Calcio
Mignani: «Noi da promozione diretta? Pensiamo a fare bene sino a fine campionato»
Il tecnico del Bari ha parlato alla vigilia della sfida col Cagliari
Bari - venerdì 17 febbraio 2023
14.02
«Sono contento di incontrare Claudio Ranieri. Per noi quello di domani è un esame di maturità ed è un'altra partita bella perché affrontiamo una squadra che ha blasone, ha giocatori forti, un grande allenatore, ma noi abbiamo troppa necessità di fare punti».
Parola di Michele Mignani, alla vigilia di un Bari-Cagliari, match in programma sabato 18 febbraio alle 16.15, che sembra già un crocevia fondamentale per comprendere al meglio le ambizioni dei biancorossi. Stuzzicato sulla classifica, il tecnico genovese ha così risposto: «Bari da promozione diretta? Sempre lì volete arrivare. Faccio un'analisi diversa: se voi sentite i giornalisti genovesi dicono che il Genoa ha fatto percorso al di sotto delle attese. Ecco, quindi dipende da come la si vede. Noi dobbiamo solo continuare a fare bene sino alla fine del campionato».
Non ci sarà Folorunsho, che ancora non ha recuperato dall'infiammazione al ginocchio e Mignani non vuol rischiarlo. Sicura anche l'assenza di Ceter.
Quanto alle possibili implicazioni tattiche della sfida del San Nicola, l'allenatore biancorosso ha evidenziato alcuni aspetti, tra cui la centralità di calciatori come Ruben Botta che sanno "far girare" tutto l'undici in campo: «Con squadre chiuse le difficoltà non ci sono solo per il Bari, ma per chiunque. Riusciamo a sfruttare ripartenze in tante occasioni, è vero, ma abbiamo giocatori come Botta che quando decidono di far girare la squadra, si fanno trovare pronti. Mi aspetto che lui determini in zona gol, ma è un calciatore che ha qualità e quando si abbassa crea superiorità numerica. Domenica l'ho visto decisivo perché ha calciato quattro volte in porta. Ha lavorato a tutto campo per la squadra. Certo, so che lui è un numero 10 e tutti ci aspettiamo qualcosa di più da lui in fase offensiva, ma per me è molto importante che si metta a disposizione della squadra e lui lo sta facendo».
Ieri, in conferenza stampa, Claudio Ranieri ha elogiato "le bocche da fuoco" del Bari, giurando che non allestirà nessuna gabbia attorno a Cheddira: «Mister Ranieri ha parlato di potenza del Bari - ha evidenziato Mignani - perché avrà studiato alcune situazioni tattiche. Il Bari sta facendo il suo, ma posso rispondere che penso siano altre le squadre pronosticate come favorite e tra queste resta il Cagliari, una formazione che anche con assenze ha giocatori che in B sono top ed ha un allenatore la cui carriera parla da sé».
Mignani non è preoccupato da un eventuale modulo con centrocampo folto dei sardi: «Questa è stata una settimana breve per noi, abbiamo perso quasi due giorni di allenamento, però abbiamo lavorato sia su situazioni che possono darci dei vantaggi, sia su altre in cui ci potremmo trovare in difficoltà. Il 3-5-2 degli avversari forse l'anno scorso ci dava più fastidio, quest'anno, come accaduto con Verona e Padova in Coppa Italia, sappiamo come contrapporci».
«Rispetto all'andata - ha concluso il tecnico ligure - abbiamo più consapevolezza, dopo ben 25 partite. Sicuramente è cambiata la coscienza che abbiamo acquisito dei nostri mezzi. Il girone di andata è stato caratterizzato da alcune vittorie consecutive in questo periodo. Se dovessi scegliere, preferirei fare 3 pareggi ed una vittoria, ma abbiamo fatto 6 punti con due vittorie e due sconfitte e mi va bene ugualmente».
Fuori Folorunsho, il Bari dovrebbe schierarsi con una formazione assai simile a quella partita dal primo minuto con il Cosenza. Forse l'unico ballottaggio resta tra Esposito ed Antenucci in avanti, al fianco di Cheddira.
Parola di Michele Mignani, alla vigilia di un Bari-Cagliari, match in programma sabato 18 febbraio alle 16.15, che sembra già un crocevia fondamentale per comprendere al meglio le ambizioni dei biancorossi. Stuzzicato sulla classifica, il tecnico genovese ha così risposto: «Bari da promozione diretta? Sempre lì volete arrivare. Faccio un'analisi diversa: se voi sentite i giornalisti genovesi dicono che il Genoa ha fatto percorso al di sotto delle attese. Ecco, quindi dipende da come la si vede. Noi dobbiamo solo continuare a fare bene sino alla fine del campionato».
Non ci sarà Folorunsho, che ancora non ha recuperato dall'infiammazione al ginocchio e Mignani non vuol rischiarlo. Sicura anche l'assenza di Ceter.
Quanto alle possibili implicazioni tattiche della sfida del San Nicola, l'allenatore biancorosso ha evidenziato alcuni aspetti, tra cui la centralità di calciatori come Ruben Botta che sanno "far girare" tutto l'undici in campo: «Con squadre chiuse le difficoltà non ci sono solo per il Bari, ma per chiunque. Riusciamo a sfruttare ripartenze in tante occasioni, è vero, ma abbiamo giocatori come Botta che quando decidono di far girare la squadra, si fanno trovare pronti. Mi aspetto che lui determini in zona gol, ma è un calciatore che ha qualità e quando si abbassa crea superiorità numerica. Domenica l'ho visto decisivo perché ha calciato quattro volte in porta. Ha lavorato a tutto campo per la squadra. Certo, so che lui è un numero 10 e tutti ci aspettiamo qualcosa di più da lui in fase offensiva, ma per me è molto importante che si metta a disposizione della squadra e lui lo sta facendo».
Ieri, in conferenza stampa, Claudio Ranieri ha elogiato "le bocche da fuoco" del Bari, giurando che non allestirà nessuna gabbia attorno a Cheddira: «Mister Ranieri ha parlato di potenza del Bari - ha evidenziato Mignani - perché avrà studiato alcune situazioni tattiche. Il Bari sta facendo il suo, ma posso rispondere che penso siano altre le squadre pronosticate come favorite e tra queste resta il Cagliari, una formazione che anche con assenze ha giocatori che in B sono top ed ha un allenatore la cui carriera parla da sé».
Mignani non è preoccupato da un eventuale modulo con centrocampo folto dei sardi: «Questa è stata una settimana breve per noi, abbiamo perso quasi due giorni di allenamento, però abbiamo lavorato sia su situazioni che possono darci dei vantaggi, sia su altre in cui ci potremmo trovare in difficoltà. Il 3-5-2 degli avversari forse l'anno scorso ci dava più fastidio, quest'anno, come accaduto con Verona e Padova in Coppa Italia, sappiamo come contrapporci».
«Rispetto all'andata - ha concluso il tecnico ligure - abbiamo più consapevolezza, dopo ben 25 partite. Sicuramente è cambiata la coscienza che abbiamo acquisito dei nostri mezzi. Il girone di andata è stato caratterizzato da alcune vittorie consecutive in questo periodo. Se dovessi scegliere, preferirei fare 3 pareggi ed una vittoria, ma abbiamo fatto 6 punti con due vittorie e due sconfitte e mi va bene ugualmente».
Fuori Folorunsho, il Bari dovrebbe schierarsi con una formazione assai simile a quella partita dal primo minuto con il Cosenza. Forse l'unico ballottaggio resta tra Esposito ed Antenucci in avanti, al fianco di Cheddira.