Calcio
La grande vittoria che mancava. Il campionato del Bari inizia adesso
I biancorossi escono dalla sfida alla Ternana con il primo successo in un big match e con rinnovate certezze
Bari - lunedì 14 ottobre 2019
10.07
Mancava la vittoria in un big match ed è arrivata. Il Bari fa un ulteriore passo avanti nel suo percorso di crescita, e il successo per 2-0 al San Nicola contro la (ormai ex) capolista Ternana certifica il ritorno in piena salute dei biancorossi, finalmente vogliosi di fare la voce grossa nel girone C di serie C. Terza vittoria consecutiva per i galletti, completamente rigenerati dalla cura Vivarini: in appena 20 giorni di lavoro il tecnico abruzzese ha rivoltato la squadra come un calzino, portandola a un rendimento in linea con aspettative e investimenti estivi.
Vivarini ha cambiato tutto senza - di fatto - cambiare nulla. L'assetto con il 3-5-2 è quello visto anche nella fase finale della precedente gestione; diversi sono applicazione e atteggiamento della squadra, la forza tecnica e mentale di un gruppo rimessosi in pari anche dal punto di vista atletico. Il timbro di qualità su questo nuovo Bari ce lo mette una ripresa in cui i pugliesi sono stati padroni del campo, mettendo museruola e guinzaglio a una Ternana che, prima di scendere in campo al San Nicola, lontano da casa aveva sempre vinto. Eppure il primo tempo non era stato dei migliori: partita spigolosa, nervi a fior di pelle, poco calcio e tanti calci. L'importanza della sfida si faceva sentire per entrambe le squadre, a caccia di una vittoria di prestigio, più importante per il morale che per una classifica che a metà ottobre dice tutto e dice nulla.
Bravo il Bari a rientrare in campo per la ripresa con un altro piglio, come il tiro potente ma centrale di Simeri a 2' di orologio già lascia intendere. Poi il resto lo fa la capacità della squadra di volgere a proprio favore gli episodi, di legittimare la vittoria con una prestazione di cinismo e qualità dosati in parti eguali, dando la costante impressione di poter vincere la partita in qualsiasi momento. La sblocca Hamlili con un tiro di rara potenza e precisione, mettendo finalmente il nome di un centrocampista nel tabellino stagionale delle marcature biancorosse; lui, che con il goal non ha mai avuto un gran feeling. La chiude Sabbione, difensore che invece ha preso un bel ritmo anche in zona goal (sono già tre per lui, quanti Simeri, Ferrari e D'Ursi messi insieme).
Per una domenica Antenucci si prende una pausa dal goal, offrendo la solita ottima prova in coppia con Simeri. Chi, invece, dà continuità alle prestazioni è la difesa, o meglio l'intera organizzazione difensiva. Sabbione-Di Cesare-Perrotta non prendono goal per la terza partita di fila, la Ternana arriva al tiro in porta solo una volta con Ferrante, e l'occasione più ghiotta di tutta la partita le "fere" la hanno con il tentativo goffo di autorete di Scavone, disinnescato da Frattali (ma si era già sul 2-0).
Ma, a proposito di continuità, la fotografia del nuovo Bari di Vivarini sta tutta in un calciatore: il Pippo Costa bloccato e spaurito di un mese fa ha lasciato il posto a una locomotiva sulla fascia sinistra. L'ex Spal mette i cross per entrambi i goal baresi, oltre a un'infinità di palle in area e di dialoghi con Antenucci e Simeri che più di un sudore freddo fanno venire a Iannarilli. «Gli ho chiesto di giocare da ala», ha spiegato Vivarini nel post, facendo la radiografia alla prestazione di "Pippo gufetto", che ha tenuto bloccato in difesa il terzino umbro Parodi andando di fatto ad agire come terzo attaccante di sinistra.
Insomma, il Bari inizia a girare. La vittoria contro la temibile Ternana regala il primo, vero, successo pesante ai biancorossi. Certo, importanti sono stati anche i successi contro Picerno e Cavese (e alla luce dell'attuale classifica attuale bisogna rivalutare anche il pari col Monopoli), ma questa vittoria in particolare può essere la miccia giusta per iniziare un nuovo campionato, a soli 3 punti dal Potenza capolista. La Ternana ha aperto un mini-ciclo di partite che possono dire tanto su ambizioni e possibilità di questo Bari, ora chiamato a superare i delicati test Avellino, Catanzaro e Catania. Ma adesso, a differenza di prima, la sensazione è che i biancorossi possano davvero fare bottino pieno.
Vivarini ha cambiato tutto senza - di fatto - cambiare nulla. L'assetto con il 3-5-2 è quello visto anche nella fase finale della precedente gestione; diversi sono applicazione e atteggiamento della squadra, la forza tecnica e mentale di un gruppo rimessosi in pari anche dal punto di vista atletico. Il timbro di qualità su questo nuovo Bari ce lo mette una ripresa in cui i pugliesi sono stati padroni del campo, mettendo museruola e guinzaglio a una Ternana che, prima di scendere in campo al San Nicola, lontano da casa aveva sempre vinto. Eppure il primo tempo non era stato dei migliori: partita spigolosa, nervi a fior di pelle, poco calcio e tanti calci. L'importanza della sfida si faceva sentire per entrambe le squadre, a caccia di una vittoria di prestigio, più importante per il morale che per una classifica che a metà ottobre dice tutto e dice nulla.
Bravo il Bari a rientrare in campo per la ripresa con un altro piglio, come il tiro potente ma centrale di Simeri a 2' di orologio già lascia intendere. Poi il resto lo fa la capacità della squadra di volgere a proprio favore gli episodi, di legittimare la vittoria con una prestazione di cinismo e qualità dosati in parti eguali, dando la costante impressione di poter vincere la partita in qualsiasi momento. La sblocca Hamlili con un tiro di rara potenza e precisione, mettendo finalmente il nome di un centrocampista nel tabellino stagionale delle marcature biancorosse; lui, che con il goal non ha mai avuto un gran feeling. La chiude Sabbione, difensore che invece ha preso un bel ritmo anche in zona goal (sono già tre per lui, quanti Simeri, Ferrari e D'Ursi messi insieme).
Per una domenica Antenucci si prende una pausa dal goal, offrendo la solita ottima prova in coppia con Simeri. Chi, invece, dà continuità alle prestazioni è la difesa, o meglio l'intera organizzazione difensiva. Sabbione-Di Cesare-Perrotta non prendono goal per la terza partita di fila, la Ternana arriva al tiro in porta solo una volta con Ferrante, e l'occasione più ghiotta di tutta la partita le "fere" la hanno con il tentativo goffo di autorete di Scavone, disinnescato da Frattali (ma si era già sul 2-0).
Ma, a proposito di continuità, la fotografia del nuovo Bari di Vivarini sta tutta in un calciatore: il Pippo Costa bloccato e spaurito di un mese fa ha lasciato il posto a una locomotiva sulla fascia sinistra. L'ex Spal mette i cross per entrambi i goal baresi, oltre a un'infinità di palle in area e di dialoghi con Antenucci e Simeri che più di un sudore freddo fanno venire a Iannarilli. «Gli ho chiesto di giocare da ala», ha spiegato Vivarini nel post, facendo la radiografia alla prestazione di "Pippo gufetto", che ha tenuto bloccato in difesa il terzino umbro Parodi andando di fatto ad agire come terzo attaccante di sinistra.
Insomma, il Bari inizia a girare. La vittoria contro la temibile Ternana regala il primo, vero, successo pesante ai biancorossi. Certo, importanti sono stati anche i successi contro Picerno e Cavese (e alla luce dell'attuale classifica attuale bisogna rivalutare anche il pari col Monopoli), ma questa vittoria in particolare può essere la miccia giusta per iniziare un nuovo campionato, a soli 3 punti dal Potenza capolista. La Ternana ha aperto un mini-ciclo di partite che possono dire tanto su ambizioni e possibilità di questo Bari, ora chiamato a superare i delicati test Avellino, Catanzaro e Catania. Ma adesso, a differenza di prima, la sensazione è che i biancorossi possano davvero fare bottino pieno.