Mignani prima del Frosinone: «Nessun timore davanti al grande pubblico»

«Non credo che ci sia timore dei ragazzi davanti al grande pubblico. Per cui io sono contento se domani ci sarà tanta gente».

Parole e musica di Michele Mignani, allenatore del Bari che sabato pomeriggio affronterà la capolista Frosinone al San Nicola, davanti a non meno di 30mila spettatori.

«Domani affrontiamo sicuramente la squadra più forte del campionato - ha detto il tecnico genovese in conferenza stampa -. Lo dicono punti fatti, gioco, gol presi. È indubbio che sarà una partita tostissima, difficile, ma è anche vero che ci siamo preparati per fare la nostra parte. Abbiamo bisogno di fare ancora punti, davanti alla nostra gente ancora di più. Non guardo la classifica, perché adesso non ha una rilevanza importante, non è quella finale, per me non ha senso. Ci sono altre dieci gare e domani ci tocca la più dura contro la più forte del campionato. Le esultanze dell'ultimo periodo sono frutto dell'asticella che si è alzata, è vero, ma dopo poco torno quello di sempre», ha rimarcato Mignani.

«Mi aspetto un Frosinone solido, aggressivo, una squadra organizzata - ha quindi proseguito - che gioca a calcio, che ha tante qualità davanti, ma non possiamo fare male all'avversario ed abbiamo lavorato per questo. Le partite, va detto, sono lunghe, bisogna sapere aspettare».

Sarà dunque uno «stimolo provare a far punti e provare a riuscire a fermare la capolista. Quando affronti queste squadre, viene in mente la frase fatta che "Sono partite che si preparano da sole". Avremo di fronte una grossa società, che programma il lavoro e sta facendo bene da anni e quindi sarebbe importante per noi superare anche questo ostacolo».

Non sarà una sfida dalla facile lettura, perché i ciociari sanno mutare pelle e punteranno ad allungare in classifica senza timori di alcun tipo: «Sappiamo che le partite sono fatte di altre piccole partite al loro interno - ha evidenziato Mignani -. Difficile avere supremazia per 90 minuti. Bisogna saper accettare di concedere campo e soffrire e poi colpire quando si può. Quanto ai giovani, penso ci siano diverse squadre che stanno li stanno valorizzando. Noi ci siamo presi del tempo all'inizio, Caprile escluso, ma poi ci siamo arrivati e penso che giovani bravi debbano giocare sempre. Frosinone ne ha e sono bravi, su qualcuno ha investito ed è giusto che li schieri e li valorizzi al meglio».

Mignani non ruberebbe nulla agli avversari, pur rispettandoli molto, e riconosce all'undici di Fabio Grosso la capacità di ripartire molto bene. La chiave tattica, ammette l'allenatore genovese, sarà anche una difesa solida come nelle ultime uscite, senza tentennamenti di sorta, molto concentrata. Se così non fosse, il Bari andrebbe incontro ad un «brutto pomeriggio».

Grosso ha definito il Bari squadra tosta e Mignani ci sorride su: «Bari squadra solida, scorbutica ed esperta? Abbiamo certamente giocatori che hanno fatto tante volte questo campionato», ha risposto ai giornalisti, ma i biancorossi sanno anche divertire.

Non ci sarà ancora una volta Folorunsho, alle prese sempre con l'infiammazione al ginocchio, ma il Bari non per questo si tirerà indietro. «Dubbi di formazione ci sono sempre - ha rimarcato Mignani -, i ragazzi stanno ad oggi tutti bene. Qualche dubbio ce l'ho - ha ammesso - ma cerco di fare valutazioni sul tipo di partita, avendo la possibilità di cambiare in corsa con giocatori con caratteristiche diverse».

Ed allora proviamo noi ad abbozzarla una formazione titolare. In porta Caprile, Pucino a destra, ballottaggio Mazzotta/Ricci a sinistra, Vicari e Di Cesare centrali difensivi, Maiello in mediana, Maita e Benedetti a fare da mezzali, forse Benali dietro Cheddira ed Antenucci.
Difficile dire se così sarà. Resta l'attesa per una sfida che a Bari in moltissimi sperano di portare a casa.