Calcio
Perugia-Bari 1-3, Mignani: «Abbiamo vinto la partita che mi è piaciuta meno»
Il tecnico: «Successo che ci proietta in un campionato difficilissimo. Ogni gara ci dà qualcosa, dobbiamo imparare a prenderla»
Bari - domenica 28 agosto 2022
23.27
Il Bari centra la prima vittoria del suo campionato di serie B, battendo 1-3 il Perugia sul difficilissimo campo del Renato Curi. Soddisfatto nel post gara il tecnico biancorosso Michele Mignani, che a Radio Bari dice che questo successo ha «Un gran bel sapore. Le prime due partite le abbiamo fatte bene, abbiamo ricevuto complimenti ma senza fare punti. È stata la partite che mi è piaciuta meno, ma abbiamo fatto tre punti importanti che ci proiettano in un campionato difficilissimo. Partita che ci deve far capire quanto è difficile portare a casa i tre punti. Ora dobbiamo continuare a lavorare».
Analizzando la partita, Mignani spiega: «I primi 25' siamo entrati in campo con personalità e qualità, nonostante un terreno di gioco non perfetto e un avversario che voleva partire forte. Dopo il vantaggio ci siamo abbassato, abbiamo sofferto i cambio gioco. Noi per non lasciare da soli i centrali arrivavamo più tardi sui cambi gioco; ho pensato di cambiare qualcosa, ma ho avuto paura che qualche cambio paese togliere e non aggiungere. In alcune occasioni siamo stati fortunati, in altre ci siamo arrangiati: Terranova e Di Cesare si sono esaltati, Caprile ci ha dato una mano. Siamo stati bravi nelle ripartenze. Le partite sono così, vinci quella che giochi meno bene e non vinci quando meriteresti. Una vittoria che ci lancia in una campionato durissimo dal punto di vista fisico».
Ancora Mignani: «Una partita sporca, contro una squadra e un allenatore concreti. Dovevamo gestire la palla meglio, a volte abbiamo sbagliato giocate facili e per buona parte della partita abbiamo corso noi. Ci sono abiti da ballo e abiti da lavoro; oggi c'era da mettere quello da lavoro e i ragazzi sono stati bravi a capirlo».
Parlando dei singoli, il tecnico dice: «Botta? É un giocatore come gli altri, faccio delle scelte in base a quello che vedo e in base all'avversario. Non taglio teste, tutti sono utili; una volta gioca uno, una volta gioca l'altro. D'Errico? Lo vedo bene da un po', è stato il mio primo pensiero quando c'era da essere aggressivi sui quinti e ripartire. Lo ha fatto bene. Mi ha fatto piacere l'atteggiamento, vuol dire che vuole stare con noi e conquistarsi il posto».
Mignani conclude: «È un campionato in cui gli avversari hanno tecnica e fisicità, le partite sono piene di episodi. Dobbiamo ancora entrare con i piedi, la testa e il corpo in questo campionato, dobbiamo capire cosa dobbiamo migliorare; oggi ci siamo fatti fregare in qualche occasione. Ogni partita ci dà qualcosa, se riusciamo a prenderla possiamo migliorare, altrimenti sarà dura. Mercato? Ci stiamo rompendo la testa per non sbagliare a completare la rosa. Non si prendono giocatori tanto per prenderli, ogni giorno facciamo valutazioni; il direttore farà qualcosa di buono, queste partite ci sono servite per capire cosa abbiamo e come completare la squadra».
Analizzando la partita, Mignani spiega: «I primi 25' siamo entrati in campo con personalità e qualità, nonostante un terreno di gioco non perfetto e un avversario che voleva partire forte. Dopo il vantaggio ci siamo abbassato, abbiamo sofferto i cambio gioco. Noi per non lasciare da soli i centrali arrivavamo più tardi sui cambi gioco; ho pensato di cambiare qualcosa, ma ho avuto paura che qualche cambio paese togliere e non aggiungere. In alcune occasioni siamo stati fortunati, in altre ci siamo arrangiati: Terranova e Di Cesare si sono esaltati, Caprile ci ha dato una mano. Siamo stati bravi nelle ripartenze. Le partite sono così, vinci quella che giochi meno bene e non vinci quando meriteresti. Una vittoria che ci lancia in una campionato durissimo dal punto di vista fisico».
Ancora Mignani: «Una partita sporca, contro una squadra e un allenatore concreti. Dovevamo gestire la palla meglio, a volte abbiamo sbagliato giocate facili e per buona parte della partita abbiamo corso noi. Ci sono abiti da ballo e abiti da lavoro; oggi c'era da mettere quello da lavoro e i ragazzi sono stati bravi a capirlo».
Parlando dei singoli, il tecnico dice: «Botta? É un giocatore come gli altri, faccio delle scelte in base a quello che vedo e in base all'avversario. Non taglio teste, tutti sono utili; una volta gioca uno, una volta gioca l'altro. D'Errico? Lo vedo bene da un po', è stato il mio primo pensiero quando c'era da essere aggressivi sui quinti e ripartire. Lo ha fatto bene. Mi ha fatto piacere l'atteggiamento, vuol dire che vuole stare con noi e conquistarsi il posto».
Mignani conclude: «È un campionato in cui gli avversari hanno tecnica e fisicità, le partite sono piene di episodi. Dobbiamo ancora entrare con i piedi, la testa e il corpo in questo campionato, dobbiamo capire cosa dobbiamo migliorare; oggi ci siamo fatti fregare in qualche occasione. Ogni partita ci dà qualcosa, se riusciamo a prenderla possiamo migliorare, altrimenti sarà dura. Mercato? Ci stiamo rompendo la testa per non sbagliare a completare la rosa. Non si prendono giocatori tanto per prenderli, ogni giorno facciamo valutazioni; il direttore farà qualcosa di buono, queste partite ci sono servite per capire cosa abbiamo e come completare la squadra».