Calcio
Locri-Bari 0-3, Cornacchini: «Bravi a tener botta. Risultato giusto». Di Cesare: «Pensiamo solo a noi»
Il mister nel post gara: «Finché non c'è la matematica nulla è deciso». Il difensore-goleador: «Dopo la mia rete ci siamo sciolti»
Bari - domenica 17 febbraio 2019
17.43
Il Bari torna a vincere lontano dal San Nicola: dopo due sconfitte esterne consecutive i biancorossi liquidano il Locri con un netto 0-3. Soddisfatto nel post-gara mister Cornacchini per una vittoria maturata nella ripresa: «C'era da soffrire contro una squadra con motivazioni e che conosce il campo. Difficoltà iniziali ne abbiamo trovate, poi nella ripresa non c'è stata partita. Avevamo la possibilità di far vedere il nostro valore, contro una squadra in salute. Abbiamo tenuto botta e alla fine il risultato è giusto».
Il tecnico loda la prova degli attaccanti, al netto dei goal segnati da Di Cesare, Simeri e Floriano: «Sono contento della prestazione degli attaccanti; non è la priorità il goal ma lo è il lavoro per aiutare la squadra. Pozzebon ha speso tanto e ho la fortuna di avere giocatori che quando entrano determinano», dice il mister.
Decisivo ai fini tattici l'arretramento di Piovanello sulla linea dei centrocampisti per dare più equilibrio alla squadra, in sofferenza nella prima frazione. Cornacchini la spiega così: «Con Neglia di fatto è un 4-2-4, soffri in mezzo al campo. ho preferito cambiare e mettere Piovanello in mediana, ci ha dato una mano. La fortuna è avere calciatori intercambiabili, si può passare ad altre soluzioni senza cambiare niente».
Spazio anche a qualche riflessione sui singoli: «Hamlili lo conosco molto bene - continua Cornacchini. Purtroppo ci sono delle regole in D, a volte ho preferito levarlo come a Torre del Greco. Secondo me è molto forte, in C non ci saranno queste regole e giocherà sempre. Marfella? È un '99, sta facendo bene. Come tutti può avere momenti di difficoltà; dobbiamo stargli vicino perché è un portiere forte, va tutelato e difeso. Di Cesare in attacco ci va da solo. Fra i difensori ha più senso del goal. Bianchi ha fatto bene, mi serviva un difensore più attento dietro. Si è allenato bene in settimana, mi sembrava che meritasse la chance da titolare».
Il Bari vince, la Turris frena. Campionato chiuso? Per Cornacchini non ancora: «Finché non c'è la matematica nulla è detto. La gara la facciamo su noi stessi, domenica abbiamo un'altra partita complicata. Le giornate iniziano a diminuire, la convinzione c'è ma restiamo coi piedi per terra finché non ci sarà la certezza».
Raggiante anche Valerio Di Cesare, che con il sesto centro in campionato ha dato il la alla vittoria finale: «Sono contento perché l'abbiamo sbloccata col mio goal, dopo il vantaggio ci siamo sciolti- dice il difensore-bomber. Si stava facendo complicata. Mattera l'ha spizzata, io l'ho stoppata ho dribblato il difensore e ho fatto goal col sinistro. Ne ho fatti tanti, l'importante è vincere il campionato e andar via da questa categoria».
Per lui un occhio al presente e uno al futuro in maglia biancorossa: «Il mio contratto è pluriennale, non sono venuto qui per la Serie D ma per un progetto dietro a cui vorrei contribuire come ho fatto a Parma. La Turris non l'ho mai guardata. Sapevo della qualità di questa squadra, andiamo avanti come stiamo facendo», conclude Di Cesare.
Il tecnico loda la prova degli attaccanti, al netto dei goal segnati da Di Cesare, Simeri e Floriano: «Sono contento della prestazione degli attaccanti; non è la priorità il goal ma lo è il lavoro per aiutare la squadra. Pozzebon ha speso tanto e ho la fortuna di avere giocatori che quando entrano determinano», dice il mister.
Decisivo ai fini tattici l'arretramento di Piovanello sulla linea dei centrocampisti per dare più equilibrio alla squadra, in sofferenza nella prima frazione. Cornacchini la spiega così: «Con Neglia di fatto è un 4-2-4, soffri in mezzo al campo. ho preferito cambiare e mettere Piovanello in mediana, ci ha dato una mano. La fortuna è avere calciatori intercambiabili, si può passare ad altre soluzioni senza cambiare niente».
Spazio anche a qualche riflessione sui singoli: «Hamlili lo conosco molto bene - continua Cornacchini. Purtroppo ci sono delle regole in D, a volte ho preferito levarlo come a Torre del Greco. Secondo me è molto forte, in C non ci saranno queste regole e giocherà sempre. Marfella? È un '99, sta facendo bene. Come tutti può avere momenti di difficoltà; dobbiamo stargli vicino perché è un portiere forte, va tutelato e difeso. Di Cesare in attacco ci va da solo. Fra i difensori ha più senso del goal. Bianchi ha fatto bene, mi serviva un difensore più attento dietro. Si è allenato bene in settimana, mi sembrava che meritasse la chance da titolare».
Il Bari vince, la Turris frena. Campionato chiuso? Per Cornacchini non ancora: «Finché non c'è la matematica nulla è detto. La gara la facciamo su noi stessi, domenica abbiamo un'altra partita complicata. Le giornate iniziano a diminuire, la convinzione c'è ma restiamo coi piedi per terra finché non ci sarà la certezza».
Raggiante anche Valerio Di Cesare, che con il sesto centro in campionato ha dato il la alla vittoria finale: «Sono contento perché l'abbiamo sbloccata col mio goal, dopo il vantaggio ci siamo sciolti- dice il difensore-bomber. Si stava facendo complicata. Mattera l'ha spizzata, io l'ho stoppata ho dribblato il difensore e ho fatto goal col sinistro. Ne ho fatti tanti, l'importante è vincere il campionato e andar via da questa categoria».
Per lui un occhio al presente e uno al futuro in maglia biancorossa: «Il mio contratto è pluriennale, non sono venuto qui per la Serie D ma per un progetto dietro a cui vorrei contribuire come ho fatto a Parma. La Turris non l'ho mai guardata. Sapevo della qualità di questa squadra, andiamo avanti come stiamo facendo», conclude Di Cesare.