimediata.
Si spera solo in un'ammenda per l'incolpevole società di Strada Torrebella, ma resta lo schiaffetto rifilato dall'invasore ad Aleesami come atto di scherno. In molti, soprattutto sui social network, ironizzano sul "cavallo pazzo", un ventenne di Carbonara con qualche precedente, che ha chiesto il processo per direttissima, ottenendo attraverso i suoi legali la revoca dei domiciliari. Era entrato sul malandato terreno di gioco del San Nicola prima di essere atterrato e poi bloccato. L'FC Bari 1908 ha già annunciato che chiederà di costituirsi parte civile.
Un episodio che getta ulteriori ombre su una serata infausta in campo e fuori. Per non parlare, pardon scrivere, di un terreno di gara ridotto in condizioni pietose, indegno di un posticipo Sky ed oggetto di tantissime lamentele di calciatori, allenatori, stampa e tifosi stessi.
Quello che ci si chiede, da assoluti profani del settore, è come sia possibile che, con una semplice ondata di freddo (a Bari non ci sono state temperature sotto lo zero termico tali da giustificare quello stato), si sia giunti ad una situazione del genere.
Sabbia mista a ciuffi d'erba di un verde ormai sbiadito: questo è stato il colpo d'occhio (o nell'occhio...) che si è presentato domenica sera agli spettatori. Uno spettacolo da categorie inferiori, non degno delle ambizioni di piazza e società stessa.
Va posto rimedio, evidentemente, cercando di capire cosa non è andato in queste ultime settimane nella manutenzione del rettangolo di gara.
Bari ed il Bari meritano rispetto. Così ci si fa male da soli.
Si spera solo in un'ammenda per l'incolpevole società di Strada Torrebella, ma resta lo schiaffetto rifilato dall'invasore ad Aleesami come atto di scherno. In molti, soprattutto sui social network, ironizzano sul "cavallo pazzo", un ventenne di Carbonara con qualche precedente, che ha chiesto il processo per direttissima, ottenendo attraverso i suoi legali la revoca dei domiciliari. Era entrato sul malandato terreno di gioco del San Nicola prima di essere atterrato e poi bloccato. L'FC Bari 1908 ha già annunciato che chiederà di costituirsi parte civile.
Un episodio che getta ulteriori ombre su una serata infausta in campo e fuori. Per non parlare, pardon scrivere, di un terreno di gara ridotto in condizioni pietose, indegno di un posticipo Sky ed oggetto di tantissime lamentele di calciatori, allenatori, stampa e tifosi stessi.
Quello che ci si chiede, da assoluti profani del settore, è come sia possibile che, con una semplice ondata di freddo (a Bari non ci sono state temperature sotto lo zero termico tali da giustificare quello stato), si sia giunti ad una situazione del genere.
Sabbia mista a ciuffi d'erba di un verde ormai sbiadito: questo è stato il colpo d'occhio (o nell'occhio...) che si è presentato domenica sera agli spettatori. Uno spettacolo da categorie inferiori, non degno delle ambizioni di piazza e società stessa.
Va posto rimedio, evidentemente, cercando di capire cosa non è andato in queste ultime settimane nella manutenzione del rettangolo di gara.
Bari ed il Bari meritano rispetto. Così ci si fa male da soli.