Calcio
Palermo-Bari 1-0. Longo: «Ho rivisto la prestazione. Da alcuni mi aspetto di più»
Il mister: «Gli attaccanti devono spostare, oggi Falletti ha sbagliato tanto». Mantovani: «Troppe occasioni sprecate»
Bari - giovedì 26 dicembre 2024
20.42
Terza sconfitta di fila per il Bari, che va ko anche nel boxing day perdendo 1-0 sul terreno del Palermo.
Moreno Longo, tecnico dei galletti, la analizza così: «Oggi dovevamo ripartire dalla prestazione, che era venuta meno nelle ultime due. Abbiamo raggiunto la prestazione, ma il risultato non ci soddisfa. Ci è mancata la giocata finale, non abbiamo avuto scelta, qualità, stoccata e killer instinct che servono in queste partite. Siamo venuti a Palermo per giocarcela, per lunghi tratti ho rivisto il Bari della striscia positiva, ma non abbiamo capitalizzato quanto prodotto. Non c'è tempo per piangerci addosso, dobbiamo resecare velocemente. Mi importava la prestazione, e il segnale positivo mi fa guardare alla prossima partita con una base da cui ripartire. Non sono cieco, vedo le cose: a oggi, dopo un girone, sono preoccupato perché dagli attaccanti mi aspetto di più. Devono spostare, non è uno scarico di responsabilità ma pretendo di più. Devono avere dei numeri diversi, solo così fai il salto di qualità. Non ho pensato di mettere i due attaccanti insieme, la squadra stava giocando e togliere un attaccante in più ti porta a togliere chi ti lega il gioco. Contro una difesa chiusa, ci servivano giocate tra le linee; non siamo una squadra che butta la palla avanti, non abbiamo queste caratteristiche. Senza profondità, poteva lavorare meglio Novakovich che ha avuto due o tre situazioni importantissime dentro l'area. Ci aspettavamo questo clima, conosciamo le dinamiche quando non vengono i risultati; abbiamo cercato, con l'atteggiamento, di portare l'inerzia da parte nostra. Abbiamo portato palleggio per mettere in difficoltà l'avversario in questo stadio, era una cosa che potevamo portare a vantaggio nostro. Falletti? Il cambio è una questione tecnica. Stava sbagliando tantissimo, non lo vedevo lucido: da lui mi aspetto qualità, mi fa piacere la quantità ma avevamo bisogno di una pulizia diversa e abbiamo provato con Manzari, per innescare la giocata giusta. Mercato? Pensiamo allo Spezia, poi ci sarà da raccogliere le idee e cercare strategie per mettere quello che manca. Ora pensiamo alla prossima, è una partita molto importante contro un avversario molto forte. Poi ci sarà tempo per parlare di mercato. Con le due punte e il trequarti non eravamo nella condizione di reggere, riconoscevano meno le nostre linee di passaggio ed eravamo spezzati in due. È il lavoro che abbiamo fatto dal ritiro, è il vestito che ci si adatta meglio, ma in questa partita non eravamo in grado di supportare questa situazione perché avevamo bisogno di più raccordo. Dopo il Sudtirol ho detto che il primo responsabile ero io, e lo ribadisco anche oggi. Abbiamo però alcuni giocatori sotto performance, e fa parte delle componenti che ci portano qui oggi. Negli ultimi 30 metri abbiamo avuto poco spunto, poca lettura e poca qualità nella scelta del gesto tecnico; su questo dobbiamo lavorare e insistere, ne abbiamo bisogno».
Il difensore biancorosso Valerio Mantovani commenta: «Abbiamo fallito diverse occasioni, ma rispetto alle altre sconfitte oggi abbiamo fatto la prestazione. Dovevamo concludere in un altro modo, uscire senza punti ci lascia amaro in bocca. Oggi l'avevamo preparata uomo contro uomo; abbiamo fatto una bella partita, ma le occasioni vanno finalizzate. Loro l'hanno chiusa con un mezzo rimpallo in area di rigore. In questo campionato ci sono difficoltà per tutti, è talmente equilibrato che siamo racchiusi tutti in pochi punti. Il Palermo ha una grande rosa, ma oggi si è rivisto il Bari che gioca a pallone; contro Pisa e Sudtirol avevamo subito la partita. Abbiamo perso punti importanti per strada, ma quando ci sono dei periodi di difficoltà bisogna aggrapparsi alle nostre sicurezze. La nostra sicurezza è il gruppo, giocando propositivi la percentuale di vittoria aumenta. Non penso che subiamo la fisicità degli avversari, dopo Modena abbiamo risolto il dilemma dei calci piazzati per 14 partite, adesso è tornato. Oggi non è stato un errore madornale, hanno fatto goal su un rimpallo; non credo che si tratti di difficoltà sui piazzati. Anche noi siamo una squadra che sui piazzati ha detto la propria, i difensori sono andati in goal e anche gli attaccanti. Le certezze stanno nel gruppo. Ho ripensato alla mia occasione, potevo fare meglio: avevo poco tempo per tirare. A loro è andata bene con mezzo rimpallo, noi troppe occasioni sprecate».
Moreno Longo, tecnico dei galletti, la analizza così: «Oggi dovevamo ripartire dalla prestazione, che era venuta meno nelle ultime due. Abbiamo raggiunto la prestazione, ma il risultato non ci soddisfa. Ci è mancata la giocata finale, non abbiamo avuto scelta, qualità, stoccata e killer instinct che servono in queste partite. Siamo venuti a Palermo per giocarcela, per lunghi tratti ho rivisto il Bari della striscia positiva, ma non abbiamo capitalizzato quanto prodotto. Non c'è tempo per piangerci addosso, dobbiamo resecare velocemente. Mi importava la prestazione, e il segnale positivo mi fa guardare alla prossima partita con una base da cui ripartire. Non sono cieco, vedo le cose: a oggi, dopo un girone, sono preoccupato perché dagli attaccanti mi aspetto di più. Devono spostare, non è uno scarico di responsabilità ma pretendo di più. Devono avere dei numeri diversi, solo così fai il salto di qualità. Non ho pensato di mettere i due attaccanti insieme, la squadra stava giocando e togliere un attaccante in più ti porta a togliere chi ti lega il gioco. Contro una difesa chiusa, ci servivano giocate tra le linee; non siamo una squadra che butta la palla avanti, non abbiamo queste caratteristiche. Senza profondità, poteva lavorare meglio Novakovich che ha avuto due o tre situazioni importantissime dentro l'area. Ci aspettavamo questo clima, conosciamo le dinamiche quando non vengono i risultati; abbiamo cercato, con l'atteggiamento, di portare l'inerzia da parte nostra. Abbiamo portato palleggio per mettere in difficoltà l'avversario in questo stadio, era una cosa che potevamo portare a vantaggio nostro. Falletti? Il cambio è una questione tecnica. Stava sbagliando tantissimo, non lo vedevo lucido: da lui mi aspetto qualità, mi fa piacere la quantità ma avevamo bisogno di una pulizia diversa e abbiamo provato con Manzari, per innescare la giocata giusta. Mercato? Pensiamo allo Spezia, poi ci sarà da raccogliere le idee e cercare strategie per mettere quello che manca. Ora pensiamo alla prossima, è una partita molto importante contro un avversario molto forte. Poi ci sarà tempo per parlare di mercato. Con le due punte e il trequarti non eravamo nella condizione di reggere, riconoscevano meno le nostre linee di passaggio ed eravamo spezzati in due. È il lavoro che abbiamo fatto dal ritiro, è il vestito che ci si adatta meglio, ma in questa partita non eravamo in grado di supportare questa situazione perché avevamo bisogno di più raccordo. Dopo il Sudtirol ho detto che il primo responsabile ero io, e lo ribadisco anche oggi. Abbiamo però alcuni giocatori sotto performance, e fa parte delle componenti che ci portano qui oggi. Negli ultimi 30 metri abbiamo avuto poco spunto, poca lettura e poca qualità nella scelta del gesto tecnico; su questo dobbiamo lavorare e insistere, ne abbiamo bisogno».
Il difensore biancorosso Valerio Mantovani commenta: «Abbiamo fallito diverse occasioni, ma rispetto alle altre sconfitte oggi abbiamo fatto la prestazione. Dovevamo concludere in un altro modo, uscire senza punti ci lascia amaro in bocca. Oggi l'avevamo preparata uomo contro uomo; abbiamo fatto una bella partita, ma le occasioni vanno finalizzate. Loro l'hanno chiusa con un mezzo rimpallo in area di rigore. In questo campionato ci sono difficoltà per tutti, è talmente equilibrato che siamo racchiusi tutti in pochi punti. Il Palermo ha una grande rosa, ma oggi si è rivisto il Bari che gioca a pallone; contro Pisa e Sudtirol avevamo subito la partita. Abbiamo perso punti importanti per strada, ma quando ci sono dei periodi di difficoltà bisogna aggrapparsi alle nostre sicurezze. La nostra sicurezza è il gruppo, giocando propositivi la percentuale di vittoria aumenta. Non penso che subiamo la fisicità degli avversari, dopo Modena abbiamo risolto il dilemma dei calci piazzati per 14 partite, adesso è tornato. Oggi non è stato un errore madornale, hanno fatto goal su un rimpallo; non credo che si tratti di difficoltà sui piazzati. Anche noi siamo una squadra che sui piazzati ha detto la propria, i difensori sono andati in goal e anche gli attaccanti. Le certezze stanno nel gruppo. Ho ripensato alla mia occasione, potevo fare meglio: avevo poco tempo per tirare. A loro è andata bene con mezzo rimpallo, noi troppe occasioni sprecate».