Calcio
Marino: «Venezia avversario stimolante»
Conferenza stampa del tecnico del Bari alla vigilia della sfida contro i lagunari
Bari - venerdì 24 novembre 2023
13.05
Pasquale Marino, tecnico del Bari, ha tenuto questa mattina, 24 novembre, una conferenza stampa alla vigilia del match contro il Venezia, valido per il 14º turno di serie B. La gara tra biancorossi e lagunari è in programma alle 14.00 di sabato 25 novembre allo stadio San Nicola.
Tanti i temi trattati dall'allenatore di Marsala, dalla forza degli avversari, alla condizione fisica e psicologica del gruppo.
Di seguito la sua conferenza stampa in pillole.
L'AVVERSARIO
«Il Venezia è un avversario importante, quindi dal punto di vista psicologico abbiamo tanti stimoli per capire quanto siamo migliorati. Ecco, questa sfida per noi dev'essere stimolante, anche per riscattare parte del secondo tempo dell'ultima partita».
LEZIONE IMPARATA
«Alla ripresa degli allenamenti abbiamo rivisto tutti gli errori commessi contro la Feralpisalò. Dopodiché ce la siamo messa alle spalle, può capitare ma non deve più accadere. Sappiamo dove abbiamo sbagliato. Tutto è partito dalla testa dopo aver subito l'1-2. Al di là di questo, noi dobbiamo guardare avanti, quell'episodio è stato difficile da digerire. Regalato due punti, ma quella rabbia dev'essere trasformata in energia positiva. Abbiamo lavorato bene questa settimana, soprattutto ad alta intensità e ciò vuol dire che siamo motivati».
TESTA AL PRESENTE NON AL MERCATO
«Quanto al mercato è giusto ne parli la società. Io ed i ragazzi dobbiamo veramente non disperdere nulla di energie e l'unico obiettivo dev'essere il Venezia. Queste sei partite ci serviranno certamente per capire chi resterà e chi magari andrà via. Il problema del sistema di gioco non mi tocca, è una squadra duttile. Ciò che non dobbiamo cambiare è l'atteggiamento, a prescindere dai numeri. Buttare una partita dominata, cambiando atteggiamento come è successo, è grave. Se non ci sono concentrazione e cattiveria agonistica, non puoi esprimere un calcio propositivo. Il presente è il Venezia che è una squadra forte».
IL NEO DELLE RIMONTE SUBITE
«Sulle rimonte subite dispiace, ma può capitare. Ogni partita ha una storia diversa dall'altra. Come ad esempio col Modena avevamo fatto una buona prestazione anche dopo il nostro gol. Poi da una punizione, il pareggio. L'ultima è invece stata diversa ed è certamente quella che fa più male. L'intelligenza che dobbiamo avere è non ripetere determinati errori. Serve continuità di gioco nella stessa partita e nelle partite a seguire».
CAPITOLO RIGORI
«I rigori li tirerà chi se la sente, parlerò con i ragazzi su questo, ma Diaw se se la sente, può tirarli».
LA CONDIZIONE DEI CALCIATORI E GLI INDISPONIBILI
«Acampora ha avuto la febbre e ha fatto un giorno di allenamento. Non partirà dall'inizio. Frabotta ed Edjouma sono recuperati, Maita anche così come Benali. Non convocati Faggi e Morachioli per problemi. A centrocampo dobbiamo capire come stanno, magari gli alterniamo vista la situazione di Acampora. Benali e Maita hanno le caratteristiche per fare il mediano per come dobbiamo giocare. Aramu infine posso dire che si sta allenando bene, come molti altri».
L'AMBIENTE
«È bene che nei momenti di difficoltà ci si stringa attorno alla squadra. I tifosi veri sono quelli che si fanno anche migliaia di chilometri per continuare a sostenerci. In un ambiente dove c'è pressione certamente aiuta l'appoggio della gente. In questo momento veniamo da un percorso abbastanza complicato dopo la mancata promozione. Questi ragazzi stanno cercando di mettersi tutto alle spalle. Il mio lavoro è appena iniziato e per esprimere un buon calcio serve una certa serenità. Dobbiamo avere la forza di andarci a prendere ciò che vogliamo ottenere, non ci regalerà niente nessuno. Il passato va archiviato, chi viene agli allenamenti può percepire la voglia che abbiamo di migliorare».
VENEZIA NON SOLO POHJANPALO
«Pohjanpalo non è l'unico pericolo. Il Venezia è una ottima squadra, insieme a Parma, Cremonese e Palermo hanno qualcosa in più. Esprime un buon calcio, Pohjanpalo è un ottimo giocatore ma le individualità aiutano se c'è un'organizzazione di gioco».
Tanti i temi trattati dall'allenatore di Marsala, dalla forza degli avversari, alla condizione fisica e psicologica del gruppo.
Di seguito la sua conferenza stampa in pillole.
L'AVVERSARIO
«Il Venezia è un avversario importante, quindi dal punto di vista psicologico abbiamo tanti stimoli per capire quanto siamo migliorati. Ecco, questa sfida per noi dev'essere stimolante, anche per riscattare parte del secondo tempo dell'ultima partita».
LEZIONE IMPARATA
«Alla ripresa degli allenamenti abbiamo rivisto tutti gli errori commessi contro la Feralpisalò. Dopodiché ce la siamo messa alle spalle, può capitare ma non deve più accadere. Sappiamo dove abbiamo sbagliato. Tutto è partito dalla testa dopo aver subito l'1-2. Al di là di questo, noi dobbiamo guardare avanti, quell'episodio è stato difficile da digerire. Regalato due punti, ma quella rabbia dev'essere trasformata in energia positiva. Abbiamo lavorato bene questa settimana, soprattutto ad alta intensità e ciò vuol dire che siamo motivati».
TESTA AL PRESENTE NON AL MERCATO
«Quanto al mercato è giusto ne parli la società. Io ed i ragazzi dobbiamo veramente non disperdere nulla di energie e l'unico obiettivo dev'essere il Venezia. Queste sei partite ci serviranno certamente per capire chi resterà e chi magari andrà via. Il problema del sistema di gioco non mi tocca, è una squadra duttile. Ciò che non dobbiamo cambiare è l'atteggiamento, a prescindere dai numeri. Buttare una partita dominata, cambiando atteggiamento come è successo, è grave. Se non ci sono concentrazione e cattiveria agonistica, non puoi esprimere un calcio propositivo. Il presente è il Venezia che è una squadra forte».
IL NEO DELLE RIMONTE SUBITE
«Sulle rimonte subite dispiace, ma può capitare. Ogni partita ha una storia diversa dall'altra. Come ad esempio col Modena avevamo fatto una buona prestazione anche dopo il nostro gol. Poi da una punizione, il pareggio. L'ultima è invece stata diversa ed è certamente quella che fa più male. L'intelligenza che dobbiamo avere è non ripetere determinati errori. Serve continuità di gioco nella stessa partita e nelle partite a seguire».
CAPITOLO RIGORI
«I rigori li tirerà chi se la sente, parlerò con i ragazzi su questo, ma Diaw se se la sente, può tirarli».
LA CONDIZIONE DEI CALCIATORI E GLI INDISPONIBILI
«Acampora ha avuto la febbre e ha fatto un giorno di allenamento. Non partirà dall'inizio. Frabotta ed Edjouma sono recuperati, Maita anche così come Benali. Non convocati Faggi e Morachioli per problemi. A centrocampo dobbiamo capire come stanno, magari gli alterniamo vista la situazione di Acampora. Benali e Maita hanno le caratteristiche per fare il mediano per come dobbiamo giocare. Aramu infine posso dire che si sta allenando bene, come molti altri».
L'AMBIENTE
«È bene che nei momenti di difficoltà ci si stringa attorno alla squadra. I tifosi veri sono quelli che si fanno anche migliaia di chilometri per continuare a sostenerci. In un ambiente dove c'è pressione certamente aiuta l'appoggio della gente. In questo momento veniamo da un percorso abbastanza complicato dopo la mancata promozione. Questi ragazzi stanno cercando di mettersi tutto alle spalle. Il mio lavoro è appena iniziato e per esprimere un buon calcio serve una certa serenità. Dobbiamo avere la forza di andarci a prendere ciò che vogliamo ottenere, non ci regalerà niente nessuno. Il passato va archiviato, chi viene agli allenamenti può percepire la voglia che abbiamo di migliorare».
VENEZIA NON SOLO POHJANPALO
«Pohjanpalo non è l'unico pericolo. Il Venezia è una ottima squadra, insieme a Parma, Cremonese e Palermo hanno qualcosa in più. Esprime un buon calcio, Pohjanpalo è un ottimo giocatore ma le individualità aiutano se c'è un'organizzazione di gioco».