Calcio
Longo si presenta: «Immagino una squadra propositiva»
Il tecnico piemontese con origini pugliesi ha incontrato la stampa
Bari - venerdì 21 giugno 2024
14.32
Come era prevedibile la prima conferenza stampa di Moreno Longo da tecnico del Bari si è trasformata in un botta e risposta tra il presidente Luigi De Laurentiis e la stampa.
Però il tecnico piemontese con madre barese ha potuto esprimere alcuni concetti che fotografano il suo pensiero: «Immagino una squadra propositiva, che abbia la volontà di condurre la partita, che abbia la personalità ed il coraggio di andare a provare sempre a vincere una partita. Naturalmente cercando di passare tramite una coesione di squadra che abbia il senso di appartenenza quale leitmotiv comune di base. Possiamo parlare quanto vogliamo di numeri e moduli - ha proseguito Longo - ma questi attecchiscono quando ci sono queste caratteristiche, quindi il primo punto sono il senso di appartenenza ed il grande rispetto per chi ci viene a vedere. Dico sempre ai miei calciatori che vorrei si mettessero dall'altra parte, per far sì che chi vede la partita possa riconoscersi in chi scendo in campo».
Poi una sottolineatura nient'affatto scontata: «Tutto quanto ho detto può avvenire con scelte corrette. Questo è un periodo in cui con le parole si fa tanto, però io sono uno di quelli che vive di risultati e fatti concreti».
Longo ha quindi rimarcato di essere una «persona ambiziosa», raccontando quanto importante per lui sia essere attorniato da collaboratori con la stessa voglia di far bene. Il tecnico piemontese ha altresì fatto intendere quanto sia fondamentale andare in ritiro con una squadra per larga parte completa. Un appello, neanche tanto mascherato, a fare presto e bene sul mercato.
«Il calcio è cambiato molto negli ultimi 10 anni - ha infine spiegato Longo - e quindi io non credo in una squadra che non si riconosca in valori comuni dentro il campo, che non abbia una sua identità. Questi devono essere i capisaldi del nostro lavoro».
Però il tecnico piemontese con madre barese ha potuto esprimere alcuni concetti che fotografano il suo pensiero: «Immagino una squadra propositiva, che abbia la volontà di condurre la partita, che abbia la personalità ed il coraggio di andare a provare sempre a vincere una partita. Naturalmente cercando di passare tramite una coesione di squadra che abbia il senso di appartenenza quale leitmotiv comune di base. Possiamo parlare quanto vogliamo di numeri e moduli - ha proseguito Longo - ma questi attecchiscono quando ci sono queste caratteristiche, quindi il primo punto sono il senso di appartenenza ed il grande rispetto per chi ci viene a vedere. Dico sempre ai miei calciatori che vorrei si mettessero dall'altra parte, per far sì che chi vede la partita possa riconoscersi in chi scendo in campo».
Poi una sottolineatura nient'affatto scontata: «Tutto quanto ho detto può avvenire con scelte corrette. Questo è un periodo in cui con le parole si fa tanto, però io sono uno di quelli che vive di risultati e fatti concreti».
Longo ha quindi rimarcato di essere una «persona ambiziosa», raccontando quanto importante per lui sia essere attorniato da collaboratori con la stessa voglia di far bene. Il tecnico piemontese ha altresì fatto intendere quanto sia fondamentale andare in ritiro con una squadra per larga parte completa. Un appello, neanche tanto mascherato, a fare presto e bene sul mercato.
«Il calcio è cambiato molto negli ultimi 10 anni - ha infine spiegato Longo - e quindi io non credo in una squadra che non si riconosca in valori comuni dentro il campo, che non abbia una sua identità. Questi devono essere i capisaldi del nostro lavoro».